“Per una situazione straordinaria occorre un provvedimento straordinario”.
Con queste parole il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha annunciato l’approvazione in giunta della delibera finalizzata ad accelerare i processi di ricostruzione nella frazione di Arischia dove, ai danni del terremoto del 2009, si sono aggiunte problematiche e criticità legate al sisma del Centro Italia.
La disposizione sollecita tecnici, presidenti di consorzio, amministratori e committenti ad anticipare, dove possibile, l’esecuzione delle opere di demolizione degli edifici lesionati e rimozione delle macerie, con l’obiettivo di eliminare o ridurre la zona rossa e consentire il rientro a casa di chi ha l’abitazione agibile ma ha l’accesso interdetto a causa del pericolo legato ad abitazioni pericolanti o materiali derivanti dai crolli.
Con la delibera viene data disposizione all’Usra (Ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila) di esaminare, in deroga al cronoprogramma, con priorità ed urgenza, le pratiche presentate secondo la vecchia procedura (della cosiddetta “filiera”) e le schede parametriche parte I e parte II.
Si danno, inoltre, disposizioni ai presidenti di consorzio circa il superamento di criticità legate a problemi catastali e/o di proprietà che impediscono la presentazione di istanza per la concessione del contributo.
"Si tratta di un provvedimento atteso e condiviso con la popolazione di Arischia, dove il 22 settembre scorso si è tenuto un affollato e partecipato incontro – spiega il sindaco Pierluigi Biondi, che detiene anche le deleghe alla ricostruzione pubblica e privata – La delibera risponde alle esigenze delle persone, che hanno urgenza di tornare nelle proprie abitazioni, e di questa Amministrazione, che non intende più tollerare ritardi ed omissioni nella rinascita dei centri storici delle frazioni”.
I dettagli della delibera sanno illustrati nel corso della seconda commissione (Territorio), presieduta dal consigliere Raffaele Daniele, che si riunirà mercoledì dalle 9:30 presso la sala “Eude Cicerone” a Villa Gioia.
Taranta (NcS): "Provvedimento atteso e condiviso con la popolazione"
"In merito alla delibera, volta ad accelerare la ricostruzione privata nella frazione di Arischia, approvata dalla giunta, non posso che esprimere grande soddisfazione. L'atto deliberativo, che ho fortemente sostenuto e caldeggiato, corona un lavoro svolto in stretta collaborazione con il sindaco Pierluigi Biondi e il settore Ricostruzione privata, condiviso con l'intera popolazione della frazione nell'incontro del 22 settembre scorso, e finalizzato a consentire a quanti che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni, benché agibili, di farvi ritorno in tutta sicurezza e nel più breve tempo possibile".
Si legge in una nota firmata dal consigliere Fabrizio Taranta (Noi con Salvini). "La deroga alle previsioni del cronoprogramma e la conseguente priorità e urgenza, da parte dell'Usra, per le pratiche in giacenza e le schede parametriche parte prima e seconda per tutti quegli aggregati che, a causa dei danni riportati dai diversi eventi sismici che la frazione, più di altre, ha subito, con gravi conseguenze per la sicurezza del centro storico, costituisce una grande accelerazione non solo per la riapertura dello stesso ed il ritorno alla normalità per decine di famiglie, ma anche nell' intero processo di ricostruzione del borgo. Nella delibera si dà anche la possibilità ai presidenti dei consorzi di superare tutte quelle criticità legate ai problemi catastali e di proprietà che, soprattutto in contesti come il nostro, bloccano la presentazione delle istanze per la richiesta del contributo. Il tutto senza rallentamenti per la normale ricostruzione, data la specifica previsione nella delibera che tutte le pratiche non richiamate nell'elenco delle priorità seguiranno la programmazione stabilita con precedenti atti. Finalmente, dopo anni di completo abbandono, un provvedimento che inverte drasticamente la rotta. Un'Amministrazione che, con la sua attenzione verso le frazioni, restituisce nuova speranza a tutti coloro che non hanno voluto e che non vorrebbero mai abbandonare il proprio territorio".