Mercoledì, 26 Dicembre 2018 12:26

Etna, terremoto di magnitudo 4.8: danni e dieci feriti in ospedale

di 

"Non si può escludere un'apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso, in particolare modo nella zona di Piano del Vescovo a sud della Valle del Bove. Se ci riuscirà, non lo sappiamo".

A dirlo è Eugenio Privitera, direttore dell'Ingv di Catania. Che aggiunge: "Stiamo potenziando i sistemi di rilevamento sismici e Gps della deformazione del suolo in quella zona. La forte sismicità non ci lascia tranquilli. Vediamo come evolverà. La situazione ricorda quella dell'ottobre del 1984 che provocò un morto a Zafferana Etnea: è sempre la faglia di Fiandaca, che quando si muove fa danno. Non ci sono relazioni tra l'Etna e lo Stromboli perché appartengono a due contesti geodinamici diversi e hanno sistemi di alimentazioni separate".

Privitera ha chiarito che il terremoto di magnitudo 4.8 registrato questa notte alle 3:19 con epicentro tra Viagrande e Trecastagni, in provincia di Catania, è stato un evento singolo. "Non è un eruzione".

Si tratta della scossa più violenta da quando è cominciata, il 24 dicembre, l'eruzione dell'Etna. 

Dieci feriti lievi ricoverati in ospedale, una donna anziana, invece, versa in più gravi condizioni ma non è in pericolo di vita. Venti persone si sono fatte curare per leggere contusioni.

Si registrano danni seri a Fleri, frazione di Zafferana Etnea, dove è crollata una palazzina: due persone sono state estratte vive dalle macerie; macerie in strada anche a Santa Venerina, dove sono caduti calcinacci dalla facciata della chiesa principale di Santa Maria del Carmelo in Bongiardo, ed a Pennisi, frazione di Acireale, dove sono crollati il campanile e la statua di sant'Emidio, ritenuto protetto dai terremoti, nella chiesa di Santa Maria del Carmelo. Lesioni in abitazioni si segnalano nell'Acese nella zona di Lavinaio e a Santa Maria La Stella, frazione marinara nella Timpa di Acireale. Il prefetto ha fatto aprire scuole e palestre comunali per accogliere le persone che non possono o non vogliono rientrare nella propria casa, perché inagibile o per paura. L'assistenza è stata delegata alla Croce rossa.

È stato chiuso precauzionalmente al traffico un tratto dell'autostrada Catania-Messina per la presenza di 'lesioni' sospette sull'asfalto createsi dopo la scossa. Il blocco è tra i caselli di Acireale e Giarre. L'eventuale riapertura sarà decisa dopo sopralluoghi e verifiche su sicurezza e stabilità del tratto autostradale al momento chiuso al traffico. Pienamente operativo l'aeroporto internazionale di Catania.

"L'Etna rimane sempre un vulcano pericoloso e questo nostro paese purtroppo è molto fragile, ma sarà garantita la massima assistenza e immediata sistemazione a chi ha visto crollare la propria casa, per tutti gli altri saranno allestiti luoghi sicuri di ritrovo" ha dicharato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Vito Crimi. 

Ultima modifica il Mercoledì, 26 Dicembre 2018 12:48

Articoli correlati (da tag)

Chiudi