"Finalmente! Ad una settimana dal terremoto e dalla grande nevicata, la Protezione civile è arrivata a Cesaproba di Montereale per allestire le tensostrutture che accoglieranno i cittadini sfollati. Una settimana! Porto ancora i segni della rabbia e dell'incazzatura: adesso, però, sono un poco più sereno".
A dirlo è il consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci che, da mercoledì scorso, il giorno delle quattro scosse di magnitudo oltre il grado 5 della scala Richter, è nell'epicentro dell'emergenza, l'alta Valle dell'Aterno, flagettata da maltempo e crolli.
Giusto ieri, Pietrucci aveva affidato un durissimo sfogo ai microfoni de 'Il Messaggero': "La tensostruttura è stata chiesta mercoledì e ancora non se ne vede l’ombra: è inaccettabile; ci sono stati una serie di rimpalli e intanto la gente dorme in una struttura che non ha danni, ma che non è stata ancora controllata". Da una settimana, gli abitanti della frazione di Montereale - una quarantina circa - dormiva in una struttura in cemento armato, con la paura di altre scosse e il comunicato della Commissione Grandi Rischi che annunciava la possibilità di una scossa fino al grado 7 Richter.
"Il sistema di Protezione civile è fallimentare", lo sfogo del consigliere regionale democrat. "Deve tornare ad essere centralizzata, così come funziona l’Esercito. Questa parcellizzazione sui territori in cui nessuno sa che fare è fallimentare", ha aggiunto al Messaggero. "Il sistema si fonda su prevenzione, previsione, emergenza e soccorso: quello che è successo a Rigopiano è emblematico del fatto che la previsione e prevenzione non abbiano avuto gli effetti sperati. Per quanto riguarda poi emergenza e soccorso, è evidente che nell’Alta Valle dell’Aterno siano fallite".