Martedì, 03 Dicembre 2013 16:37

Stupro di Pizzoli, il 6 dicembre l'appello. Fuori Genere chiama la città

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Torna d'attualità lo stupro di Pizzoli. Venerdì 6 dicembre, infatti, si svolgerà la prima udienza del processo d'appello a carico di Francesco Tuccia, ex militare campano di 22 anni, condannato a otto anni di reclusione per aver stuprato una ragazza nel parcheggio di una discoteca di Pizzoli (L'Aquila) nel febbraio 2012. L'appello, voluto dagli avvocati del giovane, è volto a ribaltare la sentenza di primo grado. La richiesta del PM era di 16 anni, ridotti poi della metà perché decaduta l'accusa di tentato omicidio.

La vicenda ha fatto molto discutere nell'ultimo anno: lo stupro in un parcheggio pieno di neve, il ricovero in ospedale e lo shock dello stesso ginecologo del nosocomio, per le gravissime lesioni riportate dalla ragazza. E poi le dirette televisive e il circo mediatico, che portò l'avvocato di Tuccia persino a pronunciare il nome della giovane in diretta su Canale 5. L'ultima notizia risale all'agosto scorso: all'ex militare fu concesso il permesso di lavoro, dopo aver avuto accesso alla misura degli arresti domiciliari già dal giugno del 2012.

In occasione dell'udienza di venerdì prossimo, il collettivo Fuori Genere, che spesso in questi anni ha mantenuto alta l'attenzione sul processo a Tuccia e, più in generale, sulle tematiche di genere, ha chiamato a raccolta tutta la cittadinanza aquilana per "dare un segnale forte e dire che L'Aquila ripudia la violenza contro le donne e la combatte tutti i giorni in tutte le sue forme".

"E' un processo importate per l’intera città perché si sta perpetrando uno scempio assurdo. La ragazza che ha subito lo stupro e su cui niente si dovrebbe dire è stata accusata e colpevolizzata - dichiara a NewsTown Silvia Pozone, di Fuori Genere - A quasi quarant’anni dal documentario Processo per Stupro ci troviamo a rivivere le stesse dinamiche: è la donna che provoca, la donna era consenziente, era ubriaca, portava una gonna cortissima. Lottare contro la violenza sulle donne significa, in primo luogo, accettare e riconoscere il diritto sacrosanto delle donne alla libertà e all’autodeterminazione. E' una questione che riguarda tutti, perché disegna il modello di città in cui vogliamo vivere".

In questi mesi di ricostruzione si fa un gran parlare della città a misura di donna: "Non so se L’Aquila sia una città per le donne - commenta Pozone - non so se esista al mondo una città in grado di rispecchiarsi in questa definizione e non so neanche se sarebbe giusto che esistesse. Per rispondere dovrei sapere che cos’è una donna e definirla. E come dovrei definirla se non attraverso il suo ruolo? Ma noi cerchiamo tutti i giorni di decostruire i ruoli di genere".

Durante l'udienza Fuori Genere farà un live twitting con gli hashtag #ciriguardatutte e #liberedallaviolenza.

 

La nota integrale di Fuori Genere

Quello che è accaduto a Rosa é orribile e vergognoso.

Non solo lo stupro che l’ha quasi ammazzata ma anche tutto ciò che è successo dopo: le accuse, la sua criminalizzazione e la morbosa attenzione mediatica concentrata quasi esclusivamente su di lei. Tutto questo sta per ripetersi. Durante il processo d’appello gli avvocati cercheranno di ottenere un forte ridimensionamento della sentenza di primo grado e, per farlo, punteranno tutto sulla consensualità di Rosa al rapporto.

Invitiamo la cittadinanza a dare un segnale forte per dire che L’Aquila ripudia la violenza contro le donne e la combatte tutti i giorni e in tutte le sue forme. Vorremmo poter dire di vivere in una città consapevole che non esiste consensualità alla violenza; che le donne sono libere di vestirsi e di avere qualunque comportamento preferiscano, perché non è il comportamento o l’abbigliamento o l’alcol a stuprare.

Ci vediamo davanti la Corte di Appello (vicino la stazione di Pile) il 6 dicembre dalle 9 per portare a Rosa la nostra solidarietà.

Per seguire la giornata e condividere i vostri pensieri gli hashtag (Twitter e Facebook) sono #ciriguardatutte e #liberedallaviolenza

Ultima modifica il Mercoledì, 04 Dicembre 2013 00:08

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