Giovedì, 06 Aprile 2017 13:59

Mattarella a Sulmona: "Il pensiero va al terremoto dell'Aquila, alle sue vittime"

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Accolto dagli applausi della gente, ed in particolare dei numerosi bambini delle scolaresche cittadine, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è arrivato stamane a Sulmona (L'Aquila) facendo tappa nel cuore del centro storico con la visita alla statua di Ovidio. Mattarella ha sostato davanti al monumento del poeta, del quale ricorre il bimillenario della morte, intrattenendosi poi a lungo con le tante persone assiepate dietro le transenne. I bambini hanno indirizzato a Mattarella cori con 'Benvenuto presidente Mattarella', 'Viva presidente', cantando anche l'Inno d'Italia.

Il capo dello Stato si è poi spostato a piedi raggiungendo il Teatro Caniglia dove partecipa alla giornata conclusiva del convegno internazionale di studi ovidiani. Mattarella, si è intrattenuto con il partigiano Raffaele Di Pietro; il capo dello Stato, con toni affettuosi, lo ha ringraziato per il contributo dato per la libertà. Non era presente tra la gente, invece, il 96enne Gilberto Malvestuto, ultimo ufficiale della Brigata Maiella ancora in vita, che tra i ricordi più cari conserva l'ingresso nella Bologna liberata dai fascisti.

Il presidente ha poi salutato e stretto le mani di molte persone tra cui quelle di bambini in festa. Il capo dello Stato è stato accolto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, e dal sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. "Il pensiero va al terremoto dell'Aquila, alle sue vittime, alle sue distruzioni, all'opera intensa di ricostruzione in corso. Va ai terremoti che hanno colpito il Centro-Italia e questa regione", ha detto Mattarella, intervenendo al convegno internazionale studi ovidiani. "L'Abruzzo è stato colpito da questa serie di scosse, da un maltempo inusuale che si è espresso con la tragedia di Rigopiano e con la tragedia dell'elicottero dei soccorsi caduto su queste montagne", ha sottolineato Mattarella che ha aggiunto: "Così come il pensiero va a Fabrizia Di Lorenzo (la ragazza di Sulmona rimasta uccisa nell'attentato di Berlino, ndr) e ai suoi familiari".

"Ovidio ci ha lasciato una grande testimonianza: 'Sulmo Mihi Patria Est'. Per questo Sulmona è la patria di ciascuno di noi", ha detto il governatore Luciano D'’Alfonso. "A Sulmona, come in ogni ambiente letterario nel mondo, - ha aggiunto - vogliamo celebrare così la sua magnificenza rivendicando la grandezza del figlio più illustre di questa terra che ha rappresentato il livello più alto raggiunto dalla poesia classica. Sulmona è il luogo che ha dato i natali anche ad altri giganti del pensiero, moderno e contemporaneo. Penso, soprattutto, al giurista e filosofo Capograssi. Dobbiamo far sì che dal ricordo nasca la forza per continuare. Sono convinto che coltivare la memoria di Ovidio a 200 anni dalla sua scomparsa, in contemporanea con la città di Costanza in Romania dove il grande poeta latino morì in esilio, significhi per noi tutti superare ogni difficoltà attraverso la memoria, la competenza e la tenacia".

Ultima modifica il Giovedì, 06 Aprile 2017 15:49

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