Domenica, 18 Novembre 2018 18:50

Belvedere, Il Passo Possibile: "Nessuna notizia sul futuro del Ponte"

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"E' incredibile assistere ad un dibattito sull'abbattimento del civico 29 di via Fontesecco ancor più in assenza di motivazioni che giustifichino il ricorso ad un piano unitario di intervento pubblico e non avere invece più nessuna notizia sul futuro del ponte Belvedere".

A denunciarlo sono il capogruppo del Passo Possibile Paolo Romano e i consiglieri Elia Serpetti, Antonio Nardantonio ed Emanuela Iorio.

E' del 13 dicembre 2017, quasi un anno fa dunque, la deliberazione di Giunta comunale con la quale è stata approvata la modifica della proposta progettuale sul consolidamento del ponte, "con l'inserimento di una campata in acciaio che avrebbe garantito - così si è detto - maggior sicurezza e minori tempistiche di esecuzione; motivazioni del tutto prive di fondamento, non giustificate da uno nuovo studio progettuale come quello che la precedente amministrazione commissionò all'Università degli Studi dell'Aquila ma da una decisione dell'assessore proponente la delibera".

All'indomani della tragedia del Ponte Morandi, il vice sindaco Guido Quintino Liris aveva spiegato come fossero in corso "da settimane" le prove sui materiali relativamente alle fondazioni, ai pilastri e alle campate del ponte; "una volta concluse le verifiche, presumibilmente entro 15 giorni, il progettista avrà 60 giorni per redarre il progetto definitivo ed esecutivo. Si andrà quindi a gara per la realizzazione dei lavori", aveva spiegato Liris; era il 17 agosto, sono passati 90 giorni e non si hanno ancora notizie. 

Sta di fatto che la variazione progettuale porterà con sé anche una modifica della spesa che, infatti, "lievita da un milione e trecentomila euro a due milioni - l'affondo del Passo Possibile -; ma l'importante è fare bene e fare in fretta, viene da dire. Purtroppo, la modifica ha comportato anche l'aumento dell'importo di affidamento della progettazione, fatto in precedenza con gara pubblica e con un ribasso del 73,77%, per un totale di circa 25 mila euro; in determina, tuttavia, l'aumento di circa 12 mila euro viene inspiegabilmente rubricato come 'spesa per servizi complementari' resisi necessari - pare - a seguito di circostanze impreviste".

"Ma può una scelta arbitraria, non supportata tecnicamente, generare una circostanza imprevista? E può un importo di due milioni di euro di lavori generare spese tecniche, in assenza di ribasso d'asta, di soli 38mila euro?", si chiedono i consiglieri del Passo Possibile; "o piuttosto è un modo per evitare una procedura di gara che dovrebbe essere aperta in virtù di una nuova parametrazione fatta sul nuovo importo dei lavori e ricorrere a un raggiro delle norme in materia? Chiederemo sull'argomento una V commissione che possa fare luce sulla vicenda affinché non si perda altro tempo per la ricostruzione, sia essa parziale o totale, del ponte".

È paradossale che l'amministrazione abbia smesso di parlare della ricostruzione del ponte e preferisca concentrarsi sull'abbattimento dell'immobile sottostante, "nonostante sia previsto - sia all'interno dello studio dell'Università che del preliminare - una cifra specifica per lo spostamento temporaneo dei residenti di quell'immobile e non permanente come da mesi viene ventilato dall'amministrazione". 

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