"Non sono più accettabili il ritardo e l’indolenza del Provveditorato alle Opere Pubbliche, che sta rallentando oltre ogni tollerabile margine la ricostruzione del patrimonio edilizio dell'Ater all'Aquila, per non parlare del distretto sanitario di Paganica".
L'affondo è del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci. Che spiega: "Più della metà dei fondi e degli interventi predisposti nel cronoprogramma Ater sono di competenza del Provveditorato, che tuttavia, nonostante tutti i pareri, ultimo quello dell'Anac, non lascino spazio a dubbi, non fa procedere l'iter e di fatto blocca la ricostruzione degli alloggi di edilizia popolare e il diritto degli inquilini di tornarvi. Viceversa l’Ater forte di quel parere sta procedendo con le gare di cui è responsabile, pur tra le mille difficoltà legate alla carenza di personale, sulla base della competenza dei fondi. La battaglia degli inquilini, ho già detto, è la mia, e questa denuncia pubblica, l'ultima dopo tante sollecitazioni fatte pubblicamente e di persona, mi auguro sortisca effetti. Altrimenti sarà il caso di pensare ad altre forme di protesta e di battaglia, che mi vedranno ancora una volta in prima linea a difendere i diritti dei più deboli".
Nel frattempo martedì con il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli "abbiamo convocato una riunione con tutti gli interessati per chiarire con il Provveditorato, mi auguro definitivamente, quello che speravamo fosse chiaro da tempo. Parallelamente è necessario fare in modo - attraverso l’azione sia della Regione Abruzzo sia, attraverso il consigliere comunale Stefano Palumbo che dovrà presentare una mozione, del Comune dell’Aquila - che i canoni del Progetto Case per i cittadini che pagano mutui di riscatto per abitazioni che lo Stato tarda a ricostruire (a cui si aggiungono le spese derivanti dalle tasse) siano equiparati a quelli sociali in vigore prima del terremoto del 2009".