Mercoledì, 10 Aprile 2019 17:21

TUA, prorogato al 31 luglio il trasferimento delle corse commerciali a Sangritana

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La seconda Commissione regionale "Territorio, Ambiente e Infrastrutture", presieduta dal consigliere Manuele Marcovecchio, ha approvato un progetto di legge che proroga gli attuali servizi della concessionaria Tua sulla tratta Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma fino al 31 luglio 2019.

L'emendamento proposto al progetto di legge dispone che "nelle more e fino al completamento delle procedure relative al passaggio dal regime concessorio a quello autorizzativo e comunque non oltre il 31 luglio 2019, i titolari di concessioni di servizi automobilistici di trasporto pubblico locale sottratte al contributo pubblico regionale a decorrere dal 1 gennaio 2018, continuano ad espletare i relativi servizi al fine di garantire e tutelare la domanda di mobilità in ambito regionale".

Nelle settimanse scorse, il governatore Marco Marsilio aveva incontrato il direttore di Tua, Giuseppe Alfonso Cassino, e l’assessore ai trasporti e alla mobilità del Comune dell’Aquila, Carla Mannetti, alla presenza del vicepresidente Emanuele Imprudente, del sottosegretario Umberto D’Annuntiis e dell’assessore con delega alle Aree interne Guido Liris per trovare il modo di evitare che la tratta Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma, tolta dal contratto di servizio a seguito dell'affidamento in house del servizio all'azienda del trasporto regionale, perdesse il ruolo di trasporto pubblico locale passando definitivamente commerciale.

A seguito delle proteste di pendolari e organizzazioni sindacali, la Giunta D’Alfonso aveva già prorogato al 31 marzo il servizio di trasporto pubblico locale; ora, l'esecutivo di centrodestra ha rinviato ancora al 31 luglio l'attuazione della riforma, prendendo altro tempo per individuare una soluzione che - ha sottolineato Marsilio - "non danneggi chi quotidianamente utilizza i bus di questa tratta per recarsi al lavoro, in particolar modo chi da L’Aquila raggiunge la capitale".

Un progetto di legge "approssimativo e sbagliato" l'ha definito il consigliere regionale Pd, Antonio Blasioli. "Lo stesso servizio legislativo del Consiglio regionale nella scheda per l'istruttoria legislativa lo descrive ad alto potenziale di incostituzionalità", l'affondo. "La maggioranza Marsilio, sul presupposto di definire compiutamente le tratte commerciali Giulianova-Teramo-L'Aquila-Roma per il 2019, dopo aver attivato nel 2018 i servizi sulla tratta Pescara-Avezzano-Roma, propone la proroga del termine già colposamente scaduto il 31 marzo. A frittata fatta, la maggioranza corre ai ripari proponendo in commissione prima una sospensione e poi un emendamento che, alla proroga, sostituisce una disposizione transitoria. Al di là della forma, la sostanza rimane tutta sul tavolo e sulle teste degli abruzzesi – ha aggiunto Blasioli - e nulla è cambiato circa la probabile questione di incostituzionalità che verrà sollevata dal Governo per la lesione dei principi di libera concorrenza, il probabile contenzioso che le imprese del libero mercato potranno sollevare per la mancata attivazione della procedura autorizzativa prevista dalla L.R. 11/2007 che i vertici di TUA, auditi oggi, avevano comunque auspicato con il rischio di affievolire la difesa della Regione Abruzzo dinanzi al Tar". Poi c’è la questione finanziaria: "Leggiamo che nel progetto di legge non ci sono coperture perché non si inciderebbe sul bilancio regionale in maniera diretta, ma nel 2018 per le tratte commerciali già partite con Sangritana si sono registrate delle perdite ed eventuali nuovi passivi, sulla scorta di norme visibilmente incostituzionali, peserebbero su un bilancio di TUA tornato finalmente in positivo e finirebbero per riversarsi di riflesso sul bilancio regionale".

Critico anche l'ex assessore regionale, oggi consigliere dem, Silvio Paolucci. "La destra rischia di far saltare l'affidamento in house e di produrre un 'buco' al bilancio TUA. Prorogare illegittimamente il termine entro il quale completare la riorganizzazione dei servizi erogati dall'azienda potrebbe comportare serie conseguenze sull’intera riforma del settore del trasporto pubblico, che invece ha consentito ai bilanci aziendali di tornare in positivo ed investimenti avviati per il parco rotabile".

