Giovedì, 24 Ottobre 2013 14:05

Bagni alla Madonna Fore, i lavori andranno avanti

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Al termine di una lunga discussione, nella quale non sono mancate surreali e a tratti anche avvilenti digressioni scatologiche, la commissione consiliare Ambiente e Territorio ha respinto un odg con il quale il consigliere del Partito democratico Antonello Bernardi chiedeva all'assessore alle Opere Pubbliche Alfredo Moroni di sospendere i lavori per la realizzazione dei nuovi bagni vicino la chiesa della Madonna Fore e di ripristinare la situazione così com'era prima dell'avviamento del cantiere.

Alla luce di questa decisione, dunque, i lavori, che Moroni aveva fatto temporaneamente interrompere, potranno continuare ed essere ultimati. 11 no, 6 sì e un astenuto il risultato della votazione. Tra coloro che hanno votato “no” alla “mozione” Bernardi - e che dunque si sono espressi a favore del completamento dell'opera – i consiglieri Palumbo, Spacca, Masciocco, Pierluigi Mancini, Padovani. Hanno votato, tra gli altri, “sì”, esprimendo parere contrario al progetto, Angelo Mancini, Enrico Perilli, Enrico Verini e, naturalmente, Bernardi.

Nel corso della riunione sono stati ascoltati l'assessore Moroni e il geometra del Comune Carlo Bolino. Entrambi hanno ribadito, in pratica, quanto lo stesso Moroni aveva affermato, in una nota, la scorsa settimana, e cioè che, posta la necessità di fare i bagni - che rientrano in un progetto più ampio di implementazione e potenziamento dei servizi della Madonna Fore (comprendente anche l'installazione di luci contapassi e l'allaccio della luce elettrica alla chiesa) - non c'era nessuna possibilità di localizzarli altrove.

A nulla, pertanto, sono valse le osservazioni, le obiezioni e le proposte avanzate sia da Bernardi sia da altri consiglieri. Secondo Bernardi, i bagni proprio non dovevano esser fatti. Dal momento, però, che ne era stata decretata la necessità, una soluzione alternativa poteva essere o il principio del sentiero della Madonna Fore o il convento di S. Giuliano. Altri consiglieri, come il presidente della commissione Enrico Perilli o Giorgio Spacca, più che la realizzazione dei servizi igienici (di cui uno per disabili), hanno contestato quella delle luci contapassi e delle altre opere di urbanizzazione: “La montagna ha regole precise e la sua bellezza risiede anche nel fatto che è e dovrebbe rimanere un ambiente incontaminato e non urbanizzato”.

“I servizi igienici sono necessari” ha replicato Moroni “Attualmente c'è solo una struttura in legno sistemata alla meglio e priva dei requisiti igienico-sanitari minimi, che scarica addirittura a cielo aperto. La fossa chimica che è stata interrata ha una capienza di 5 mila litri, dunque non andrà certo svuotata tutti i giorni. Per quanto riguarda invece le luci e l'elettricità, è stata una precisa richiesta della Confraternita dell'Annunziata”.

L'opera, è bene ricordarlo, è finanziata con fondi (35 mila euro) donati dalla Fondazione Carispaq. Il geometra Bolino ha aggiunto che la localizzazione scelta è quella che presentava meno problemi e ostacoli, soprattutto per quanto riguarda l'esistenza di vincoli paesaggistici, e ha rassicurato i consiglieri dicendo che, una volta terminata, la struttura sarà poco impattante, anche perché sarà rivestita con materiali, come la pietra e il legno, che ben si integreranno con l'ambiente circostante.

Ultima modifica il Giovedì, 24 Ottobre 2013 23:27

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