Sabato, 27 Gennaio 2018 13:52

Inaugurazione anno giudiziario, il presidente della Corte d'Appello Francabandera: "In Abruzzo in aumento femminicidi e denunce per stalking"

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Dalla tragedia dell'hotel Rigopiano, con le contemporanee emergenze neve e terremoti, agli incendi dolosi che in estate hanno devastato il monte Morrone: il presidente della Corte d'Appello dell'Aquila Fabrizia Francabandera, nella sua relazione all'inaugurazione dell'anno giudiziario nel distretto abruzzese, ha ricordato che "inevitabilmente" queste vicende sono consegnate "all'attenzione della magistratura che, ancora una volta, in questa terra dei Parchi, protetta eppure fragile nella sua bellezza, è chiamata a svolgere la sua funzione per accertare eventuali responsabilità, di natura commissiva o omissiva che siano, tanto dei privati cittadini, quanto di chi sia investito di funzioni pubbliche nel campo della prevenzione, della gestione delle emergenze, della comunicazione del rischio".

Francabandera ha ricordato che la cerimonia del 2017 "cadde a poca distanza dai giorni terribili dell'emergenza neve e terremoto, dalla tragedia di Rigopiano cui fece seguito il grave incidente di Campo Felice".

Alla cerimonia di apertura dell'anno giudiziario era presente anche il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli.

Dopo il ricordo di Rigopiano e dei roghi dell'estate scorsa, e un riferimento al 70° anniversario della Costituzione - "La prima delle carte costituzionali democratiche dell'Europa uscita dalla guerra, a soli 18 mesi dall'elezione a suffragio universale dell'assemblea costituente e solo dieci anni dopo la  vergogna delle leggi raziali" - la Francabandera è passata, nella sua relazione, a esaminare più da vicino le questioni riguardanti l'amministrazione della giustizia.

Problemi di organico ma tra i magistrati aumentano le donne

Il primo tema affrontato dalla presidente della Corte d'Appello è stato quello dell'organico: ci sono ancora scoperture importanti sia tra i giudici che tra il personale amministrativo, anche se, rispetto al passato, la buona notizia è che il ministero della Giustizia ha iniziato a invertire la rotta: "La Corte d'Appello" ha affermato la Francabandera "vede quest'anno finalmente aumentato il suo organico di due unità. Oggi l'organico del distretto è pari a 146 magistrati, di cui 123 in servizio, cion una scopertura del 15,75%, pari a 23 vacanze, che sacrifica purtroppo la capacità di lavoro degli uffici, soprattutto a Avezzano. In Corte d'Appello la pianta organica, di 27 magistrati, vede una scopertura di 4 osti, per 3 dei quali, però, sono già stati nominati i nuovi consiglieri. Aumenta ovunque, più negli uffici giudicanti che in quelli requirenti, la percentuale femminile, in sintonia con i dati nazionali, che vedono entrare in magistratura sempre più donne, brave e impegnate, con i loro talenti e la capacità di conciliare, talvolta faticosamente, lavoro e esigenze familiari".

Per quanto riguarda il personale amministrativo, ha specificato Francabandera, "la scopertura è maggiore, pari quasi al 24%: ma quest'anno novità favorevoli dovrebbero venire dal completamento della copertura dei 50 posti di assistente giudiziario inidividuati per l'Abruzzo, a seguito del concorso nazionale per 800 posti (poi aumentati a 1400)".

La sede

Un passaggio della relazione della Francabandera è stato dedicato anche alla sede del tribunale e della Corte d'Appello: "Siamo rientrati in via XX settembre, in questo palazzo di giustizia ampio e funzionale, pur se persistono criticità" tra le quali ci sono la mancata riapertura del bar e il mancato completamento del cosidetto I lotto, ovvero la piazza e il parcheggio sotterraneo. "Un tema che dovrà essere ripreso" ha aggiunto la presidente della Corte "è quello della creazione di una cittadella giudiziaria intorno al palazzo di giustizia che possa consentire l'accorpamento dei tribunali subprovinciali di Sulmona e Avezzano, prorogato al 2020, in vista del quale sarebbero auspicabili al più presto certezze".

Giustizia civile, tempi ancora troppo lunghi

Per quanto riguarda il lavoro svolto dalla Corte in ambito civile, la Francabandera ha ricordato come, nel 2017, si sia deciso di dare "priorità assoluta ai procedimenti in materia di protezione internazionale, che la legge impone di definire nell'arco di un semestre in ragione della loro intrinseca urgenza. L'obiettivo può dirsi sostanzialmente raggiunto. Per il contenzioso ordinario, invece, la durata media è ancora eccessiva, essendo pari a 1417 giorni, ben oltre i tre anni, mentre per i procedimenti speciali spazia dai 94 giorni della materia fallimentare ai 314 della famiglia (separazioni e divorzi.

Giustizia penale: meno reati ma aumentano quelli predatori e gli infortuni sul lavoro

In ambito Penale, ha ricordato la Francabandera, "sia in Corte d'Appello che in tutti i tribunali del deistretto si è registrato un generale decremento delle nuove iscrizioni, a conferma di un trend discendente nella commissione di reati che, tuttavia, sembra in contraddizione con la percezione di insicurezza che sembra affliggere parte della popolazione". Questi dati, ha specificato Francabandera, sono però controbilanciati dai reati di competenza della DDA (divisione distrettuale antimafia) "che, pur con numeri in assoluto molto contenuti, registrano aumenti percentualmente significativi. Va anche notato il lieve aumento di reati predatori (furti, rapine, estorsioni) e quello, maggiore, del reato di lesioni personali colpose da infortuni sul lavoro: il dato è preoccupante perché conferma che, pur a fronte di una legislazione in materia di sicurezza sul lavoro tra le più avanzate al mondo, la cultura della prevenzione non è ancora patrimonio del tutto condiviso". La Francabandera ha fatto un cenno anche alla "notevolissima diminuzione dei reati tributari, una conseguenza diretta dell'innalzamento delle soglie di punibilità" anche se i dati sull'evasione fiscale "disegnano, a livello nazionale, uno scenario estremamente preoccupante". 

Omicidi: a pagare sono di più le donne

Per il settore penale, la Francabandera ha voluto soffermarsi sui reati contro la persona. Per quanto riguarda gli omicidi volontari, consumati o tentati, a pagare il prezzo più alto sono state le donne: "Il sangue versato in Abruzzo nel 2017" ha ricordato il magistrato "è stato quello delle donne". In Abruzzo sono aumentate anche le denunce per i reati"espressivi di violenza di genere", vale a dire stalking, reati contro la libertà sessuale e maltrattamenti in famiglia. Un dato che però, ha puntualizzato la Francabandera, "va visto con favore perché indicativo non già di un incremento reale ma di più frequente emersione del fenomeno, favorità dall'accresciuta sensibilità verso le vittime, divenute più consapevoli".

Ultima modifica il Sabato, 27 Gennaio 2018 20:52

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