La TUA, essendo affidataria in regime di in house providing dei servizi di trasporto pubblico - ha spiegato Paolucci - "non può continuare ad erogare quei servizi considerati commerciali. Questa iniziativa legislativa, per altro illegittima visto che interviene a concessioni già scadute, potrebbe far saltare l'impianto giuridico posto a fondamenta dell'affidamento e, senza alcuna modifica né dei servizi minimi, né del PEF, potrebbe minare anche la difesa in Giudizio della Regione che resiste al T.A.R. dall’aggressione posta in campo dai privati per l’annullamento dell’affidamento diretto a Tua o da nuovo potenziale contenzioso. Ritardare, senza le autorizzazioni alle assunzioni, il trasferimento delle corse commerciali da Tua alla propria controllata Sangritana vuol dire mettere a rischio la scelta politico-amministrativa di garantire il servizio di trasporto sotto il controllo pubblico. Altro aspetto che ci lascia particolarmente preoccupati - ha aggiunto il consigliere regionale - è legato al fatto che tale proroga andrà ad impattare negativamente sul bilancio di Tua la quale si troverà costretta a svolgere più di un milione di chilometri (in sei mesi) senza contribuzione alcuna, con una perdita stimata di poco meno di € 2 mln. Chiediamo, pertanto, alla nuova maggioranza di provvedere a modificare questa iniziativa legislativa inserendo al suo interno una norma finanziaria per assicurare anche le adeguate coperture economiche funzionali a non mettere in crisi il bilancio aziendale".

Infine, visto che si sta ritoccando una norma del TPL abruzzese "chiediamo, altresì, di aprire immediatamente un tavolo di concertazione tra la Regione e la Società Cerella per assicurare a quest’ultima le ulteriori risorse per continuare a garantire il servizio, dopo l’operazione di ricapitalizzazione di capitale, guidata dalla Regione nel dicembre scorso, che ha permesso di salvaguardare società e lavoratori. Facciamo appello ai consiglieri regionali della Lega e dei 5 stelle Marcovecchio, Bocchino, Smargiassi di trovare le risorse finanziarie utili e necessarie a salvaguardare i livelli occupazionali, a pagare gli stipendi e a garantire il servizio di trasporto pubblico per i cittadini e lavoratori del Vastese".

Intanto, la Filt Cgil denuncia come l'azienda versi in gravi condizioni economiche, altro che bilanci in ordine: "l'azienda è allo sbando - il grido d'allarme - si attende solo l’ufficialità per la chiusura in rosso del bilancio 2018 e, per il 2019, le prospettive sono ancora peggiori: in pratica, si sta tornando quasi ai livelli di Arpa pre-fusione". E' fosco lo scenario descritto dal sindacato: "Un Presidente defenestrato, un Cda nominato poco più di tre anni fa del quale non è rimasto più nessuno e quelli che sono rimasti prendono addirittura le distanze da chi li ha preceduti, arrivando persino a rinnegare l’operazione Sangritana Spa, un Direttore Generale agli ultimi sgoccioli che continua tuttavia, fino alla fine, a rispondere 'obbedisco' alle ultime intimazioni e prescrizioni provenienti dalla politica e da qualche sindacalista (i casi degli uffici di Lanciano da assegnare al miglior richiedente e la parziale ricollocazione degli ex distributori di Sistema nelle biglietteria di Tua, costituiscono solo alcuni esempi dell’ultim’ora)".

A margine del tavolo convocato nei giorni scorsi per discutere in merito al rientro di 18 agenti in distacco presso Sangritana, il direttore Generale ha detto che "la società TUA versa in gravi condizioni economiche e che stanno pesantemente diminuendo gli introiti (“la crisi nel paese allontanerebbe gli utenti dai mezzi pubblici”, sostiene l’azienda; “non si trovano i biglietti e, soprattutto, non ci sono controlli sull’evasione”, sosteniamo invece noi). Eppure - aggiunge la Filt Cgil - si continua a "discutere di Sangritana Spa e di come garantire e tutelare coloro che volontariamente intendono andare a lavorare in una società commerciale che, nonostante i presupposti iniziali (ricordate l’azienda che avrebbe dovuto competere con il mercato e con i privati?), continua ancora oggi ad operare unicamente grazie al solo sostentamento di TUA".

