Venerdì, 13 Gennaio 2017 16:20

Sirente Velino, incontro in Regione. Pietrucci: "Piano del Parco e maggiori risorse"

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"Una riunione interlocutoria".

Così il presidente della Commissione regionale territorio, Pierpaolo Pietrucci, ha definito ai nostri microfoni l'incontro fissato ieri pomeriggio, a Palazzo Silone, dal governatore Luciano D'Alfonso, alla presenza dell'assessore ai Parchi Donato Di Matteo e di alcuni sindaci dei Comuni ricadenti nei confini del Parco Velino Sirente.

"Si è trattato di un confronto costruttivo: sono stati affrontati e snocciolati problemi ed esigenze sia di carattere ambientale e scientifico, sia di carattere territoriale e politico amministrativo", si legge in una nota di Regione Abruzzo. In realtà, è stato primo timido passo per tentare di risolvere una vicenda che, col tempo, ha finito per complicarsi terribilmente.

Come abbiamo raccontato nei mesi scorsi, alcuni sindaci della Valle Subequana hanno stretto un patto di ferro con l'assessore Di Matteo: mano libera all'assessore nel suo disegno di revisione della legge istitutiva del Parco in cambio della riperimetrazione, senza alcun fondamento scientifico e 'in deroga' alle politiche di tutela delle ricchezze naturali di quella che si definisce ancora 'Regione verde d'Europa'. Una riperimetrazione che taglierebbe i confini attuali con una perdita secca di quasi tutto il versante sinistro orografico della Valle dell’Aterno e di una superficie di circa 5-10.000 ettari, pari al 10-20% dell’intera superficie protetta, in zone caratterizzate da habitat e specie prioritarie a livello europeo.

Per scongiurare il progetto sciagurato, le associazioni ambientaliste hanno aperto un tavolo di confronto con le amministrazioni comunali, sollecitato proprio da Pietrucci, che tuttavia è saltato poco prima della fine dell'anno, coi sindaci che sono tornati all'accordo con Di Matteo.

Ed ora, si cerca una via di uscita; anche perché, le associazioni ambientaliste hanno inviato una formale diffida al Presidente della Giunta regionale affinché adotti il Piano del Parco, esercitando i poteri sostitutivi nei confronti dell’Ente del Parco, inerte da oltre sei anni. La Regione è stata anche diffidata a provvedere alla nomina di tutti i membri del Consiglio Direttivo e della Comunità del Parco non ancora nominati o designati. Altrimenti, verrà istruito un ricorso al Tar.

"Ho chiesto vengano subito nominati il presidente - si parla insistentemente di Fabrizio Marinelli che, ieri, ha partecipato alla riunione ndr - e membri del Consiglio direttivo e della Comunità del Parco", ha spiegato Pietrucci a NewsTown, "così che si possa approvare finalmente il Piano del Parco, atteso da trent'anni, e liberare, così, il territorio dai vincoli stringenti cui è stato costretto in questi anni".

Sta qui il nodo: il malcontento diffuso delle popolazioni che mal sopportano, oramai, le prescrizioni e le inefficenze del Parco, sono dovute alle inadempienze della Regione e degli stessi Comuni; sin dall'istituzione, 27 anni fa, il Parco è stato infatti organismo iperburocratizzato che ha imposto solo vincoli e restrizioni, un peso, più che una risorsa e un’opportunità di sviluppo, anche e soprattutto per la mancata approvazione del Piano del Parco che non ha permesso alcuna zonazione e che ha costretto a ingiustificate limitazioni dei diritti soggettivi e degli interessi legittimi di residenti e turisti, generalizzate al tutto il territorio del Parco. Fino al punto che le popolazioni, oramai, mal sopportano l'Ente.

"Comprendiamo perfettamente il grido di dolore dei cittadini e dei sindaci che ne sono espressione - ha aggiunto il presidente della Commissione territorio - per questo ho sollecitato la pronta approvazione del Piano del Parco. Non basta, però: servono risorse, e l'ho detto chiamaramente al presidente Luciano D'Alfonso; 800 mila euro l'anno di fondi regionali non sono affatto sufficienti a gestire un'area protetta di 55mila ettari".

Così, il Parco regionale viene condannato a morte: i fondi garantiti, infatti, bastano a malapena per coprire gli stipendi del personale e i costi di gestione. "Serve almeno il doppio - ha aggiunto Pietrucci - e i soldi andranno trovati, spero a breve, con una variazione di bilancio".

Nominati presidente e membri del Consiglio Direttivo e della Comunità del Parco, approvato finalmente il Piano del Parco con la graduazione dei vincoli, si potrà anche discutere di riperimetrazione - ha lasciato intendere Pietrucci - "a patto che si discuta coi tecnici per un disegno che tenga conto di presupposti scientifici".

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