È in corso di registrazione alla Corte dei Conti l'atto che rende definitivamente disponibili le risorse stanziate con il decreto Genova per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza urgente dei viadotti delle autostrade A24-A25, che collegano il Lazio e l'Abruzzo.
Lo comunica il ministero dei Trasporti spiegando che "nulla impedisce quindi il concreto avvio dei lavori di manutenzione, sulla base dei progetti regolati dal protocollo di intesa sottoscritto tra il concessionario e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". Un protocollo che, giusto ricordarlo, prevede lavori per un importo pari a 112 milioni, e non 192 come previsto dal decreto Genova. "Si tratta di un chiaro furto senza destrezza: proprio così, evidentemente su questi fondi è avvenuto uno squallido gioco delle tre carte", ha denunciato nei giorni scorsi la deputata dem Stefania Pezzopane.
Sta di fatto che si potranno avviare le opere di messa in sicurezza; nell'espletamento dei lavori, "il concessionario dovrà tener conto di tutte le indicazioni fornite nel corso del tempo dal concedente, volte ad assicurare in ogni caso la sicurezza per chi attraversa l'infrastruttura. Sulla base delle specifiche situazioni e dei singoli cantieri, il gestore sarà tenuto a valutare le misure di regolazione del traffico ritenute di volta in volta maggiormente idonee per la sicurezza dell'utenza", chiarisce il Mit.
Per quanto concerne, invece, la situazione del traforo del Gran Sasso, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta interessando la Presidenza del Consiglio "affinché si assicuri l'opportuno coordinamento di tutte le amministrazioni coinvolte e si individuino le misure da porre in essere per il superamento del rischio idrogeologico che coinvolge l'area". E' una prima, ancora insufficiente risposta del Governo alla delibera assunta lunedì dalla Giunta regionale che, di fatto, ha chiesto la nomina di un Commissario straordinario e le risorse necessarie alla messa in sicurezza del bacino idrico che serve 700mila abruzzesi [qui, l'approfondimento], ed alla conferenza stampa tenuta stamane dai consiglieri regionali di centrosinistra [qui] che hanno formulato una serie di proposte chiedendo al Mit, come primo atto, la revoca della chiusura del traforo, in entrambe le direzioni, minacciata da Strada dei Parchi a partire dalla mezzanotte del 19 maggio prossimo.