Convocato dal Presidente della Commissione Infrastrutture Pierpaolo Pietrucci, si è svolto in Regione un confronto sulla Variante Sud, nel corso del quale è stata presentata la proposta di progetto dell’Ance, realizzata dal professor Fabio Andreassi.
Erano presenti gli assessori del Comune dell’Aquila Guido Liris e Carla Mannetti, il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale Stefano Palumbo, il consigliere comunale Daniele Ferella, i sindaci dei Comuni di Fossa, Barisciano e Poggio Picenze (Fabrizio Boccabella, Francesco Di Paolo e Antonello Gialloreto), rappresentanti del Consiglio territoriale di partecipazione e dell’Asbuc di Paganica nelle persone di Stefano Innocenzi e Ferdinando Galletti, dell’Anas, della Provincia, del Nucleo industriale, oltre al presidente dell’Ance Ettore Barattelli.
Pietrucci definisce la proposta Ance “interessante, perché risponde a due requisiti importanti: non consente il consumo di nuovo suolo e attua un significativo risparmio di risorse economiche. Si tratta ovviamente di un punto di partenza, suscettibile di aggiustamenti e modifiche. Per questo occorre un confronto con le popolazioni”. Apprezzamento espresso anche dal vicesindaco Liris, che si è riservato di “confrontare il progetto proposto dall’Ance con quelli che sta esaminando l’amministrazione, a cominciare dagli interventi in programma da parte di Rfi, per valutare una opportuna sintesi”.
Una volta che il Comune dell’Aquila avrà condotto l’approfondimento, si terrà una seconda riunione nei giorni immediatamente successivi a Natale. Dopo di che, a inizio 2018, comincerà il confronto con i rappresentanti delle associazioni e dei comitati riconosciuti del territorio coinvolto.
Ma cosa prevede la proposta Ance? Innanzitutto, attiene al tratto che va da San Gregorio fino a Bazzano: mira a risolvere i problemi derivanti da una incongrua sovrapposizione dei flussi e di funzioni che nel tempo si sono succedute e che stanno causando numerosi problemi di sicurezza e di accessibilità alla città. Il tracciato disegnato ricalca per il primo tratto il vecchio tratturo che unisce Onna e San Gregorio poi prosegue con uno svincolo seminterrato coperto che consente di passare sotto la ferrovia e riuscire nel territorio compreso tra i MAP di Onna ed il nucleo industriale, ricollegandosi alla viabilità esistente e alla cosiddetta superstrada.
"Tale soluzione salva il prezioso territorio agricolo, mette a sistema le strade già esistenti, non crea enclave insediative e, al tempo stesso, valorizza una potenzialità ancora inespressa riguardante il tratturo, la ferrovia e l’intera asta commerciale che va da Onna a Bazzano", ha spiegato l'Ance. E’ prevista infatti la creazione di un bosco lungo il vecchio tratturo, parcheggi interrati ed una grande copertura che consente la fruibilità a bassa velocità delle attività commerciali presenti e che si apre come una grande hall sul bosco stesso. "Si realizzerebbe così un grande parco lineare che potrebbe mettere a sistema tutte le attività oggi esistenti, conservando altresì l’autonomia gestionale di ciascuna di esse".
Al momento, però, l'ipotesi non piace affatto alle associazioni e ai comitati del territorio. "L'ennesima proposta di percorso della cosiddetta Variante Sud, avanzata questa volta arrivata dall'associazione costruttori (Ance), ha sorpreso e sconcertato gli abitanti di Onna che hanno saputo della nuova ipotesi di tracciato - che coinvolge pesantemente la frazione - solo dalla stampa", hanno sottolineato tre associazioni della frazione del comune dell'Aquila: Onna Onlus, Centro anziani e Pro loco. "Al soggetto proponente - la commissione urbanistica dell'Ance guidata da Fabio Andreassi - va detto che Onna, San Gregorio e tutti i Comitati riuniti, per anni hanno lavorato confrontandosi con tutti gli organismi istituzionali, Comune Regione, Anas e Ferrovie per giungere a soluzioni che, tenuto conto dell'esigenza di migliorare la viabilità, fossero il più possibile rispettose dell'ambiente e della qualità della vita delle persone".
"Da quanto si evince dalla tavola progettuale allegata - hanno inteso sottolineare le associazioni - viene ipotizzato un percorso finora mai discusso e quindi del tutto ignoto a chi il territorio lo abita. I cittadini di Onna e i membri dei Comitati popolari chiedono di essere consultati con urgenza perché tale progetto oltre a mostrare una scarsa conoscenza dell'ambito territoriale e della storia del nostro territorio, incide irreversibilmente sul nostro paese che ricordiamo è frazione del Comune dell'Aquila anche se di recente, con la nuova segnaletica in entrata, è stata definita genericamente località".