Giovedì, 02 Gennaio 2014 13:05

Aeroporto: Regione revoca il finanziamento. Gatti: "Numerose irregolarità"

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L'incentivo è stato revocato. La Xpress, società chiamata a gestire per i prossimi vent'anni l'Aeroporto dei Parchi di Preturo, non vedrà un centesimo degli 880mila euro inizialmente accordati dalla Regione con il bando 'Lavorare in Abruzzo 3' per l'assunzione di 60 lavoratori a tempo indeterminato.

"Siamo lieti di dar seguito ad un progetto che consentirà a 60 risorse abruzzesi di entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale ed all’interno del gruppo Xpress Srl che è leader nel proprio settore di appartenenza", dichiarava Musarella agli inizi di novembre. "La scommessa che ci prefiggiamo è quella di dimostrare a tutte le forze politiche che la Xpress continuerà il percorso con tutti i suoi collaboratori".

Non è successo. Ennesima promessa mancata. E non è affatto una sorpresa. Già al finire di novembre, l'assessore regionale al lavoro Paolo Gatti aveva spiegato a NewsTown che con il bando non potevano essere elargiti - in alcun modo - contributi per assunzioni fuori Regione. "Le assunzioni", aveva chiarito, "possono formalizzarsi solo in Abruzzo tranne che nel caso dei cosiddetti cantieri mobili. Non è questa, però, la situazione". Concetto piuttosto chiaro, ribadito qualche giorno dopo anche dal vice presidente del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis.

L'incentivo, però, è stato revocato anche per altre irregolarità riscontrare nella domanda presentata dalla Xpress. Non solo, dunque, per la dislocazione di almeno 19 lavoratori in altre città italiane. Tra l'altro con qualifica di operai e mansioni di fattorino/autista, seppur chiamati a svolgere ben altre mansioni - anche delicate - come il trasporto di materiale radioattivo. "Gli uffici regionali preposti hanno riscontrato parecchi problemi tecnici nella documentazione presentata dalla Xpress", ha confermato stamane a NewsTown Paolo Gatti. "Dunque, la società non ha diritto al finanziamento".

L'assessore regionale ha spiegato, poi, i motivi che hanno spinto la Regione Abruzzo alla revoca del finanziamento. "Abbiamo appurato che un certo numero di lavoratori è già stato licenziato per non aver superato il periodo di prova (sarebbero almeno sei, ndr)", sottolinea. Anche qui, nessuna sorpresa. Nelle settimane passate, NewsTown ha intervistato alcuni dei neoassunti licenziati dopo solo tre settimane di lavoro. Inoltre, altri lavoratori (almeno 5, ndr) hanno già presentato le dimissioni. Perché impossibilitati a trasferirsi in altre città italiane, con uno stipendio da 1000 euro al mese e senza alcun sussidio dalla società di gestione.

Come non bastasse, la polizza fideiussoria presentata dalla Xpress è risultata non idonea. Nel bando è chiarito che i richiedenti avrebbero dovuto presentare "una polizza fideiussoria pari all'importo della somma da erogare a titolo di incentivo, della durata di trenta mesi decorrenti dalla data di assunzione del lavoratore interessato e con proroga automatica di due semestri. La suddetta garanzia può essere prestata esclusivamente dalle banche, dalle imprese di assicurazioni indicate nella Legge nr. 348/82 e dagli intermediari finanziari iscritti all’Albo di cui all’art. 106 del T.U.B. e formalmente abilitati a prestare garanzie nei confronti di Amministrazioni pubbliche, ai sensi dell’Art. 11 del D.M. nr. 29/2009". A sentire l'assessore Paolo Gatti, il soggetto che ha presentato la garanzia non rientrava tra quelli espressamente previsti nel bando.

Infine, 'Lavorare in Abruzzo 3' stabiliva chiaramente che l'incentivo era destinato all'assunzione di lavoratori che avessero ottenuto la residenza in Abruzzo non oltre il 1° novembre 2012: "Gli accertamenti degli uffici preposti - ha sottolineato Gatti a NewsTown - hanno dimostrato che alcuni degli assunti dalla Xpress (almeno dieci, ndr) erano residenti in Abruzzo da qualche settimana prima la presentazione della domanda di finanziamento".

Insomma, alcuni degli assunti dalla società di gestione dell'aeroporto avrebbero fatto richiesta della residenza in Abruzzo così da ottenere il contratto a tempo indeterminato. In altre parole, si può facilmente ipotizzare che la Xpress abbia portato con sé personale già impiegato in altri scali - magari con un contratto di tipo precario - così da permettergli di ottenere il tempo indeterminato con i fondi destinati alla regione Abruzzo prima di tornare a svolgere le loro mansioni in giro per l'Italia. "Abbiamo determinato la revoca dell'incentivo prima di Natale", ha concluso Gatti. "La società ha ora quindici giorni di tempo per presentare delle controdeduzioni. Altrimenti perderà l'intero finanziamento".

Un'altra brutta pagina per l'Aeroporto dei Parchi. Dopo la conferma che non ci sarà alcun volo di linea - nonostante i fondi pubblici assicurati alla società di gestione - arriva la notizia della revoca del finanziamento per l'assunzione a tempo indeterminato di 60 lavoratori.

Una notizia preoccupante non solo perché getta un'ombra nerissima sul destino dei ragazzi che hanno ottenuto il sospirato posto di lavoro. Come ci si può fidare di una società che ha presentato documentazione non idonea per ottenere l'assegnazione di 880mila euro? Come è possibile siano stati assunti lavoratori che avevano ottenuto la residenza in Abruzzo - guarda il caso - poco prima la presentazione della domanda? Chi ha assicurato la polizza fideiussoria? Non resta che attendere le risposte della Xpress.

Ultima modifica il Venerdì, 03 Gennaio 2014 12:14

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