Giovedì, 28 Giugno 2018 15:01

L'Aquila, Progetto Sprar: il Comune conferma proroga di tre mesi

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Il progetto Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) attivo all'Aquila dal 2011, è stato riconfermato per i mesi di luglio agosto e settembre. A ridosso della scadenza della proroga tecnica che ne ha garantito la copertura fino al 30 di giugno, la prosecuzione per soli tre mesi rappresenta un intervento palliativo messo in atto dal Comune, quale ente titolare, per scongiurarne il rischio di chiusura. Almeno fino al prossimo settembre.

Per l'ufficialità c'è da attendere la firma della determina dirigenziale riguardante l'approvazione della proroga. La convalida, che precede la pubblicazione dell'atto amministrativo sull'Albo pretorio, dovrebbe arrivare in giornata ma ieri l'assessorato alle politiche sociali, competente in materia, in una mail spedita al Comitato territoriale Arci -ente gestore dello Sprar- ha manifestato volontà di avvalersi di una proroga di tre mesi. Un arco di tempo che, a loro avviso, sarebbe sufficiente all'espletamento della procedura di gara europea per il riaffidamento ufficiale all'ente affidatario.

Contestualmente è arrivata anche l'attesa determina, quest'ultima esecutiva da ieri, di liquidazione dei contributi relativi all'anno 2017 -circa 150.000 euro- spettanti all'Arci in qualità di ente gestore del Progetto.

Come anticipato tempo fa da NewsTown, si tratta della quarta proroga tecnica su un progetto di tre anni. La precedente giunta Cialente, lo ricordiamo, dopo un primo rinnovo nel bando pubblicato a ottobre 2013 per il triennio 2014/2016, ha deciso di riconfermarlo e finanziarlo fino al 2019 ma, in quest'ultimo caso, anzichè procedere a gara europea per il riaffidamento ufficiale al Comitato territoriale Arci si è avvalso di proroga tecnica. Da allora, per la mancata partecipazione del Comune dell'Aquila alla predetta gara per il riaffidamento, si sono susseguite altre due proroghe (ognuna della durata di sei mesi), per coprire il 2017 e parte del 2018 (come detto fino al 30 giugno).

Sulla gestione dell'accoglienza secondaria la condotta da parte delle ultime due amministrazioni comunali potrebbe richiamare l'attenzione dell'Anac. La linea adottata dall'autorità amministrativa anticorruzione in merito al rinnovo dei progetto Sprar da parte degli enti titolari (i Comuni) è chiara ed espressa in numerosi pareri. "La proroga tecnica degli affidamenti dei servizi SPRAR - si legge in uno dei dispositivi- è legittima per il tempo necessario alla concessione del nuovo finanziamento e all’espletamento della procedura di gara per la scelta del nuovo affidatario".

In altre parole, il Comune dell'Aquila ha soltanto tre mesi per la pubblicazione del bando, ad oggi evidentemente inesistente, propededutico all'espletamento della gara europea. Un tempo davvero irrilevante considerando che, prima della pubblicazione, il bando dovrà essere sottoposto a verifica. Si aggiunga che nel periodo estivo, con gli uffici sottorganico in concomitanza delle ferie, i tempi potrebbero ulteriormente allungarsi. Il rischio concreto è che anche questa quarta proroga si concluda con un nulla di fatto, gettando nuovamente nell'incertezza il futuro del Progetto Sprar all'Aquila.

Eppure, quello dell'accoglienza sembrava un tema caro a una parte della maggioranza che ad aprile ha rischiato di sfaldarsi in occasione del voto in Consiglio comunale sull'allargamento del Progetto Sprar ai minori non accompagnati. In quella circostanza Forza Italia e L'Aquila Futura, partito dell'assessore alle politiche sociali Bignotti, avevano mostrato i muscoli voltando le spalle ai loro alleati per sostenere l'ordine del giorno presentato dai consiglieri de Il Passo Possibile Elia Serpetti e Paolo Romano. Dopo la presa di posizione, ci si sarebbe aspettati un intervento risolutivo delle tante criticità che hanno caratterizzato, fino ad ora, la gestione dell'accoglienza in città. Invece l'approvazione della quarta proroga rende evidente l'immobilismo dell'amministrazione su questo fronte.

L'ordine del giorno relativo al progetto Sprar minori, inoltre, non ha avuto alcun seguito. La consigliera di Coalizione Sociale Carla Cimoroni lo scorso otto giugno chiese "la convocazione urgente della Commissione Politiche Sociali sulla vicenda relativa allo stato dell'arte e alla prosecuzione del Progetto del Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati (Sprar) nel Comune dell'Aquila". Vista l'imminenza della scadenza della proroga su cui la Commissione avrebbe divuto esprimersi, l'assise -che di norma dovrebbe essere convocata dopo dieci giorni dalla data di richiesta- avrebbe dovuto riunirsi intorno al 20 giugno.

"Sebbene non ci sia ancora la convocazione ufficiale, la Commissione dovrebbe riunirsi il prossimo 10 luglio -ha affermato a NewsTown Carla Cimoroni- La proroga con cui è stato riconfermato il Progetto Sprar adulti per soli tre mesi è solo una pezza. E' difficile che in questo arco di tempo riescano a procedere alla pubblicazione del bando. In sede di Commissione stigmatizzeremo il tutto dal punto di vista procedurale. Chiederemo inoltre che si faccia seguito all'odg sul Progetto Sprar rivolto ai minori non accompagnati, un ordine del giorno pretestuoso e non corretto dal punto vista formale dal momento che il Progetto rivolto ai minori non accompagnati richiede la redazione di un progetto ex novo e non un semplice allargamento dello Sprar adulti".

In attesa di un intervento risolutivo, l'accoglienza rimane "appesa" a proroghe tecniche.

Ultima modifica il Giovedì, 28 Giugno 2018 18:49

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