Martedì, 17 Ottobre 2017 10:03

Intecs, le reazioni. Fegatelli (Fiom): "Offesa per i lavoratori e per il territorio"

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"Quanto emerge dall'articolo pubblicato da news-town [leggi qui] sulla vicenda dei ricercatori Intecs è gravissimo".

A dirlo è Alfredo Fegatelli, segretario generale Fiom Cgil della Provincia dell'Aquila. "Questa azienda che veniva pubblicizzata come esempio italiano da un servizio di Ballarò all'epoca condotto da Floris - sottolinea Fegatelli ai nostri microfoni - ha tirato giù la maschera e ha dimostrato cosa è realmente. Leggere che in altri territori si tranquillizzano i lavoratori dicendo che le cose vanno meglio, invitandoli a non farlo sapere a L'Aquila quasi a scoraggiarli ad atti di solidarietà, è un atto deprecabile. Ancora più grave è rassicurare i lavoratori in altri territori e licenziare, anzi chiudere, la sede aquilana".

La vicenda sembrerebbe legata ai progetti presentati da Intecs in Regione. "Se sono stati avviati i licenziamenti per fare pressione sulle istituzioni è davvero inaccettabile", l'affondo del segretario Fiom. Che aggiunge: "Non abbiamo bisogno di imprenditori che infieriscano sui lavoratori e le loro famiglie, già colpite dagli eventi sismici, con l'intento di forzare le istituzioni. Come Fiom, abbiamo già chiesto a tutte le istituzioni - Università compresa - di prendere le distanze da questa società. Avevamo ragione!".

Fegatelli ribadisce come l'azienda, in questi anni, sia stata "incapace di valorizzare un patrimonio tecnologico, ricorrendo soltanto agli ammortizzatori sociali: ebbene, oggi lascia intendere che se qualcuno si sbriga a dare risposta, immagino le nostre istituzioni, in merito ai progetti presentati forse qualche ricercatore si potrebbe salvare. Messa così potrebbe sembrare un ricatto e i ricercatori gli ostaggi. Le nostre istituzioni non possono e non devono cedere in questa vicenda, piuttosto individuare imprenditori seri che siano in condizioni di restituire dignità ai ricercatori della ex Siemens e, più complessivamente, ad un territorio che immediatamente dopo il terremoto ha dimostrato di volersi rialzare. Vorrei ricordare che ad un mese del sisma i lavoratori metalmeccanici hanno fatto riaprire tutte le aziende lavorando, seppur in sicurezza, sotto le continue scosse, dimostrando così che la ricostruzione passava anche e soprattutto dalla ripresa lavorativa. La notizia di oggi non solo colpisce i ricercatori, ma è un'offesa per l'intero territorio".

A seguito delle azioni intraprese dalle nostre istituzioni per rendere la città dell'Aquila all'avanguardia dal punto di vista tecnologico - conclude Fegatelli - "sono convinto sarà possibile individuare un imprenditore serio, capace di valorizzare il patrimonio tecnologico rappresentato dai ricercatori della ex Siemens restituendo dignità ai lavoratori, alle loro famiglie e soprattutto ad una città che con difficoltà sta rialzando la testa. Ora più che mai c'è bisogno di atti concreti per spazzare via quanto c'è di sbagliato da questa città e dare spazio a tutti quegli imprenditori già esistenti o che intendano insediarsi nel nostro territorio con l'obiettivo di fare vera impresa valorizzando le competenze e non solo per i finanziamenti".

Ultima modifica il Martedì, 17 Ottobre 2017 11:14

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