"Sugli indumenti da lavoro non a norma avevamo ragione noi".
Lo affermano la Uil trasporti e la Ugl igiene ambientale che commentano così il blitz delle Fiamme Gialle nella sede dell’Asm che ha portato al sequestro delle divise degli operatori dell’azienda acquistate in occasione dell’Adunata nazionale degli alpini, a maggio del 2015.
L'inchiesta è stata avviata da un esposto alla Procura della Repubblica firmato dai sindacati, querelati per questo dall’allora amministratore unico dell’Asm Rinaldo Tordera, oggi manager Asl [Leggi qui], ed è culminata lo scorso 17 novembre col sequestro degli abiti da lavoro che, nel frattempo, erano stati tuttavia dismessi e sostituiti con altri indumenti.
Intanto però, denunciano i sindacati, "per 17 mesi i dipendenti dell’Asm hanno lavorato, unici in Italia, indossando abiti non a norma, cioè sprovvisti di Dpi, dispositivi di protezione individuale, ad alta visibilità. Questo ha messo a rischio la loro sicurezza. Basti pensare alle recenti morti bianche avvenute in Campania, dove due operai del comparto igiene ambientale hanno purtroppo perso la vita. Per fortuna all’Aquila nessuno è stato investito mentre indossava i famigerati indumenti, altrimenti oggi ci ritroveremmo a raccontare un’altra triste storia". Proprio per questo - hanno aggiunto - "ci sentiamo in obbligo di ringraziare la Procura della Repubblica, la Corte dei Conti e la Guardia di Finanza per il lavoro svolto e la particolare sensibilità mostrata".
Uil e Ugl sottolineano anche lo spreco di risorse pubbliche, già denunciato più di un anno fa: "Sono stati spesi circa 60 mila euro (430 euro per ogni operatore ecologico) per l’acquisto di questi indumenti, che non avevano evidentemente i requisiti previsti per legge e che oggi sono stati infatti sostituiti con altri a norma, tra l'altro senza spiegazioni. Adesso chi pagherà i danni dell’errato acquisto di queste divise? I soliti cittadini aquilani che si sono visti l’aumento della Tari? Il sindaco prenderà provvedimenti nei confronti di coloro che hanno commesso questo errore?".