Martedì, 20 Novembre 2018 08:56

Appalti truccati: ai domiciliari sindaco di Capistrello, ex consigliere e tecnico comunale

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Il sindaco di Capistrello (L'Aquila) Francesco Ciciotti, un ex consigliere comunale, C.D.G. classe 1968, e il responsabile dell'area tecnica del Comune, R.D.F. classe 1959, sono finiti agli arresti domiciliari nell'ambito di un'inchiesta della Procura di Avezzano su presunti appalti truccati, che coinvolge altre 7 persone, tra imprenditori e liberi professionisti.

A dare esecuzione all'ordinanza di misure cautelari emessa dall'ufficio del giudice per le indagini preliminari, all'alba di oggi, sono stati i carabinieri della Compagnia di Tagliacozzo, che hanno impiegato cinquanta militari, con il supporto dei colleghi delle Compagnie territorialmente competenti, nelle province di L’Aquila, Roma, Firenze e Potenza.

I dieci sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di concussione, corruzione, turbata libertà degli incanti e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa aggravata e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. Nei confronti degli altri 7 indagati, imprenditori e liberi professionisti, il gip ha emesso la misura cautelare della sospensione dall’esercizio delle attività professionali per la durata di 12 mesi.

In mattinata, ci sono state delle perquisizioni presso gli uffici comunali di Capistrello.

Le indagini, condotte dai militari a partire dal secondo semestre del 2017, hanno permesso di accendere una luce sull’operato degli amministratori comunali del Comune di Capistrello facendo emergere gravi irregolarità correlate ad una mala gestio della res publica - si legge in una nota del Comando provinciale dell'Arma - nell’affidamento di incarichi e servizi pubblici, in quanto venivano sistematicamente violate le norme di trasparenza ed imparzialità per soddisfare interessi privati, con il risultato di realizzare un vero e proprio mercimonio della funzione pubblica. L’attività investigativa, che si è sviluppata attraverso specifiche attività tecniche, prove dichiarative ed acquisizioni documentali, ha dato modo di disvelare un quadro d’insieme in cui amministratori pubblici, nominati a garanzia e tutela degli interessi della collettività, hanno piegato la funzione pubblica a meri interessi privati.

In particolare - leggiamo ancora dalla nota dei carabinieri - è stato accertato come il sindaco del Comune di Capistrello, ed i responsabili delle aree tecnica ed amministrativa, abbiano agevolato ed indirizzato, in favore di imprenditori e professionisti compiacenti, l’affidamento di diversi lavori pubblici per la progettazione, ristrutturazione e riqualificazione di beni comunali (tra cui il Palazzo Municipale, scuole comunali, riqualificazione viaria ed il cimitero nuovo).

Nell’ambito delle investigazioni è stato altresì documentato che il bando per la nomina a tempo determinato di un responsabile a cui affidare il settore dei lavori pubblici è stato pilotato per favorire l’assunzione di un professionista vicino all’amministrazione in carica; i pubblici amministratori indagati hanno posto in essere una procedura illegittima per la proroga degli affidamenti, ad alcune cooperative sociali, dei servizi di pubblico interesse.

Infine gli inquirenti, nel medesimo contesto investigativo, per ulteriori tre indagati (responsabile dell’Ufficio amministrativo, responsabile dell’Area tecnica ed un impiegato dell’Ufficio tecnico), hanno ravvisato concorrenti responsabilità penali tali che il gip, prima di applicare nei loro confronti la misura richiesta della sospensione dall'esercizio di un pubblico ufficio, procederà all’interrogatorio di garanzia.

Ultima modifica il Martedì, 20 Novembre 2018 12:54

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