Venerdì, 06 Ottobre 2017 14:54

Pescara, riqualificazione del Cementificio: D'Alfonso e Sclocco, "riconsegnarlo alla città"

di 

Si chiamerà "Decementa" l'area dove sorge l'ex cementificio di Pescara; "vogliamo che l'opificio, dopo una lunghissima inattività, venga considerato esausto ai fini dell'attività industriale e venga riconsegnato alla città per un uso volto alla valorizzazione ambientale, urbana e civile di questa Grande Pescara che sta sorgendo".

E' la posizione netta che il presidente della Giunta regionale, Luciano D'Alfonso, ha espresso stamattina in conferenza a Pescara e che ribadirà in una lettera indirizzata al Commissario delegato dal Tribunale di Roma per la vendita del cementificio. "Vogliamo che questo edificio diventi la prima infrastruttura per la nuova Pescara città dei bambini, uno spazio per il tempo libero e per la cultura e dove c'è la storia per dar luogo a questo grande progetto". D'Alfonso, in perfetta sintonia con i rappresentanti di Provincia, Comune e Arta, rivolgendosi ai potenziali acquirenti dell'ex cementificio ha parlato di "valore insolvibile della struttura. Le nostre Pubbliche amministrazioni propendono per un altro uso rispetto a quello della produzione di cemento".

Anche l'assessore regionale alle Politiche Sociali ed esponente del movimento politico Articolo Uno - MDP, Marinella Sclocco, è scesa in campo per la riqualificazione del Cementificio. "Da politico, da assessore ma soprattutto da cittadina pescarese, legata al quartiere di origine - ha sottolineato - seguirò con attenzione la situazione e le evoluzioni legate alle strutture e agli spazi del Cementificio e sosterrò con forza le azioni messe in campo per escludere il ripristino di attività industriali in quell'area".

"Il ricatto sulla riqualificazione - ha aggiunto - non è più possibile. I cittadini non possono più subirlo come in passato. Quando il cementificio ospitava ancora lavoratori, tutelarli era un dovere ma ora che non ci sono più, ora che la struttura è ferma da anni, impariamo a guardare con coraggio alle nuove contraddizioni che ci si pongono davanti e non restiamo fermi su quelle degli anni 70. Pensiamo - ha concluso l'assessore - ad uno sviluppo positivo ed integrato dell'area, che renda vivo quel quartiere e che ne risolva al contempo le situazioni difficili. Pensiamo a farne qualcosa di sostenibile per l'ambiente, ma che sia di alto valore e qualità per il sociale, per i bambini, per gli adolescenti, per i pescaresi e per tutti gli abruzzesi. Recuperiamo anche i progetti fermi, come la Città della Musica e facciamo sinergia non solo tra istituzioni pubbliche e private, ma anche con quello che già c'è e che va bene e si concilia con i progetti e le sfide future".

Articoli correlati (da tag)

Chiudi