Mercoledì, 20 Marzo 2019 13:39

Anac: nomina Tonelli (Tua) inconferibile. Febbo: "Rischio contenziosi milionari"

di 

Tullio Tonelli non avrebbe potuto rivestire il ruolo di presidente della Tua, la società unica dei trasporti regionali, in quanto già amministratore unico di Pescara Energia Spa, società in house del Comune di Pescara.

Lo ha stabilito l'Anac, l'Autorità nazionale anti-corruzione, in una delibera del 27 febbraio.

"L'inconferibilità è molto grave" spiega l'assessore regionale Mauro Febbo, che nella passata consiliatura si oppose in maniera molto decisa alla nomina di Tonelli "in quanto ne consegue la nullità immediata dell'atto di conferimento dell'incarico e del relativo contratto ai sensi dell'art. 17 del d.lgs. n.39/2013. Tonelli praticamente ha rivestito il ruolo di presidente di Tua in maniera abusiva aprendo adesso la strada a svariati ricorsi e contenziosi milionari visto che non poteva firmare e stipulare qualsiasi tipologia di contratti compresi quelli di tipo bancario e finanziario, come sono nulle tutte le decisioni assunte circa la gestione dell'impresa".

"Da presidente della Vigilanza" ricorda Febbo "ho denunciato da subito la nomina di Tonelli invitandolo a rimuovere la sua palese incompatibilità. Ricordo come a supporto della mia denuncia politica vi sono anche due pareri inconfutabili che dichiarano l'incompatibilità di Tonelli: il primo è a firma dell'avvocato Stefania Valeri, dirigente del servizio Avvocatura Regionale che l'11 settembre, in una nota inviata alla Procura della Repubblica del Tribunale di Chieti, alla Procura Regionale Corte dei Conti e a tutti i vertici regionali, dove ribadisce come Tonelli si trovi in una 'sussistenza di incompatibilità tra l'incarico di Presidente della società Tua e quello di amministratore unico di una società controllata del Comune di Pescara (ente con popolazione superiore a 15.000 abitanti) cosi come disposto dall'art.13, comma2 del D.lgs n.39/2013'. L'altro documento è a firma del dirigente Pierluigi Venditti, Responsabile dell'anticorruzione (Anac interna a Tua)".

"Pareri" sottolinea Febbo "mai accolti dal Presidente D'Alfonso e da Tonelli che scientemente ed ostinatamente hanno ignorato le leggi e regolamenti vigenti incorrendo in un abuso senza precedenti ed ora vista la conclamata inconferibilità si apre la strada a gravi e pesanti contenziosi penali e contabili. Infatti nella delibera dell'Anac si legge come il procedimento deve essere avviato nei confronti di tutti coloro (D'Alfonso in primis) che, alla data del conferimento dell'incarico, erano componenti dell'organo conferente e quindi anche nei confronti di chi nel precedente Governo regionale si è preso l'onere di nominare Tonelli". "È del tutto evidente - conclude Febbo - che siamo di fronte all'ennesimo e grave pasticcio amministrativo creato esclusivamente dal metodo adottato da D'Alfonso in questi anni in regione Abruzzo ed i suoi effetti negativi pagheremo nei prossimi mesi. Ora però da Tonelli e compagni mi aspetto le scuse, che avevo già chiesto da mesi".

La replica di Tullio Tonelli

In merito alle notizie riguardanti la inconferibilità della mia nomina a Presidente di TUA S.p.A.  voglio chiarire che quando mi è stato proposto questo incarico ricoprivo da 10 anni la carica di Amministratore Unico di Pescara Energia S.p.A. non percependo per tale attività alcun compenso.

La proposta l'ho accettata poiché 44 anni della mia vita lavorativa li ho passati nel trasporto pubblico, molti dei quali in posizione di vertice nella azienda che ha gestito il trasporto pubblico a Pescara, ma anche in incarichi sia all'atto della costituzione di ARPA, il cui piano operativo attuato dal 1° gennaio 1979 in gran parte era stato redatto da me, che per 18 mesi in Sangritana per la riorganizzazione di settori, specie amministrativi. Quindi ero ben a conoscenza delle problematiche che riguardavano le tre aziende regionali che sono state oggetto della fusione che ha portato alla costituzione di TUA.

Pertanto la proposta che mi era stata rivolta mi ha fatto piacere e l'incarico l'ho accettato rinunciando a qualsiasi compenso.

Non mi sono mai posto problemi sulla contemporaneità di due incarichi di vertice in due aziende pubbliche, poiché tali aspetti vanno valutati da organismi interni alle aziende ed, in particolare dai Responsabili della Prevenzione della Corruzione e Trasparenza, anche perché ho presentato le dichiarazioni, rilevabili dal sito di TUA "Amministrazione Trasparente", da cui emergono le cariche attribuitemi e la gratuità della prestazione.

Senonché la prima osservazione sulla possibile sussistenza di una ipotesi di incompatibilità tra le due cariche da me ricoperte mi è pervenuta da parte della RPCT della Regione Abruzzo in data 11 settembre 2018, cioè oltre un anno e mezzo dopo la nomina a Presidente di TUA.

Poiché tale ipotesi poteva avere una parziale attendibilità e la incompatibilità prevede la rinuncia a una delle due cariche, ho presentato le dimissioni al Sindaco di Pescara di Amministratore Unico di Pescara Energia S.p.A., società che, dalle indagini settoriali che vengono pubblicate tutti gli anni, nel 2017 era stata collocata al 20° posto di 28 aziende energetiche, sia pubbliche che private, su cui investire su un totale di 210 aziende del settore ed al 26° posto, sempre rispetto alle 210 società, per la produttività.

Ma il RPCT di TUA in data 30 ottobre 2018 ha comunicato all'ANAC la possibile sussistenza di condizioni di inconferibilità a Presidente di TUA avendo ricoperto la carica di Amministratore Unico di Pescara Energia, malgrado la rinuncia a detto incarico.

Tale verifica, secondo il mio parere, non doveva attendere 18 mesi per essere contestata essendo rilevabile la doppia funzione esercitata dalla documentazione presentata.

Esisterebbero, quindi, motivi non solo di rammarico per il ritardato esame eseguito, ma anche elementi per contestare la decisione ANAC.

Ma non è questa la mia intenzione, poiché, grato a chi mi ha proposto per gli incarichi ricoperti, e nello spirito che mi ha sempre guidato in tantissimi anni di vita aziendale, ho voluto offrire, senza alcun tornaconto, un mio apporto per dimostrare che non è sempre vero che le aziende pubbliche debbano essere dei carrozzoni, ma che possono raggiungere anche livelli di competitività con le aziende private, che, per quanto attiene TUA, sono dimostrati dai bilanci sempre chiusi in utile, malgrado la riduzione dei contributi per 11 milioni di euro, compensati dal taglio dei costi per lo stesso importo, aumentando in un biennio di 2,4 punti (da 24,75% a 27,15%) il rapporto ricavi/costi, indice che a livello nazionale viene valutato per dimostrare l'efficienza delle aziende, superiore a quello dichiarato dalle aziende private regionali, che si attesterebbe, su loro dichiarazioni, sul 23-24%.

Per questi motivi ho deciso di rassegnare in data odierna le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Giunta Regionale.

Ultima modifica il Mercoledì, 20 Marzo 2019 20:02

Articoli correlati (da tag)

Chiudi