Mercoledì, 15 Marzo 2017 12:02

M5S Abruzzo, risoluzione per sospensione passività a PMI e attività commerciali

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"Adottare misure che diano un sostegno immediato alle piccole e medie imprese e alle attività commerciali del 'nuovo' cratere, gravemente danneggiate dal maltempo e dai fenomeni sismici degli ultimi mesi, se si vuole garantire un effettivo rilancio dei territori ed evitarne lo spopolamento".

E' la richiesta formulata dal Movimento 5 Stelle che, in questi giorni, ha depositato una risoluzione a firma del capogruppo in Consiglio regionale, Riccardo Mercante.

"Non dobbiamo sederci sugli 'allori' ed attendere risposte dal Governo nazionale ma occorre intervenire rapidamente se si vuole uscire da una crisi economica ed occupazionale senza precedenti, che rischia di mettere in ginocchio definitivamente i territori colpiti dalle scosse degli ultimi mesi", ha sottolineato Mercante in conferenza stampa. "Occorre considerare che le imprese abruzzesi, così come i piccoli negozianti, già fortemente colpiti dalla crisi degli ultimi anni, non sono stati danneggiati soltanto dal terremoto ma hanno subito ferite profonde anche a causa del maltempo con tutto quello che ne è conseguito in termini di danneggiamenti alle strutture, interruzioni della produzione, perdite e mancati introiti".

Ben vengano, dunque, gli emendamenti presentati in questi giorni alle Camere, in fase di discussione del decreto terremoto, in particolare la defiscalizzazione, l'istituzione della zona franca e la proroga della cassa integrazione, "ma la priorità assoluta è 'tamponare l'emorragia' - ha aggiunto Mercante - tenere in vita le aziende abruzzesi. Le misure previste, infatti, lasciano irrisolta la questione più urgente, il quotidiano: vanno aiutate le pmi che non riscono a far fronte a pagamenti e scadenze, che corrono il rischio di chiudere le serrande. E' chiaro che un'azienda che chiude non potrà mai beneficiare di sgravi fiscali su utili futuri che mai realizzerà".

Per questo, la risoluzione impegna il presidente della Giunta regionale, l'Assessore delegato e la Giunta tutta, "a procedere alla predisposizione ed alla stipula di un accordo con l'ABI, individuando le risorse sul bilancio regionale, che preveda la corresponsione di contributi in favore delle piccole e medie imprese e delle attività commerciali aventi sede nelle aree del cratere per le operazioni di consolidamento a medio termine di passività a breve nei confronti del sistema bancario, prevedendo, nell'accordo, un vincolo di permanenza sui territori degli stabilimenti, delle attività produttive e commerciali da parte dei soggetti beneficiari, così da scongiurare il pericolo dello spopolamento".

Dal Consiglio regionale - ha sottolineato Mercante - "mi aspetto che proceda al più presto all'approvazione, e in modo bipartisan".

Come detto, la risoluzione fa riferimento al cratere 'delineato' a seguito del terremoto del 24 agosto, con 8 comuni abruzzesi - Campotosto (AQ), Capitignano (AQ), Montereale (AQ), Rocca Santa Maria (TE), Valle Castellana (TE), Cortino (TE), Crognaleto (TE) e Montorio al Vomano (TE) - poi allargato per gli eventi di ottobre ad altri 6 comuni del teramano, la città capoluogo di provincia, Castelli, Tossicia, Campli, Civitella del Tronto, Torricella Sicura. E' chiaro che se in Parlamento dovessero essere approvati gli emendamenti che chiedono l'ulteriore allargamento del cratere - "auspichiamo il necessario ampliamento ai comuni del teramano e dell'aquilano, in particolare Barete, Pizzoli e Cagnano Amiterno, che hanno subito ingenti danni al patirmonio pubblico e privato, oltre che a Farindola e Penne nel pescarese", ha concluso Mercante - anche la risoluzione verrebbe estesa alle amministrazioni comunali fino ad ora rimaste escluse.

 

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Marzo 2017 12:43

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