Giovedì, 01 Dicembre 2016 15:01

Call center: approvata in Commissione risoluzione Pietrucci - Iampieri

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E' stata approvata stamane, all'unanimità della III Commissione regionale, la risoluzione presentata dal consigliere Pierpaolo Pietrucci (Pd) e sottoscritta dal collega Emilio Iampieri (Forza Italia), a tutela innanzitutto dei lavoratori del consorzio Lavorabile dell'Aquila che gestisce, in subappalto autorizzato da Transcom, il contact center Inps, e più in generale dell'intero settore. "Il prossimo impegno - ha sottolineato Iampieri - sarà quello di contenere le delocalizzazioni all'estero, con livelli retributivi assai più bassi. Il cittadino/consumatore, inoltre - ha aggiunto il consigliere forzista - ha diritto di sapere, se riceve una proposta commerciale, da quale paese arrivi la telefonata".

Ma cosa prevede la risoluzione? Impegna il governatore Luciano D'Alfonso ad attivarsi presso il Governo e l’Inps affinché venga garantito il passaggio all’eventuale nuova impresa aggiudicataria - come noto, il bando è scaduto ed è stato prorogato fino al 31 dicembre - di tutti i lavoratori impegnati presso le attuali aziende appaltatrici e subappaltatrici, a pena incostituzionalità e illegittimità della procedura; a vigilare affinché venga neutralizzato qualunque utilizzo strumentale della possibilità di trasferimento del personale presso altre sedi, qualora non connesso a specifiche professionalità o a riduzione rilevante dell’affidamento di servizi; a mantenere ai lavoratori i trattamenti economici e normativi preesistenti, in assenza di condizioni di affidamento dei servizi che rendano oggettivamente indispensabile la riduzione dei volumi di attività (nello spirito della legge sulla Clausola sociale del 2016); a valorizzare l’impiego di quote di lavoratori disabili oltre l’obbligo di legge; a contenere le strategie di delocalizzazione all’estero, anche in presenza di mercati del lavoro europei e non, con livelli di retribuzione sensibilmente più bassi italiano.

"I contact center - si legge nella risoluzione approvata questa mattina - rappresentano l'ambito occupazionale più rilevante oggi a L'Aquila, impiegando tra i 1500 e i 1700 lavoratori, e in Abruzzo (con circa 6mila occupati), con attività molto qualificate sia nel mercato pubblico che in quello privato". Il settore, però, è caratterizzato da pesanti squilibri "dovuti ad una concorrenza sleale causata da continue spinte alla delocalizzazione all’estero e alla diffusione di gare al massimo ribasso - incredibilmente anche da parte dei più grandi Enti pubblici - spesso al di sotto dei minimi contrattuali". E' quanto sta accadendo col bando Inps, e "questa situazione penalizza le imprese più serie, favorendo quelle più spregiudicate in ambito nazionale ed internazionale".

"Si tratta di un atto politico rilevante - ha inteso sottolineare il consigliere Pietrucci - che mira a dare  particolare protezione dei lavoratori di un settore che all’Aquila ha assunto ormai un valore strategico, sia per la quantità di persone e famiglie impiegate e coinvolte che per gli alti livelli di formazione e specializzazione raggiunti, oltre che per le rilevanti quote di risorse che assicura alla ripresa del tessuto economico e commerciale del territorio". L’approvazione della risoluzione - ha aggiunto - è un primo passo, che apre la strada alla predisposizione di una norma – su cui sono impegnato in prima persona – che equipari la nostra Regione alla Puglia, al Friuli Venezia Giulia, alla Campania, alla Basilicata, alle Marche e all’Emilia Romagna, dove è prevista l’obbligatorietà della clausola sociale in linea con quanto disposto dai contratti collettivi di lavoro nazionali. Si tratterebbe di una misura che non andrebbe a beneficio solo dei lavoratori dei call center ma anche in generale di quelli delle cooperative sociali. Il testo base su cui ho dato la disponibilità a lavorare è quello già presentato dal consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Riccardo Mercante".

Ultima modifica il Giovedì, 01 Dicembre 2016 19:36

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