A dare la notizia era stato il governatore Marco Marsilio, alla fine del marzo scorso [ne avevamo scritto qui]; a margine di una riunione che si era tenuta a Teramo, nella sala consiliare della Provncia, il Presidente della Giunta regionale aveva annunciato che si sarebbe provveduto all'acquisto di unità immobiliari al fine di fronteggiare la situazione d'emergenza abitativa nei comuni ricadenti nel cratere sismico 2016 e 2017.
"Il provvedimento - aveva annunciato Marsilio - riguarderà circa 1000 persone che attualmente sono ospitate nelle strutture alberghiere convenzionate o in autonoma sistemazione": l'importo complessivo dell'operazione era stato stimato in circa 51 milioni, ed il via libera era arrivato dal Ministero dell'Economia e delle Finanze con la 'bollinatura' dello schema di Ordinanza di Protezione civile che aveva predisposto il provvedimento.
D'altra parte, alla fine di marzo le persone assistite nelle province di Teramo e L'Aquila erano ancora 8847; 410 nelle soluzioni abitative in emergenza (SAE), 7445 con contributo di autonoma sistemazione (CAS), 673 in alberghi, 232 negli alloggi del Progetto case L’Aquila e 87 nei moduli abitativi prefabbricati rurali emergenziali (MAPRE). "Una notizia importante è che entro l’estate oltre 1000 persone lasceranno gli alberghi e l’autonoma sistemazione per entrare in abitazioni messe a disposizione dalla Regione", le parole del governatore.
Ebbene, meno di due mesi dopo è stata approvata una delibera dalla Giuta regionale, su proposta dell'assessore alle aree interne e all'edilizia residenziale Guido Quintino Liris, che stanzia i 51 milioni assegnati dando mandato all'Ater di acquistare 240 alloggi invenduti, in particolare nelle province di L'Aquila e Teramo. Così si darà un tetto ad un migliaio di sfollati che percepiscono ancora l'autonoma sistemazione, evitando ulteriore consumo di suolo e dando respiro, tra l'altro, all'asfittico mercato edilizio delle aree interne stravolte dai terremoti che si sono susseguiti dall'agosto 2016 al gennaio 2017.
Passata l'emergenza, il patrimonio immobiliare acquisito potrà essere oggetto di un progetto di housing sociale.