Lunedì, 23 Gennaio 2017 08:56

Campotosto, rischio Vajont: mezzo passo indietro Grandi Rischi, "non c'è pericolo imminente". Enel rassicura: "Ulteriore riduzione del bacino"

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Prima, l'allarme; poi, il mezzo passo indietro, al montare di - altre - polemiche.

Protagonista - e di nuovo - il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci che, ospite del TG3, ha ribadito come fosse ancora alta "la temperatura sismica della sequenza in corso": dunque, "sarebbe pericolosissimo abbassare la guardia, per quel che attiene ad edifici strategici, scuole, ospedali, e nel caso delle dighe, ad esempio, e in particolare nella zona di Campotosto".

Lì, "c'è il secondo bacino più grande d'Europa - ha ricordato Bertolucci - con tre dighe, una delle quali è su una faglia parzialmente riattivata: ci possono essere movimenti importanti di suolo, col rischio che cadano nel lago per dirla, in maniera semplice - l'allarme - con una sorta di effetto Vajont".

Per dirla in maniera semplice, certo, come se - certi messaggi - potessero essere diffusi così, in maniera semplice.

Poche ore, ed ecco il mezzo passo indietro: "Non c'è nessun pericolo imminente di un effetto Vajont", ha precisato Bertolucci, "ma è importante continuare a monitorare l'evoluzione sismica in quella zona" in quanto "esiste un aumento della pericolosità dovuta ai movimenti della faglia". Insomma, "non possiamo essere rassicuranti", ha ribadito, "ma non vogliamo nemmeno creare panico. Bisogna essere prudenti, e per un cittadino questo potrebbe voler dire ad esempio contattare un ingegnere strutturista per controllare la stabilità della propria casa. Per gli edifici pubblici, l'invito è quello di monitorare in maniera sistematica scuole, ospedali e dighe".

In serata, anche Enel ha voluto rassicurare gli abruzzesi: "A seguito dei recenti eventi sismici non si rileva alcun danno alla diga di Campotosto", ma "alla luce della difficile situazione idrogeologica di questi giorni si è comunque deciso, come misura cautelare, estrema, di procedere ad una ulteriore progressiva riduzione del bacino", che ha il 40% del volume invasato.

Ultima modifica il Lunedì, 23 Gennaio 2017 12:34

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