"Non ci sono più le condizioni per poter andare avanti. La città è senza guida e senza nessun tipo di programmazione che ci faccia sperare in un cambiamento concreto. Le amministrazioni si alternano ma i problemi restano sempre gli stessi. Noi, e con 'noi' credo di poter parlare a nome di tanti miei colleghi, siamo sfiniti".
Con queste parole, Francesca Manzi ha annunciato che giovedì 21 marzo, alle 11, i commercianti del centro storico insceneranno una manifestazione di protesta. L’appuntamento è in via Verdi n. 2, presso il negozio Manzi.
"Ci abbiamo creduto, abbiamo investito in questa città tutto quello che potevamo, per noi, per i nostri collaboratori e, spero, per la città intera. Ma alla luce dei fatti, perché sono i fatti che contano, non vediamo altre soluzioni. Chiediamo quindi che vengano immediatamente attuate delle strategie precise, come:
- istituzione immediata della zona franca;
- regolamentazione dei cantieri del centro, con regole che obblighino ad operare nel rispetto di chi ci lavora e di chi lo vive;
- controllo e regolamentazione del traffico dei mezzi pesanti durante l’ora di apertura dei negozi;
- istituzione di parcheggi e zone di carico e scarico;
- decoro, ripeto 'decoro' e pulizia del nostro centro: giardini, piazze, strade. Ridiamo dignità a questa città ed ai suoi abitanti;
- piano commerciale e strategico;
- operarsi per riportare i cosiddetti 'attrattori' in centro ( uffici pubblici, scuole, ufficio postale, banche ecc.)".
Queste le proposte dei commercianti. "Amiamo la nostra città, non l’abbiamo mai abbandonata, neanche all’indomani del 6 aprile", ricorda Francesca Manzi; "ma ora basta! Più di questo non possiamo fare! Abbiamo bisogno di fatti e risposte concrete e veloci, non proclami. Il nostro appello va anche a voi aquilani, perché ognuno di voi, con piccoli gesti quotidiani può contribuire a far si che L’Aquila non si trasformi in una bellissima scatola vuota. A 10 anni dal terremoto non mancano i palazzi, mancano i cuori".