Per non parlare di "alcune sommesse minacce: la necessità di mantenere gli equilibri contenuti nel Piano Economico Finanziario di TUA e l'esigenza di scongiurare i bilanci in rosso per il futuro, imporranno il ricorso alle sub-concessioni e l’azzeramento della contrattazione aziendale. A fronte di questo scenario non proprio rassicurante, la società TUA continua stranamente ad operare unicamente negli interessi di un’azienda commerciale di Lanciano che notoriamente dovrebbe potersi sostenere con le proprie gambe. In sostanza mentre in tutte le unità di produzione, a cominciare da Pescara, si manifestano importanti carenze di autisti tali da determinare soppressioni di servizi, impossibilità di fruizione delle ferie e dei permessi, superamenti dei limiti di legge e contrattuali delle prestazioni straordinarie, la società TUA è alla ricerca di una soluzione che, invece di scongiurare la soppressione di servizi essenziali e la violazione di leggi e contratti, garantisca ad alcuni soggetti che volontariamente, e ben consci delle conseguenze alle quali sarebbero andati incontro a seguito della loro autonoma decisione, ambiscono ad essere trasferiti definitivamente a Sangritana, magari continuando a percepire quei lauti stipendi che non sarebbero proprio consoni per un’azienda che dovrebbe competere con il mercato".

A scanso di equivoci e nella trasparenza che ha contraddistinto la presenza in questi anni della Filt Cgil in TUA, il sindacato ha ribadito la sua posizione:

  • La società Tua deve urgentemente bandire un nuovo concorso per l’assunzione di personale viaggiante;
  • Nelle more del concorso e in relazione della grave carenza di personale viaggiante, vanno ricercate tutte le possibili soluzioni per scongiurare la soppressione di servizi essenziali e la violazione di norme di legge e contrattuali in merito alla regolare fruibilità di ferie/permessi e ai limiti previsti per l’effettuazione di prestazioni straordinarie da parte del personale;
  • Tutti gli operatori di esercizio impiegati a vario titolo in altre società/Enti (Sangritana Spa / Regione Abruzzo), devono rientrare nella immediata disponibilità di TUA Spa, salvo espresse dimissioni volontarie da parte dei diretti interessati;
  • Le modalità di rientro degli agenti in distacco presso Sangritana Spa, nel rispetto di quanto espressamente disciplinato dall’Ods 253/2017 (“…dette unità torneranno alle dipendenze di TUA Spa presso l’Unita di produzione/Direzione di appartenenza”) dovranno tener conto esclusivamente delle suddette carenze di personale riscontrabili nelle unità di produzione; Manifestiamo inoltre più di una perplessità nel condividere un’intesa per applicare al personale aziendale definitivamente trasferito presso Sangritana Spa la medesima contrattazione collettiva adottata per il personale di TUA Spa.

A tal proposito, il sindacato ha inviato ad una riflessione: "mentre il Direttore Generale prefigura la probabile disdetta del contratto aziendale di TUA, dovremmo invece contestualmente garantire (con tanto di verbale di conciliazione) al personale trasferito in Sangritana trattamenti economici e retributivi in vigore in TUA al momento del passaggio. E’ il caso di ricordare che nella società regionale Sangritana, al momento, non esistono relazioni industriali, non esiste alcun contratto aziendale, non si conoscono nel dettaglio i dipendenti e i lavoratori distaccati che vi operano, i trattamenti normativi e salariali aggiuntivi riconosciuti (senza alcuna contrattazione) al personale che vi opera, il contratto, l’inquadramento e il salario applicato al personale di nuova assunzione (compresi i lavoratori in somministrazione). L’assoluta mancanza di regole e la contestuale presenza di condizioni normative e salariali profondamente diverse per lavoratori che fanno lo stesso mestiere, stanno determinando una situazione di dumping contrattuale da fare spavento per quella che dovrebbe essere una società regionale".

Ultima modifica il Giovedì, 11 Aprile 2019 20:55

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