"Nei 14 comuni del nuovo cratere abruzzese le scuole gravemente danneggiate dal terremoto verranno fatte nuove, quelle lievemente danneggiate verranno recuperate". È la novità annunciata dal presidente della Giunta regionale Luciano D’Alfonso, vice commissario per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto del Centro Italia. "Il commissario Vasco Errani, del quale invidio l’impegno - ha aggiunto il governatore - ha convinto le università a fare gratuitamente le progettazioni per le nuove strutture”, ha svelato D’Alfonso.
Nel corso del Consiglio regionale che si è tenuto ieri, è stato approvato a maggioranza, con il solo voto contrario del M5S, anche il progetto di legge per le edificazioni di annessi rurali nelle zone agricole ricomprese nelle aree del cratere a seguito degli eventi sismici del 24 agosto e del 30 ottobre scorso. Il primo firmatario della legge, Sandro Mariani (PD), ha inteso esprimere "soddisfazione per l'approvazione del testo che darà una mano alle zone colpite dal sisma ed inserite nel cratere. In sostanza - ha spiegato - si consente alle aziende agricole che hanno subito un danno alle strutture dagli eventi sismici di realizzare annessi rurali con superficie massima di 40 metri quadri su lotti non inferiori a 1000 metri quadri. E' una norma di assoluto buon senso già approvata in altre regioni terremotate – ha aggiunto Mariani - ringrazio tutti i sindaci che hanno contribuito a scrivere questo provvedimento ed il collega Pierpaolo Pietrucci per il gran lavoro svolto nella sua Commissione Consiliare che ha permesso una celere approvazione del provvedimento".
Sulla vicenda delle 'casette', tuttavia, non mancano le polemiche. "Piuttosto che perdere tempo in inutili elogi, il Capogruppo del PD, Sandro Mariani, avrebbe dovuto prestare maggiore attenzione alla legge sugli annessi rurali viste le imprecisioni contenute nelle sue dichiarazioni", hanno sottolineato i consiglieri pentastellati Riccardo Mercante e Gianluca Ranieri. "Mariani dimentica, innanzitutto, di dire che si tratta di una legge che nulla va ad aggiungere al quadro delle prescrizioni regolate a livello statale per le aree terremotate, visto che le opportune misure di aiuto e sostegno ai cittadini ed alle imprese colpite dal sisma dello scorso agosto sono già previste. Ma soprattutto afferma falsamente che la possibilità di realizzare i nuovi manufatti sarà concessa solo a quelle imprese e privati che siano stati effettivamente danneggiati dal sisma quando, invece, sa bene che le nuove disposizioni daranno tale opportunità a qualsivoglia soggetto e, per di più, in barba a qualunque programmazione o prescrizione in materia di edilizia e senza neppure l’obbligo della rimozione al termine del periodo emergenziale".
Se è vero che l’intento della maggioranza era solo ed esclusivamente quello di aiutare privati ed imprese colpiti dal terremoto - l'affondo dei pentastellati - "allora il Capogruppo del PD farebbe bene a spiegare perché la maggioranza ha ostinatamente bocciato più volte, sia in commissione che in Consiglio, gli emendamenti proposti dal M5S, visto che erano diretti proprio ad evitare un abuso ed una applicazione distorta delle nuove disposizioni, circoscrivendo le opportunità previste dalla legge solo ai soggetti effettivamente danneggiati e limitandole al periodo emergenziale. Delle due, quindi, l’una – hanno concluso Mercante e Ranieri – o Mariani e gli altri Consiglieri di maggioranza non hanno letto bene il testo di legge e non ne hanno compreso il significato, oppure siamo di fronte all’ennesimo tentativo di raggiungere, facendo appello ad una situazione di emergenza, ben altre finalità".
Sull’emergenza terremoto, il Consiglio regionale ha approvato anche una risoluzione che prevede un impegno concreto per il monitoraggio e la verifica della diga di Campotosto. "Finalmente, dopo anni di immobilismo, si potranno garantire le giuste condizioni di sicurezza per i cittadini della Valle del Vomano contro il rischio derivante da una esondazione delle acque del lago di Campotosto nel caso di nuovi terremoti", ha dichiarato lo stesso Riccardo Mercante. "Certo, c'è voluto qualche mese per ottenere questo risultato - ha aggiunto - visto che il mio provvedimento attendeva di essere esaminato dalla competente commissione consiliare dai primi giorni di settembre. Purtroppo, l'attuale condizione di pericolo dovuta al perdurare delle scosse sul nostro territorio ha reso quanto mai necessario un immediato esame della Risoluzione tanto che, facendo appello a quanto previsto dal regolamento, ho ritenuto opportuno sottoporla, appena possibile, direttamente all'attenzione del Consiglio. E con ottimi risultati, visto che, dopo tanti anni di discussioni sul punto da parte degli esperti e della politica, senza mai giungere ad una soluzione definitiva, si procederà allo studio sulla effettiva capacità di resistenza delle dighe ma, soprattutto, alla predisposizione di un sistema di allarme che consentirà di allertare, con congruo anticipo, le popolazioni limitrofe nell'ipotesi di terremoti di particolare intensità".
Nessuno, infatti, ad oggi, è in grado di dire cosa potrebbe accadere nel caso in cui un forte sisma si localizzasse proprio sotto il lago e le recenti scosse, con epicentro nel teramano, rendono ancora più impellente intervenire con urgenza. "Se è vero - ha aggiunto Mercante - che il terremoto è un evento imprevedibile ed inarrestabile, è pur vero che, con il rispetto delle normative antisismiche, l'adeguamento delle strutture preesistenti ed un efficace monitoraggio, si potrebbero ridurre notevolmente le conseguenze di tali fenomeni, così come accade in molti altri paesi dove la sismicità è anche più elevata ma gli effetti di gran lunga più lievi. Mai come in questo caso – ha concluso – ed i recenti tragici eventi ce lo ricordano chiaramente, è necessario prestare particolare attenzione alla attività di prevenzione affinché episodi terribili come quello del 2009 nell'aquilano o quello di quest'anno di Amatrice non producano più né vittime né distruzione".