La Stazione Ornitologica Abruzzese ha scritto nei giorni scorsi al Comune di Rocca di Mezzo e agli altri enti chiedendo l'archiviazione con esito negativo del progetto di lottizzazione da decine di migliaia di metri cubi di cemento al "Prato della Madonna", in pieno parco del Sirente - Velino, in un'area classificata Sito di Interesse Comunitario e Zone di Protezione Speciale.
Alla base della richiesta la recente Delibera di Giunta Regionale 877/2016 del 27 dicembre 2016 che ha stabilito una serie di vincoli sulle aree della Rete Natura2000 (Siti di Interesse Comunitari, Zone di Protezione Speciale, Zone Speciali di Conservazione) in Abruzzo. Stiamo parlando della tutela della biodiversità abruzzese sul 38% del territorio della regione. Tra le misure previste, al punto 4, vi è il divieto tassativo di cambio d'uso delle aree a pascolo e a prato permanenti. Un vincolo importante, utile a salvaguardare i suoli agricoli.
Il progetto di lottizzazione destinata all'edilizia residenziale - abitazioni su un'estensione di 22mila metri quadri per una cubatura di circa 9mila metri che, nelle intenzioni almeno, dovrebbero essere realizzate da imprenditori originari del foggiano, proprietari dei terreni sui quali si dovrebbe edificare, era stato anticipato da news-town già a giugno scorso [leggi l'approfondimento], un mese prima del via libera approvato dal Consiglio comunale di Rocca di Mezzo [leggi qui]; ebbene, l'area oggetto dell'intervento si trova inequivocabilmente proprio in una zona di prati permanenti, secondo la cartografia specifica dell'uso del suolo in Italia disponibile sul Portale Cartografico Nazionale del Ministero dell'Ambiente. E poiché l'iter della lottizzazione non è ancora concluso, il nuovo vincolo deve applicarsi a tutti gli effetti - sottolineano gli ambientalisti - determinando l'archiviazione del progetto con esito negativo.
"Nella delibera di chiarisce che le misure sui SIC e ZPS sono immediatamente operative anche perchè l'Italia era sotto procedura d'infrazione dell'Unione Europea proprio per la non corretta applicazione della Direttiva 43/92/CEE "Habitat" che impone una stretta tutela sui siti della Rete Natura2000. Probabilmente il percorso della delibera 877/2016 risente anche di questa situazione e le procedure avrebbero potute essere più lineari, come pure avevamo chiesto alla Regione, ma fino a prova contraria, tale delibera va applicata".
Anzi, "bisogna completare al più presto l'approvazione dei Piani di gestione di SIC e ZPS con le misure sito-specifiche per ogni area - ribadisce la Stazione Ornitologica Abruzzese - visto che la redazione di tali piani è partita cinque anni fa con la passata giunta Chiodi, assessore Febbo, che stanziò oltre 3 milioni di euro nel vecchio PSR. Faldoni e faldoni di studi ed elaborati che a tutt'oggi giacciono nei cassetti della regione nonostante siano stati predisposti in larga parte dai comuni gestori dei SIC, quindi dalle istituzioni più vicine ai cittadini".
Dunque, l'appello: "Si avvii immediatamente la Valutazione Ambientale Strategica sui piani nel loro complesso per consentire un'ulteriore partecipazione dei portatori d'interesse al procedimento, con passaggio per l'adozione in Giunta e la successiva approvazione in Consiglio Regionale secondo quanto stabilito dalla Legge urbanistica regionale per i Piani di settore. In questo modo si supereranno tutte le ultradecennali criticità che hanno contraddistinto l'istituzione e la gestione dei SIC/ZSC e delle ZPS in Abruzzo".