Martedì, 23 Ottobre 2018 14:49

Zes, l'Abruzzo si 'associa' col porto di Ancona puntando su Ortona e Vasto

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Si è discusso molto di Zes nelle settimane scorse, a valle della decisione del Molise di aderire al progetto della Puglia che, di fatto, sembrava aver precluso all'Abruzzo la possibilità di delineare una sua zona ad economia speciale, considerato che può essere costituita autonomamente da una Regione solo se dispone di un Hub portuale nel quale transiti almeno un millesimo del traffico merci europeo e cioè 2.750.000 tonnellate (i porti abruzzesi nella loro totalità si fermano a 600.000). E invece, stamane il presidente della Giunta regionale Giovanni Lolli ha tenuto una conferenza stampa col presidente del Consiglio Giuseppe Di Pangrazio per annunciare la decisione di 'associarsi' con l'area portuale di Ancona, "con cui siamo già collegati attraverso le reti TenT".

Le Zes sono previste dal DL 91/2017, il Decreto Mezzogiorno, convertito con legge 123/2017, tra le misure finalizzate a richiamare nuovi investimenti nel Mezzogiorno permettendo così alle attività economiche ed imprenditoriali già operative e quelle che si insedieranno di beneficiare di speciali condizioni, in relazione alla natura incrementale degli investimenti e delle attività di sviluppo d'impresa. In questi mesi, si è alimentata l'idea che possano rappresentare una fonte di finanziamenti, di elargizioni a pioggia per i territori coinvolti: "in realtà, ad oggi l'unico beneficio previsto - seppur importantissimo - è il credito d'imposta" ha spiegato Giovanni Lolli; "va sottolineato, piuttosto, che i progetti - in particolare di nuovo insediamento - beneficieranno di procedure molto più snelle e facilitate. Si tratta di una opportunità di sviluppo importante per l'Abruzzo intero legata, tuttavia, ad una precisa strategia, quella della mobilità e della intermodalità portuale".

Un problema di respiro nazionale che assume una rilevanza enorme in Abruzzo, "se è vero che, per esempio, dalla Sevel di Atessa bilici e treni trasportano al porto di Salerno i Ducato da consegnare, attraverso un percorso tanto accidentato da averci convinto a realizzare, finalmente, la Fondovalle Sangro; d'altra parte, il trasporto ha un'incidenza importantissima sui costi di 'prodotto'. In questo senso, avere porti che funzionano, collegati con le attività produttive su gomma e su ferro, è decisivo per lo sviluppo di un sistema industriale come quello abruzzese".

Ecco il motivo per cui si è puntato con decisione ai porti di Ortona e Vasto, già oggetto d'interventi strategici a valere sul Masterplan.

In seguito alla DRG/65 del 18 settembre 2018, è stato attivato un gruppo di lavoro interdipartimentale per il conseguimento di una proposta tecnica che stamane è stata ufficialmente resa pubblica in conferenza stampa per favorire la più ampia partecipazione dei soggetti interessati; nei prossimi giorni, si terrà un confronto con gli stakeholders - comuni interessati, sindacati, organizzazioni imprenditoriali - al fine di arrivare ad una proposta condivisa, e poi il provvedimento verrà presentato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Ebbene, la proposta di perimetrazione dei 1700 ettari di Zes 'assegnati' all'Abruzzo, a partire dai porti indicati, insiste sulle zone retrostanti, laddove si è stratificato e consolidato il più grande agglomerato industriale regionale, quello del basso Sangro e del vastese che assicura il 70-80% dell'export regionale, con i comuni collegati, San Salvo col suo autoporto, Atessa, Paglieta, Mozzagrogna, Fossacesia, Gissi, Monteodorisio e Cupello. Attraverso l'autoporto di Roseto si guarderà a nord, verso Ancona, lungo la dorsale adriatica. "Tuttavia, da tempo sosteniamo che lo sviluppo di Regione Abruzzo dovrà passare anche dal Tirreno, lungo un asse che taglia l'Europa meridionale, dal Portogallo alla Spagna passando per l'Italia verso i Balcani e oltre", ha aggiunto Lolli; "per questo, abbiamo investito sul collegamento col porto di Civitavecchia con cui, sebbene non abbia la classificazione richiesta dalla legge per le reti TenT, è stato sottoscritto un protocollo d'intesa. Vogliamo che l'asse si collochi appunto tra Civitavecchia e Ortona, prima che possa spostarsi altrove, su Bari o su Ancona: è una partita strategica per l'Abruzzo e, dunque, abbiamo inserito nella Zes regionale anche l'aeroporto di Pescara, l'interporto di Manoppello, l'interporto di Avezzano, il nucleo industriale di Sulmona e quello di Carsoli-Oricola, che è un po' la cerniera di questo progetto".

Insomma, si è lavorato secondo una strategia oggettiva per valorizzare, stante le indicazioni, le caratteristiche migliori del tessuto imprenditoriale, "senza cedere alle pressioni politiche - ha voluto concludere Lolli - e non cederemo, si tratta di un avvertimento soprattutto per i sindaci di centrosinistra".

Il documento completo della "Proposta di individuazione di una Zona Economica Speciale in regione Abruzzo", unitamente a tutti gli atti correlati è scaricabile dal portale della Regione Abruzzo al seguente link: http://www.regione.abruzzo.it/lavoro.

Ultima modifica il Martedì, 23 Ottobre 2018 17:14

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