Migliaia di persone hanno partecipato, all'Aquila, ai funerali delle vittime dell'incidente dell'elicottero del 118 avvenuto martedì scorso a Campo Felice, tra Lucoli e Rocca di Cambio, durante le operazioni di trasporto di uno sciatore ferito. Nello schianto hanno perso la vita sei persone: il medico Valter Bucci, 57 anni di Rocca di Cambio; l'infermiere Giuseppe Serpetti, 59 anni dell'Aquila; il tecnico di bordo Mario Matrella, 42 anni, di Putignano (Bari); Davide De Carolis, tecnico del soccorso alpino, originario di Teramo ma residente nell'aquilano; Gianmarco Zavoli, pilota di 46 anni e Ettore Palanca, lo sciatore di 50 anni che era rimasto ferito.
In tanti sono accorsi nella chiesa di S. Bernardino in Piazza d'Armi, dove si è tenuta la messa officiata dall'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Petrocchi, per stringersi intorno ai familiari, agli amici e ai colleghi delle vittime.
Alla cerimonia hanno partecipato molte autorità: il sindaco dell'Aquila Massimo Cialente, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D'Alfonso, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, il ministro della Difesa Roberta Pinotti. A omaggiare le vittime nella camra ardente allestita sempre nella chiesa di S. Bernardino in Piazza D'Armi ieri era venuto anche il presidente della Repubblica Sertgio Mattarella. Presenti, con le proprie divise, gli uomini e le donne appartenenti ai vari corpi di soccorso alpino. Nel piazzale antistante la chiesa è stato montato un maxi schermo, per permettere di seguire la funzione religiosa al migliaio di persone presenti alla cerimonia.
All'Aquila si sono celebrate le esequie di quattro delle sei vittime: le salme di Zavoli e Palanca erano state riportate nelle città di cui erano originari (Rimini e Roma) in tarda mattinata.
"Sono fiera di mio padre, era il mio eroe, è morto da eroe e lo ringrazio per essere esistito" ha detto, con la voce rotta dall'emozione e dal pianto, una delle due figlie di Valter Bucci "Papà, ti manderò un bacio con il vento e sono sicuro che lo sentirai. Le tue principesse, Sandra e Maria Chiara".
"La più grande paura di Giuseppe era di lasciare sola la sua famiglia" ha detto la vedova di Giuseppe Serpetti "Ha avuto una morte onorevole, anche se nessuno dovrebbe morire nello svolgimento del proprio lavoro. Giuseppe era un padre amorevole, buono ed estremamente presente. Ai miei figli dirò che quella con il loro papà è stata una bella avventura ma adesso la favola è finita. Noi come sua famiglia dobbiamo avere la forza di saper vivere altre favole e altre avventure".
"Dio parla abruzzese - ha affermato l'arcivescovo dell'Aquila Giuseppe Petrocchi durante la sua omelia- Ho sentito la sua voce esprimersi nel dialetto delle persone duramente colpite dagli eventi degli ultimi giorni". Petrocchi ha voluto anche lanciare un monito alle istituzioni che dovranno affrontare tutta la fase della ricostruzione: "Ci vogliono stanziamenti economici e leggi lungimiranti. Urgono tempistiche rapide nelle risposte. La pluralità dei livelli istituzionali non si tramuti in groviglio amministrativo e atrofie burocatiche".
"Dedicheremo una via o una piazza ai caduti di Campo Felice" ha annunciato Massimo Cialente "affinché possano essere da esempio a tanti giovani del nostro Paese".
"Siamo tutti in lutto" afferma, in una nota, la senatrice Stefania Pezzopane "Un dolore incontenibile per questi straordinari uomini caduti nell'assolvimento solerte dei loro compiti. Li conoscevo, splendide persone. Come tanti di noi ci sentiamo colpiti negli affetti e nello spirito di comunità. Abbraccio le loro famiglie e mi unisco al dolore collettivo di questa nostra terra più e più volte colpita. Siamo una piccola comunità, dobbiamo essere uniti nel dolore, nell'accertare gli accadimenti, e nella volontà di ripartire anche per onorare la loro memoria".
Al termine della cerimonia, anche l'elicottero del 118 ha voluto rendere omaggio alle vittime alzandosi in volo e rimanendo sospeso per qualche secondo sopra la chiesa di S. Bernardino.
(r.c. - m.fo.)