"D'intesa con Palazzo Chigi, il Mit valuta positivamente l'ipotesi di dare una risposta circa il tema del rischio idrogeologico del Gran Sasso attraverso il decreto 'Sblocca cantieri'. Sarà dunque presentato, di concerto col Mef, un emendamento in sede di conversione del provvedimento con il quale sarà nominato un Commissario straordinario per far fronte, in particolare, alla progettazione e realizzazione degli interventi per la messa in sicurezza del sistema idrico".
Lo dice il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in una nota. Dunque, il dicastero guidato da Danilo Toninelli ha deciso di accogliere la richiesta di commissariamento formulata dalla Giunta regionale d'Abruzzo con una delibera proposta dall'assessore Emanuele Imprudente. Si tratta di un atto che presuppone il preventivo accertamento della condizione di emergenza "connessa alle criticità relative alle interconnessioni tra il traforo autostradale del Gran Sasso, i Laboratori dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), le captazioni ad uso potabile e, più in generale, l’acquifero del Gran Sasso".
Anche Strada dei Parchi aveva chiesto la nomina di un Commissario. Tra meno di un mese, alla mezzanotte del 19 maggio, la concessionaria minaccia di chiudere il traforo del Gran Sasso, in entrambe le direzioni, a tempo indeterminato: il motivo è l'inchiesta della Procura di Teramo sugli sversamenti di sostanze pericolose nel bacino idrico, con i vertici della società che sono finiti sotto inchiesta insieme ai responsabili dei Laboratori nazionali del Gran Sasso e della Ruzzo Reti per l'ipotesi di reato di "inquinamento ambientale". Vogliamo "evitare la reiterazione del reato", la provocazione della concessionaria. Che ha ribadito come i lavori di messa in sicurezza dovrebbero essere posti in opera dal soggetto proprietario dell'infrastruttura, e cioé dallo Stato.
I vertici di Strada dei Parchi, come dell’Infn e di Ruzzo Reti - ha riconosciuto il governatore Marco Marsilio - "sono oggetto di una indagine che formula un’ipotesi accusatoria che, se venisse interpretata nel modo che sta preoccupando il concessionario, e cioè sul presupposto che tenere aperto il traforo e far transitare i mezzi, in sostanza, significa reiterare un reato, esporrebbe i dirigenti della concessionaria ad un aggravamento della loro posizione processuale; dunque, capisco qual è il punto di vista di Strada dei Parchi. Spero che gli approfondimenti giuridici, l’interlocuzione che il concessionario sta avendo con la Procura della Repubblica attraverso i propri avvocati porti a chiarire, e rasserenare, il quadro. Indipendentemente da questo, però, credo sia necessario che le Istituzioni assumano l’iniziativa e affrontino in modo conclusivo la questione”, l'appello del Presidente della Regione. Che al Governo ha chiesto anche le risorse per intervenire, circa 170 milioni di euro stando alle stime prodotte dalla passata amministrazione regionale.
Pezzopane: "Senza risorse commissario è solo un pannicello caldo"
"Per la messa in sicurezza del Gran Sasso servono innanzitutto le risorse e la velocità di esecuzione. E un commissario senza risorse è un pannicello caldo, impossibilitato ad operare".
Così Stefania Pezzopane, deputata del Partito democratico, all'indomani dell'annunciata nomina del Commissario straordinario per l'A24.
"Io stessa" ha aggiunto Pezzopane "avevo suggerito di intervenire con appositi emendamenti nel decreto sblocca cantieri. Ora pare che il governo intenda presentarli: bene, vuol dire che ha seguito il nostro consiglio. Ma ribadisco: servono innanzitutto i soldi, almeno 180 milioni di euro , seppur in più annualità, ed una task force immediatamente operativa per procedere alla progettazione e realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza delle falde acquifere". Per Pezzopane "un commissario senza risorse è solo un escamotage. L'obiettivo – continua la parlamentare abruzzese del Pd- deve essere quello di prevedere e realizzare misure urgenti per la messa in sicurezza dell'acquifero del Gran Sasso, della sede autostradale e dei Laboratori Infn".
"Per Pezzopane "il primo atto da compiere, da parte del Ministro Infrastrutture e di Strada dei Parchi per le loro rispettive competenze, è quello di revocare la decisione di chiusura del Traforo del Gran Sasso sull'autostrada A24, comunicata il 5 aprile scorso è prevista per il 19 maggio. Quindi serve un finanziamento urgente, con apposito provvedimento legislativo, degli interventi necessari per superare le criticità del sistema Gran Sasso. Noi chiediamo al Governo – conclude la parlamentare del Pd - di provvedere con assoluta urgenza a finanziare, con uno specifico provvedimento legislativo, gli interventi individuati con risorse straordinarie a carico del Bilancio dello Stato. Ben venga quindi l'emendamento al decreto "cantieri", ma con le dovute risorse. Quanto alla nomina di un commissario straordinario ritengo possa essere una soluzione valida quella di un commissario per la sola esecuzione degli interventi, dotato di apposita struttura tecnica. Penso sia invece necessario il mantenimento, in capo al Presidente della Regione, di un ruolo di impulso e coordinamento".