Venerdì, 27 Ottobre 2017 12:54

Rems Barete, Febbo: "Verificare stato d'efficienza della struttura e sicurezza pazienti". La replica del dirigente psicologo

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"Verificare, monitorare e conoscere la reale situazione dei pazienti/detenuti presenti presso la struttura Rems (Residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza) di Barete (AQ) poiché negli ultimi mesi si sono verificati gravi episodi e diverse criticità poco rassicuranti che destano preoccupazione sia alla popolazione sia alle istituzioni che devono avere il controllo delle persone residenti nella specifica casa".

La richiesta è del presidente della Commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che, sull'argomento, era intervenuto nei mesi scorsi a più riprese. "E' inconcepibile – spiega – come nella struttura di Barete vengano segnalati episodi assurdi come l'allontanamento e addirittura la fuga di alcuni pazienti che riescono a eludere i controlli ed evadere definitivamente, o per intere giornate, destando forte preoccupazione e allarmismo tra i residenti del piccolo paese aquilano e del territorio circostante. Oggi sostanzialmente viene fuori ciò che ho denunciato nei mesi precedenti, ossia la poca attenzione e superficialità da parte della Asl e della Regione Abruzzo".

Sin dall'inizio, Febbo ha sollevato diversi dubbi e criticità sia sulla scelta dell'ubicazione della Rems sia sulla scelta della residenza. "La Rems - che sostituisce gli OPG (Ospedali Psichiatrici Giudiziari) - dovrebbe essere un posto protetto e sicuro, visto che al suo interno risiedono pazienti che si trovano in misura di sicurezza temporanea o in detenzione definitiva, poiché riconosciute socialmente pericolose, affette da gravi patologie psichiatriche, incapaci di intendere e di volere e colpevoli di gravi reati. Siamo di fronte a un autentico pasticcio – sottolinea il Consigliere forzista – ricordo come l'inaugurazione sia avvenuta in forte ritardo e solo per 'volontà' del Commissario Franco Corleone, nominato dal sottosegretario alla Giustizia. Un'apertura 'forzata' nonostante non fossero attivate le utenze, non ci fossero i malati e, soprattutto, l'accordo tra la Regione Abruzzo e il Ministero della Giustizia al fine di procedere all'attivazione della Rems Abruzzo-Molise non fosse stato ancora sottoscritto".

Inoltre – aggiunge Febbo – in base a quanto stabilito dalla Conferenza Stato-Regioni, nell'ambito delle procedure da realizzare, "le amministrazioni che ospitano queste specifiche residenze devono sottoscrivere una serie di Protocolli con Prefetture, Questure e Asl, al fine di realizzare una sinergia operativa per garantire le migliori condizioni di legalità e sicurezza a tutela dell'incolumità dei pazienti, degli operatori e della collettività. Pertanto, è urgente conoscere quali tipologie di protocolli siano stati sottoscritti, attivati e, soprattutto, se sono operativi".

La struttura di Barete dovrebbe essere provvista di sistemi di sicurezza, impianti di videosorveglianza e vigilanza h 24 del perimetro; dunque, "sarebbe opportuno essere informati sullo stato d'avanzamento dei lavori di messa in sicurezza. Pertanto – conclude Febbo – nei prossimi gironi attiverò la Commissione di Vigilanza per apprendere informazioni più dettagliate circa la situazione attuale e reale della Rems di Barete poiché non è possibile e accettabile che si verifichino episodi sgradevoli e allarmanti in una struttura che grava economicamente sui costi della Asl".

 

La replica di Domenica Canna

"Alla Rems abbiamo trascorso una piacevole giornata, i pazienti si sono resi partecipi di un'attività riabilitativa che li ha impegnati in cucina (grazie alla collaborazione degli allievi tecnici della riabilitazione), all'insegna della solidarietà e dell'aiuto reciproco. Unica nota dolente è stato prendere atto di quanto riportava l'articolo pubblicato, in data odierna (ieri, ndr), sui maggiori quotidiani on line abruzzesi, ove sono state evidenziate le perplessità rispetto all'efficienza della struttura ed alla sicurezza dei pazienti ospitati".

Domenica Canna, dirigente psicologo della Rems di Barete, ha affidato ad un post su Facebook la replica alle parole del consigliere regionale Mauro Febbo. "Dal 9 maggio 2016 ad oggi, la struttura ha accolto un totale di 34 pazienti, e soltanto in due circostanze si sono verificati episodi di allontanamento volontario, tuttavia prontamente gestiti, attraverso l'attuazione di tutte le procedure previste dal Protocollo Operativo in accordo con la Prefettura, la Questura e l'Asl. Sebbene sia lecito porsi interrogativi circa la sicurezza della struttura, affrontando la questione con la dovuta premura, e' altrettanto lecito osservare che si rischia di generare un clima di allarmismo", ha sottolineato Canna.

Pochi infatti sanno che la Rems di Barete, competente per le regioni Abruzzo e Molise, è tra quelle che hanno registrato il minor numero di casi di allontanamento in Italia. "Gli ospiti della struttura sono infatti quotidianamente impegnati in attività riabilitative interne ed esterne al fine di consentire loro la riorganizzazione ed il potenziamento delle capacità e delle abilità necessarie al futuro reinserimento territoriale, così come previsto dalla Legge 81/2014. Ogni giorno, i pazienti, autorizzati dai Magistrati competenti, escono dalla struttura, accompagnati dal personale preposto, per superare le difficoltà ambientali. Tra loro e la popolazione si è creato un clima di accoglienza, di cordialità e di affetto reciproco, tanto che un paziente, grazie anche alla fiducia delle Istituzioni di Barete, oggi é impegnato nel servizio Civile. Nelle uscite all'esterno della struttura, comprese fiere, mostre e visite guidate, non si sono mai verificati episodi spiacevoli. Tutto il personale si adopera a mettere in atto metodi che prevedono la necessità della terapia farmacologica, il sostegno psicologico ed il superamento dello stigma. Si fa affidamento pertanto alla professionalitá e all'umanità del personale impiegato affinché tutto il lavoro si svolga in un clima sereno e disteso, tanto che persone che in altre strutture erano portate a gesti aggressivi, qui si sono rivelate pacifiche e collaborative, perché coinvolte in attività propedeutiche e di uscita, anche grazie alla collaborazione instaurata con due associazioni di volontariato aquilane che già da giugno scorso si sono inserite in struttura impegnando gli ospiti in attività di tipo educativo-didattico, quale la lettura di libri, cineforum, lezioni di inglese ed informatica di base, corso di fotografia".

Focalizzare l'attenzione su eventi critici che accadono sovente in strutture/reparti a carattere psichiatrico, vuol dire squalificare l'impegno di coloro che ogni giorno si adoperano a restituire la vita a chi, a seguito di un disturbo mentale, non curato, è rimasto emarginato e dimenticato. "Preciso infine, e con orgoglio, che la Rems di Barete ha ricevuto diversi attestati di stima con servizi ad essa dedicati, tanto da essere definita 'fiore all'occhiello', nonche' esempio da seguire sia dal punto di vista strutturale che concettuale. È un lavoro avvincente e sinora ricco di soddisfazioni".

Ultima modifica il Sabato, 28 Ottobre 2017 09:16

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