L'ex vice sindaco dell'Aquila, Roberto Riga, e l'imprenditore aquilano Massimo Mancini, vice presidente dell'Aquila Calcio, sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale dell'Aquila con l'accusa di corruzione nell'ambito dell'inchiesta sull'appalto per la ristrutturazione dell'oratorio salesiano dell'Aquila.
Le indagini, condotte dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza, avevano portato, a fine 2015, all'arresto sia di Riga che di Mancini. Entrambi trascorsero 15 giorni ai domiciliari.
A processo andranno, anch'essi con l'accusa di corruzione, anche gli imprenditori Sandro Martini e Simone Lorenzini, entrambi aquilani.
Secondo l'accusa, Riga si sarebbe adoperato affinché l'appalto per la ristrutturazione dell'edificio sede dell'oratorio dei salesiani - una commessa da 30 milioni di euro - andasse alla ditta di Massimo Mancini. Quest'ultimo, in cambio, avrebbe preso in affitto per 12 anni (6+6) un'abitazione di proprietà di Riga a un canone molto superiore ai prezzi di mercato. Nient'altro, dice il pm David Mancini, che una tangente mascherata.
Anche gli altri due imprenditori rinviati a giudizio, Martini e Lorenzini, si sarebbero resi colpevoli di episodi corruttivi.
La prima udienza è in programma il 15 giugno.