"La proposta di legge depositata in Consiglio Regionale da Dino Pepe, Sandro Mariani e Lorenzo Berardinetti sugli usi civici è sbagliata nel merito e nel metodo: abbiamo già chiesto loro di interromperne l'iter. A leggere il provvedimento risultano contraddizioni rispetto alla legge nazionale entrata in vigore nel novembre scorso, che segna un importante passo in avanti con il riconoscimento del ruolo e dell’importanza delle amministrazioni separate dei beni di uso civico. Nel progetto di Pepe, Mariani e Berardinetti non si tiene conto di questo quadro di riferimento nazionale e, dichiarando la volontà di snellire le procedure, si conferiscono competenze e poteri eccessivi alla Regione sottraendoli alle comunità e ai nativi".
Si legge in una nota del consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, compagno di partito di Pepe, Mariani e Berardinetti, sottoscritta dal consigliere comunale Antonio Nardantonio. "Oltre ad andare incontro a problemi di legittimità, visto il contrasto con la normativa nazionale, se il progetto di legge venisse approvato in questa forma si rischierebbe di svuotare di senso e di cancellare le opportunità derivanti dalla valorizzazione del ruolo e delle funzioni delle Asbuc, che devono unire alla rapidità delle procedure l’avvicinamento delle scelte alle comunità e ai territori", sottolineano Pietrucci e Nardantonio.
"E’ un passaggio fondamentale, che il legislatore regionale dovrebbe ponderare con attenzione e coinvolgendo i portatori di interesse, a cominciare naturalmente dalle Asbuc, per arrivare a comprendere appieno le esigenze e le problematiche. Abbiamo perciò invitato Pepe, Mariani e Berardinetti a interrompere l’iter facendoci carico di organizzare un’assemblea che coinvolga tutte le Asbuc abruzzesi, realtà nella nostra regione costituiscono una realtà viva e importante: se ne contano 28, di cui 12 solamente nell’aquilano. Per comprendere quanto è importante disciplinare nel modo corretto gli usi civici, basta un dato: in Abruzzo il 49 per cento della superficie regionale è dominio collettivo e proprio l’Abruzzo è la seconda regione d'Italia dopo il Trentino per estensione territoriale gestita dalle popolazioni residenti. Una realtà che riguarda in modo particolare le aree interne, e interessa da vicino le problematiche relative alla ricostruzione: per molti terreni sono in corso le procedure di affrancamento e legittimazione".
Berardinetti: "Accetto consigli dal collega, ma le leggi si fanno, non si bloccano".
"In merito alle dichiarazione del collega Pietrucci con le quali chiede di bloccare l'iter del progetto di legge sulla riforma degli usi civici mi sento di doverlo rassicurare in quanto, a più riprese, nella stesura della proposta, ho avuto un confronto con tutti i soggetti interessati a partire dalle Asbuc".
Questo il commento del consigliere regionale Lorenzo Berardinetti in merito alla presa di posizione del collega Pierpaolo Pietrucci. "Va detto inoltre", ha aggiunto Berardinetti, "che ancora questa mattina ho avuto colloqui con diversi presidenti delle amministrazioni separate con i quali abbiamo concordato di convocare incontri ad hoc al fine di migliorare la proposta già a partire dalle prossime ore. A Pietrucci è utile ricordare che i lavori della commissione agricoltura, da me presieduta, in questi anni si sono sempre contraddistinti per la condivisione e la partecipazione dei soggetti interessati ai vari provvedimenti. Mi spiace sapere solo ora del suo interesse per gli usi civici altrimenti lo avrei invitato a dare il suo contributo anche perchè, a mio avviso, le leggi bisogna farle e farle bene, e non bloccarle".