Orti verticali con annessi percorsi informativi di conoscenza su come coltivare ortaggi e frutta; un percorso vita per attività a corpo libero e di benessere; piste ciclabili, skate park e percorsi escursionistici di collegamento tra l'area boschiva della Madonna Fore e la zona periferica della città.
Sono alcuni dei dettagli del progetto preliminare messo a punto da Ance L'Aquila per la realizzazione di un grande bosco urbano nell'area sottostante il viadotto dell'autotrada A24 che attraversa il territorio intercluso tra l'abitato dell'Aquila ovest e il monte Pettino. La proposta progettuale, illustrata oggi a Palazzo Fibbioni dal vice sindaco con delega alle opere pubbliche Guido Liris, dal presidente di Ance L'Aquila Ettore Barattelli e dal coordinatore della Commissione Urbanistica dell'Ance Fabio Andreassi, prevede la riqualificazione di uno spazio attualmente inutilizzato mediante la realizzazione di un'area verde all'interno della quale eseguire interventi calibrati sui caratteri distintivi delle diverse situazioni urbane che coesistono nell'area presa in esame dalla proposta progettuale.
A tal riguardo sono stati individuati sette ambiti urbani nell'area compresa tra Pettino - nella zone prospiciente l'Ospedale - e la zona industriale di Pile - dove si propone di spostare il nuovo casello autostradale - ognuno con specifiche linee di intervento che potranno essere implementate e corrette da proposte progettuali avanzate da eventuali nuovi partner. "Nella zona dell'ospedale - ha spiegato Fabio Andreassi - la proposta progettuale prevede la realizzazione di un un parco benessere adatto ad ospitare spazi per disabili. A tal riguardo si potrebbero concordare interventi in collaborazione con il personale sanitario. Un parco culturale occuperà invece la zona delle scuole e dell'Accademia di Belle Arti, soggetti che potrebbero partecipare attivamente con proposte di riqualificazione stile street-art, per abbellire i ponti del viadotto o per realizzare mostre e rassegne conematografiche all'interno della struttura inutilizzata che doveva essere destinata a rimessa. In prossimità della zona di PIazza d'Armi e del centro sportivo Verdeaqua, invece, il bosco urbano prende la forma di un parco avventura per adulti e bambini con percorsi di arrampicata e campi da gioco".
Obiettivo del progetto preliminare non è solo quello di rendere fruibile la zona per attività sportive e ludiche, ma anche quello di mettere a sistema le infrastrutture che l'area individuata va ad intersecare (autostrada, ferrovia, parco fluviale) nell'ottica di un nuovo rapporto tra città verde, energia e mobilità che può indurre alla costruzione di nuove relazioni tra sistema urbano, sistema infrastrutturale e sistema naturale. "Nell'area presa ad esame dalla presente proposta progettuale, andranno ad insistere la maggior parte dei 14.000 alloggi vuoti che la città dovrà gestire, considerando gli alloggi emergenziali relizzati nell'immediato post-sisma e i circa 7000 alloggi non utlizzati prima del 6 aprile - ha spiegato Andreassi - Questo enorme problema andrà risolto in un'ottica di programmazione, e con questo progetto intendiamo concentrarci non più sul costruito ma sullo spazio aperto, pubblico o privato che sia per sottrarre l'area dal degrado e mettere a sistema la rete infrastrutturale per rendere la zona più vivibile e funzionale alle nuove esigenze della cittadinanza".
La proposta progettuale rientra nei quindici interventi per la riqualificazione di altrettanti spazi aperti della città e delle frazioni su cui esperti guidati dal professor Andreassi hanno iniziato a lavorare in seguito all'invito lanciato qualche mese fa dal sindaco Biondi alle associazioni di categoria e agli ordini professionali, per sollecitarli a fornire idee e proposte innovative allo sviluppo del territorio. Un invito motivato dall'esistenza di ingenti somme (un fondo da 600 milioni) da destinare a interventi pubblici nell'ambito della ricostruzione, a disposizione dei vari enti ma al momento inutilizzate per la mancanza di idee e progetti esecutivi.
"Lo spirito di questo progetto è fornire al Comune proposte che possono essere utilizzate per accedere a dei finanziamenti - ha precisato Barattelli - pensiamo, a titolo di esempio, al finanziamento ottenuto dal comune dell'Aquila per la riqualificazione di Piazza d'Armi. In questo caso l'amministrazione ha risposto a un bando nazionale accedendo al contributo. La stessa cosa può essere fatta per questo progetto e per gli altri. Il nostro ruolo è quello di fornire un progetto preliminare, e dunque, non esecutivo che l'Ente potrà utilizzare per accedere al percorso finalizzato ad attrarre finanziamenti".
Ma qualora la proposta progettuale dovesse diventare esecutiva, la copertura economica potrebbe essere garantita anche da una sorta di "baratto amministrativo" come lo ha definito Barattelli, uno strumento innovativo che, con la stessa logica della permuta, possa disporre parte degli edifici pubblici destinati a rimanere vuoti (progetto CASE, MAP, MUSP, alloggi equivalenti) a favore di imprenditori privati per incentivarli a proporre progetti di interesse pubblico. Proposta sulla quale il vice sindaco Liris ha espresso riserve a causa dell'esistenza della convenziione stipulata tra Comune, GSSI, e Università per destinare parte degli alloggi equivalenti agli studenti. "Nulla vieta - ha tuttavia precisato il vice sindaco - di rielaborare scelte per l'utilizzo di questo patrimonio".
La conferenza stampa odierna ha inteso anche ridimensionare la polemica politica seguita all'annuncio del primo degli interventi messi a punto da Ance, quello riguardante la contestata variante sud. Liris aveva infatti mal digerito la decisione di Ance di annunciare direttamente a mezzo stampa la messa a punto degli interventi di riqualificazione, intepretandola come un tentativo da parte dell'associazione costruttori di bypassare il comune e gli organi preposti, compreso l'assessorato da lui diretto, su materie di esclusiva competenza dell'amministrazione. Divergenze, tuttavia, che, a sentire le parole del vice sindaco, sembrano definitivamente appianate.
"Apprezzo che la presentazione di questa idea progettuale avvenga all'interno della casa comunale - ha affermato Liris - ciò dimostra che tra l'amministrazione e l'Ance non c'è alcun astio ma una collaborazione quotidiana. Nelle mie dichiarazioni riportate dalla stampa non c'era volontà di innescare tensioni, ma solo ribadire prerogative dell'amministrazione, che ha il dovere di ascoltare le proposte e di fare sintesi tra tutte le parti chiamate in causa". Quindi l'impegno a "portare la proposta progettuale all'interno della cabina di regia di cui fanno parte anche il sindaco e gli altri assessori, che sulla base delle valutazioni e delle esigenze della cittadinanza deciderà se sposare o meno la proposta progettuale".