Decine di posti di lavoro a rischio se il ministro Toninelli non provvederà a firmare i decreti attuativi per sbloccare i fondi stanziati nel Decreto Genova per i lavori di adeguamento sismico delle autostrade A24 e A25. Sono quelli dei dipendenti della Toto Costruzioni impegnati nei cantieri per la messa in sicurezza delle autostrade abruzzesi, che ieri hanno protestato nel cantiere di Valle del Salto nei pressi del casello dell'autostrada A25.
Come riporta il quotidiano Il Centro, senza la firma del ministro Toninelli i lavori di messa in sicurezza, finanziati con i 192 milioni che, secondo l'ultima versione del Decreto Genova, verranno attinti dai fondi del Piano operativo nazionale del Mit e non dal così detto Masterplan per l’Abruzzo e il Lazio, al momento non possono partire. La firma è infatti necessaria all'ottenimento, da parte di Strada dei Parchi, dell'anticipo sui finanziamenti da Cassa depositi e prestiti.
Sono duemila i pilastri che necessitano di manutenzione. In totale i lavori di adeguamento sismico potrebbero impegnare un organico di 700 lavoratori. Al momento, però, i cantieri aperti sono soltanto tre (Palazzo, Temperino e Bussi) e i dipendenti addetti alla manutenzione sono 384, 180 dei quali in cassa integrazione. Tra questi, molti rischiano di perdere il posto di lavoro e ieri, insieme ai sindacalisti della Fillea Cgil Abruzzo, della Filca Cisl Abruzzo e della Feneal Uil, hanno chiesto al ministro un intervento urgente per sbloccare i fondi.
Sulla questione è intervenuta anche la deputata del Partito Democratico Stefania Pezzopane che ha annunciato una interrogazione parlamentare.
"Sulla vicenda della mancata firma da parte di Toninelli dei decreti attuativi, gli unici documenti che potrebbero far partire realmente gli interventi per le opere necessarie, sto presentando una interrogazione parlamentare -le parole della deputata dem- Solo con i decreti firmati, si potrà garantire a questi lavoratori posti di lavoro e stipendi".
"Sono centinaia i lavoratori in attesa che il ministro Toninelli prenda una penna in mano. Dopo aver vinto la battaglia contro lo scippo di 200 milioni, ora inizia la nuova battaglia, quella per far sbloccare subito i soldi per la messa in sicurezza. Vogliamo -conclude Pezzopane- che ai lavoratori siano date risposte certe". (ele.fa)