Martedì, 21 Febbraio 2017 11:54

L'Aquila è tra le 13 città più trafficate in Italia, l'unica tra le piccole

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L'Aquila è tra le città più trafficate d'Italia, a metà classifica tra quelle in Europa. E' quanto emerge da una ricerca del centro di studi statunitense Inrix - Global Traffic Scorecard, che analizza i flussi del traffico su gomma aggregando dati provenienti da milioni di dispositivi intrecciati nel mondo. Inrix ha stilato la classifica per il 2016, secondo la quale la più trafficata al mondo è Los Angeles (Usa), seguita da Mosca (Russia), New York (Usa), San Francisco (Usa), Bogotà (Colombia), San Paolo (Brasile) e Londra (Inghilterra).

Il capoluogo abruzzese, dove il sistema di trasporti pubblici è latente (quando non inesistente), si piazza al 13esimo posto in Italia (su 59 analizzate), 364esimo in Europa (su 627) e 611esimo nel mondo (su 1064 città prese in considerazione). Per quanto riguarda le città italiane, secondo la ricerca la più trafficata è Roma, con l'11% del tempo alla guida passato nel traffico, seguita da Milano, Palermo, Perugia, Torino, Firenze, Genova, Bologna, Bari, Catania, Napoli, Como e, appunto, L'Aquila.

A leggere la sfortunata graduatoria, dunque, è lampante come tutte le città più trafficate riguardino i grandi agglomerati urbani metropolitani, fatta eccezione per L'Aquila, considerando pure che Como e Perugia siano parte di aree metropolitane che ormai sfiorano i 350mila abitanti per una.

Il rapporto di Inrix tiene in considerazione parametri come l'espansione dei quartieri, l'introduzione di nuove infrastrutture e altre variabili che possono influire sui dati. Le informazioni sono poi messe insieme e raccolte in una classifica globale che ordina poco più di mille città del mondo in base alla quantità di traffico. Come ribadiamo ogni volta che riportiamo questo tipo di rapporti, sottolineiamo che gli studi sono sempre parziali perché tengono conto naturalmente solo di una parte degli infiniti parametri di analisi.

Non serve tuttavia una classifica e degli indici per accorgersi che il traffico di una città piccola come L'Aquila è anomalo. L'ennesimo dato negativo per la città, che si dimostra sfilacciata e disgregata dal punto di vista urbanistico, come questo giornale racconta da tempo.

Le scelte politiche - che sono state compiute nell'immediato dopo sisma e che vengono con continuità e convinzione sostenute ancora oggi - hanno modellato una città provinciale (come nella sua natura), ma che avoca a sé anche alcune delle peggiori caratteristiche delle aree metropolitane. In un territorio comunale gigantesco - il nono in Italia per estensione (quattro volte Milano) - e caratterizzato da una densità abitativa bassa.

Ultima modifica il Giovedì, 07 Settembre 2017 18:56

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