Saranno celebrate sabato 28 gennaio, alle 14, nella Basilica di San Bernardino, le esequie di Walter Bucci e Giuseppe Serpetti, forse anche di Davide De Carolis, vittime abruzzesi della tragedia di Campo Felice. Ad officiarle, l'arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi. Già venerdì pomeriggio verrà allestita la camera ardente: dalle ore 16 alle ore 22 di venerdì e, poi, dalle ore 8 alle ore 12 di sabato e sempre presso la Basilica di S. Bernardino.
Ieri, era circolata la voce della possibile presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ma non sono arrivate conferme. Di certo, come annunciato dal sindaco Massimo Cialente, sarà osservato il lutto cittadino.
"Consegniamo alla misericordia del Signore queste persone che hanno perso la loro vita, compiendo un gesto di altruismo - le parole di monsignor Petrocchi - Sappiamo che l’amore non muore perché è abitato dalla eternità di Dio. Come comunità cristiana, e anche come comunità sociale e civile - ha aggiunto il presule - esprimiamo la nostra gratitudine a questi fratelli che hanno dato testimonianza totale di dono di sé e ci stringiamo attorno alle loro famiglie, abbracciandole fraternamente e assicurando un ricordo nella preghiera".
Intanto, la Asl 1 ha attivato un team di 12 psicologi per fornire il massimo del supporto alle famiglie così duramente colpite dalla tragedia. La direzione ha allestito un apposito spazio, all’interno di un locale situato all’Aquila, che ospita adesso i congiunti delle vittime: la decisione è stata presa per cercare di dare conforto ai familiari in un ambiente che possa proteggere le famiglie dalle grandi tensioni esterne di queste ore.
Un elicottero del 118 è precipitato martedì 24 gennaio, poco dopo mezzogiorno, tra L'Aquila e la località di montagna Campo Felice (L'Aquila). Il velivolo, partito dall'ospedale San Salvatore nel capoluogo abruzzese, aveva appena recuperato un ferito su una pista della nota località sciistica abruzzese.
Sei le persone a bordo, tutte decedute nello schianto. Si tratta di Walter Bucci, medico residente a Rocca di Cambio (L'Aquila) e Davide De Carolis, tecnico dell'elisoccorso del Soccorso alpino e consigliere comunale a Santo Stefano di Sessanio (L'Aquila), tra i primi soccorritori giunti a Rigopiano per provare a strappare alla morte chi era rimasto sotto metri di neve e macerie; Giuseppe Serpetti, infermiere, e ancora Mario Matrella, tecnico di volo pugliese e Gianmarco Zavoli, pilota di origine emiliana. Non ce l'ha fatta neanche Ettore Palanca, 50 anni di Roma, di mestiere maitre in un hotel della Capitale, che era stato caricato sul velivolo dopo essersi infortunato (fratturandosi tibia e perone) mentre sciava.
A quanto si è appreso, il velivolo aveva lanciato il segnale di crash mentre si trovava in località Casamaina, nel comune di Lucoli (L'Aquila), a circa 1 km dalle piste di Campo Felice, nei pressi del rifugio Alantino: sorvolava una zona con nuvole basse e una fitta coltre di nebbia che potrebbero essere tra le concause dell'incidente. "Il pilota dell'elicottero ha ritenuto che ci fossero le condizioni di sicurezza ed è atterrato", ha spiegato Andrea Lallini, gestore dell'impianti sciistici di Campo Felice; era un professionista esperto, come gli altri membri dell'equipaggio, ognuno per le sue competenze.
Lo schianto a 1600 metri di quota - in corrispondenza del km 14 della statale 696, tra i territori di Lucoli e Rocca di Cambio (L'Aquila) - in un'area fortemente innevata, a poche centinaia di metri dall'hotel La vecchia miniera. L'elicottero è precipitato da una altezza di 600 metri ed è andato completamente distrutto.
"Ci vorrà tempo a capire la dinamica dell'incidente ma possiamo ipotizzare che lo schianto sia avvenuto a causa della nebbia perché questo è un itinerario conosciuto", ha spiegato all'Ansa l'ingegnere Marco Cordeschi, esperto consulente del Comune dell'Aquila nell'ambito della Commissione Valanghe. "Nei giorni scorsi, durante le operazioni per l'emergenza maltempo, anche i mezzi dell'Aeronautica guidati da piloti molto esperti hanno avuto qualche difficoltà in questo punto. Siamo sotto choc perché conosciamo tutti gli operatori che erano a bordo", ha aggiunto.
Intorno alle 16, si sono concluse le operazioni di recupero dei corpi delle vittime del tragico incidente, rese difficili dalle avverse condizioni meteo; gli uomini del Soccorso Alpino hanno raggiunto l'elicottero con gli sci e hanno portando le salme più a valle, fin dove sono potuti arrivare i gatti delle nevi fermi a metà della costa della montagna. Dal ciglio della strada, poi, le ambulanze si sono mosse verso l'obitorio del San Salvatore.
Intanto, l'Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo - che ha competenza specifica sugli incidenti aerei - ha aperto un'inchiesta e disposto l'invio di un proprio ispettore sul luogo dell'incidente. Anche la Procura dell'Aquila ha aperto un fascicolo: cominceranno in mattinata le attività tecniche dei Carabinieri nell'ambito dell'inchiesta; probabile una nuova salita in quota degli investigatori per accertamenti sul velivolo, con l'obiettivo principale di recuperare la cosiddetta 'scatola nera' che non è stata ancora prelevata. Il sostituto procuratore Simonetta Ciccarelli, titolare del fascicolo, sta preparando le deleghe di indagine. La zona, per quanto impervia, è formalmente sotto sequestro e viene presidiata dalla strada, la statale 696, da una 'gazzella' dei militari.