"Mai avremmo creduto di dover denunciare tanto sfascio. La situazione del Centro turistico del Gran Sasso oramai non trova altra definizione possibile se non quella di abbandono. Una nave senza capitano né timoniere".
La denuncia, l'ennesima, è della Filt Cgil che sottolinea come la stagione invernale sia oramai irrimediabilmente compromessa, con alberghi chiusi, indotto fermo "ed addirittura dipendenti remunerati con acconti delle retribuzioni, senza cedolino paga, ovviamente in arretrato con le spettanze. Una condizione oramai non più tollerabile, e non sappiamo quanto legittima", l'affondo del segretario provinciale Domenico Fontana.
"Non conosciamo casi di dipendenti di altre aziende partecipate dal Comune dell’Aquila pagati con forme di acconto né di mancanza di buste paga. L’azienda ha urgenza di una guida a tempo pieno. L’attuale condizione non fa altro che aggravarne lo stato comatoso. Le inefficienze di pochi non possono ricadere su chi il proprio dovere lo compie nonostante tutto".
Non è un mistero che la Filt Cgil abbia avversato la decisione del sindaco Pierluigi Biondi di 'commissariare' il Ctgs con la nomina ad amministratore ad interim di Domenico de Nardis. "Siamo al punto che l’azienda non riesce ad incassare nemmeno quanto dovuto per il contratto di servizio dal Comune dell’Aquila. A volte comunicazioni errate tra l’azienda e l’ente, altre volte documentazione di regolarità contributiva scaduta o non in ordine, insomma una vera Caporetto della gestione aziendale. Certo i problemi vengono da lontano, ma mai come oggi i dipendenti sono frastornati ed abbandonati. L’Azienda non può vivere di autogestione, né le sorti possono essere affidate a dipendenti dell’ente a metà tempo. Chiediamo alla politica di assumere le proprie responsabilità e di farlo prestissimo, pena l’aggravarsi di un disastro già ampiamente annunciato".