Un invito a mantenere attivo l'esercizio scolastico e a predisporre, subito, un piano rigoroso di controlli e di verifiche di resistenza e di vulnerabilità sulle scuole.
Questa la richiesta che il presidente della Regione, Luciano D'Alfonso, ha rivolto ai sindaci dei comuni teramani riunitisi a Teramo per un esame della situazione del patrimonio edilizio scolastico, all'indomani dell'allarme lanciato il 20 gennaio scorso dalla Commissione Grandi Rischi.
All'incontro hanno partecipato il prefetto di Teramo Graziella Patrizi, il sindaco Maurizio Brucchi, il presidente della Provincia di Teramo, Domenico Di Sabatino.
"Noi tutti desideriamo che il diritto alla pubblica istruzione dei nostri ragazzi", ha detto D'Alfonso, "non venga interrotto in ragione dell'incertezza ereditata dal passato; e per questo vogliamo fare in modo che ogni edificio scolastico venga svelato nella sua consistenza sismica, per poi procedere ad un puntuale piano di interventi coerenti e conseguenti". "Tutto ciò con il sostegno finanziario della Regione Abruzzo che tramite un mutuo che sta per essere attivato presso la Cassa Depositi e Prestiti, sosterrà le spese affrontate da ogni comune".
Dal canto loro i sindaci hanno chiesto all'unisono di conoscere dalle fonti istituzionali nazionali quale dovrà essere l'indice minimo di vulnerabilità al di sopra del quale ogni edificio scolastico potrà dirsi sicuro, in modo da avere un quadro univoco del patrimonio edilizio che non lasci spazi ad interpretazioni soggettive.
I sindaci hanno inoltre chiesto a D'Alfonso di farsi promotore nelle sedi opportune della richiesta di svincolare dal Patto di Stabilità le somme che saranno utilizzate per gli eventuali interventi sulle scuole.
Prima di incontrare i genitori e gli studenti delle scuole di Teramo che sono in ansia per la sicurezza degli edifici scolastici, D'Alfonso ha invitato i sindaci a predisporre in tempi rapidi i rispettivi piani di protezione civile in modo da non farsi trovare impreparati in qualsivoglia evento calamitoso che in futuro dovesse aver luogo.