Si è tenuta stamane, presso la Sala Consigli del Rettorato dell'Università degli Studi dell'Aquila, la conferenza stampa di presentazione del Concorso di idee 'Quartiere 2.0', nato con la volontà di rilanciare lo storico quartiere 'Banca d'Italia', duramente colpito dal sisma dell'aprile 2009.
Il concorso avviato dalla Sidief - società immobiliare che dal 2014 è proprietaria e gestisce in locazione le unità immobiliari afferenti all'Istituto - è attuato in collaborazione con Univaq e col patrocinio di Banca d'Italia, ed è rivolto a studenti e studentesse dell'Ateneo e ai dottorandi del GSSI. "Si tratta di un'iniziativa importante che attiene alla rivitalizzazione, al ripensamento di un quartiere storico che, oggi, può giocare un importante 'ruolo' di cerniera tra il centro storico e la periferia più immediata", ha sottolineato la rettrice Paola Inverardi. Per questo, "il concorso non compete solo a ingegneri e architetti ma vorremmo rispondessero team multidisciplinari, con competenze sui temi dell'urbanistica, delle nuove tecnologie, della creatività".
La conferenza stampa è stata l'occasione per dettagliare le azioni che saranno messe in campo da Sidief per rivitalizzare lo storico Quartiere, un complesso residenziale edificato dalla Banca d'Italia negli anni Quaranta, che si estende su una superficie di circa 28mila metri quadrati. "Sidief è una società controllata al 100% da Banca d'Italia, che ha ceduto il patrimonio immobiliare per consertici di gestirlo", ha spiegato il presidente Mario Breglia; "parliamo di circa 9mila unità immobiliari sparse in tutta Italia, per 1 miliardo e mezzo circa di valore. A L'Aquila, abbiamo la proprietà di circa 300 unità abitative che ha subito danni importanti".
Un legame antico, ha sottolineato Paolo Anselmi, capo servizio Immobili di Banca d'Italia. "Il quartiere vede le sue origini alla fine degli anni '30, prevedendo di poter trasferire a L'Aquila la stampa delle banconote. In una prima fase, vennero costruiti 130-140 appartamenti e l'officina Carta e Valori: poi, il progetto si interruppe con lo scoppio della Seconda Guerra mondiale, e il bombardamento della 'Zecca', per essere completato agli inizi del '48, con la costruzione degli ultimi appartamenti - si arrivò ai 285 attuali -divisi per segmenti sociali, quelli per operai, funzionari, dirigenti e per la direzione generale". In nessuna altra città - ha ribadito Anselmi - eccetto Roma, Banca d'Italia disponeva di un patrimonio così ingenge: "per questo, a due settimane dal sisma abbiamo iniziato i lavori sulla filiale che, a fine luglio 2009, era pienamente operativa. A settembre, invece, abbiamo iniziato i lavori sulle abitazioni del 'Quartiere', con le prime case riconsegnate già a gennaio 2010".
Resta da definire il destino del così detto 'Casermone' che affaccia su via dei Frentani, delle due 'case delle dirigenza' su viale Giovanni XIII e della 'casa del Governatore', all'altro lato della strada; se le case della dirigenza - danneggiate gravemente e totalmente da ristrutturare - verranno dismesse, coi proventi destinati agli investimenti diretti della società su altre iniziative di riqualificazione, per la casa del Governatore e, soprattutto, per il 'Casermone', sarebbe inutile - considerato il mercato stagnante - immaginare un destino d'edilizia privata e, dunque, si stanno tentando di individuare nuove possibili funzionalità anche con investimenti misti, tra pubblico e privato.
Ma tornando alle case del Quartiere, e al concorso avviato da Sidief, "speriamo che emergano progetti interessanti, non solo tecnici, ma anche dedicati ai servizi per il Quartiere", ha aggiunto Carola Giuseppetti, direttore generale della società. "Le idee progettuali dovranno avere carattere innovativo e potranno spaziare da proposte per una nuova immagine del quartiere basata su tecnologie smart ed ecocompatibili, all'individuazione di nuove funzioni, pubbliche e private, capaci di attrarre nuove famiglie, giovani studenti e lavoratori; dalle proposte per la gestione del consorzio e dei servizi per gli inquilini, anche studiando sistemi informativi, alle proposte per la logistica del quartiere".
Il bando di concorso sarà pubblicato, domani, 14 marzo, sul sito internet dell'Università degli Studi dell'Aquila. I tre progetti vincitori saranno identificati entro settembre 2017. La giuria sarà composta da rappresentanti dell'Università, della Sidief e della Banca d'Italia. Il miglior progetto sarà sostenuto con una borsa di studio di 5mila euro, 3mila euro andranno al secondo classificato e 2mila al terzo. Tra l'altro, Sidief offrirà al vincitore una casa nel Quartiere, in comodato d'uso gratuito per un anno.