Il traforo del Gran Sasso non chiuderà.
Come avevamo anticipato martedì sera [qui], Strada dei Parchi ha finalmente revocato "la decisione di chiudere il traforo del Gran Sasso" sulla A24: a confermarlo all'Ansa è il vicepresidente della concessionaria che gestisce le autostrade A24 e A25, Mauro Fabris, "alla luce di quanto emerso negli incontri dei giorni scorsi al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e questa mattina in Procura a Teramo". Domattina, ha riferito Fabris, ultimo incontro tecnico al Mit per concordare le azioni da intraprendere.
Di fatto, la società stava attendendo la formalizzazione dell'accordo interistituzionale raggiunto, nella serata di martedì, al Ministero delle Infrastrutture. Come noto, l'accordo prevede una serie di azioni congiunte e coordinate; in particolare, un protocollo rafforzato di monitoraggio ambientale e della risorsa idrica facente capo al Ministero dell'Ambiente, una pianificazione dell'emergenza demandata alla Protezione civile di concerto con la Regione e un piano di limitazione della circolazione sulla tratta autostradale, operato dal concessionario Strada dei Parchi di concerto col concedente, ossia il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti: su queste tre direttrici si articolerà nell'immediato l'azione di risposta, in attesa che il Commissario straordinario, previsto da un emendamento governativo allo Sblocca cantieri, possa prendere in mano la situazione, con le dovute risorse e prerogative, per la definitiva messa in sicurezza del sistema idrico.
Restava il nodo della responsabilità in ordine ai rischi di inquinamento e, per questo, stamane si è tenuto un vertice in Procura a Teramo alla presenza, tra gli altri, del capo di gabinetto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Gino Scaccia e del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio. Un incontro che si è svolto "in un clima assolutamente sereno - ha spiegato all'uscita il governatore Marsilio - La Procura della Repubblica ha ribadito il suo atteggiamento di assoluto buon senso nel condurre questa inchiesta. Fin dall'inizio, abbiamo ritenuto una forzatura la posizione assunta da Strada dei Parchi: tuttavia, se cercava rassicurazioni sul fatto che tenere aperto il traforo non aggraverà la sua posizione, ebbene è nei fatti. L'indagine è chiusa - ha chiarito Marsilio - il processo inizierà a settembre e non ci sono ulteriori atti che debbano essere compiuti. La Regione, il Ministero, gli Enti e le Istituzioni coinvolte si sono presentati qui in Procura per rappresentare i passi in avanti che si stanno facendo verso la soluzione dei problemi. Il decreto 'Sblocca cantieri' conterrà le norme che il Governo sta predisponendo per la nomina del Commissario e per assicurare le risorse e, nel frattempo, ci sarà un rafforzamento dei protocolli di monitoraggio e vigilanza delle acque. Credo che alla luce di questo, Strada dei Parchi debba sentirsi serena".
Alla luce di quanto emerso, e del lavoro di sintesi dei giorni scorsi, si è giunti dunque alla revoca di una decisione che avrebbe spaccato in due l'Abruzzo. "L’annuncio della revoca della chiusura del traforo del Gran Sasso rappresenta un’ottima notizia per tutto l’Abruzzo", il commento a caldo del governatore Marsilio. "Abbiamo lavorato con pazienza e determinazione per arrivare a questa soluzione. Nonostante la delicatezza e la complessità della situazione, tutte le parti hanno agito con ragionevolezza e senso di responsabilità. E’ stato avviato un percorso che porterà finalmente alla definitiva soluzione del problema".
"Come avevo annunciato dopo il summit di ieri in Prefettura il traforo del Gran Sasso non chiuderà", le parole del sindaco dell'Aquila Pierluigi Biondi. "Un risultato ottenuto grazie a un'azione collettiva che ha mobilitato tutto il territorio: dalle istituzioni locali e pubbliche fino alle organizzazioni private e di categoria. Una questione che non poteva essere derubricata a un mero fatto di provincia e che, anzi, avrebbe pesantemente inciso sulla quotidianità e sulla prospettiva di vita e sviluppo dell'Italia centrale. Sia di monito agli attori di questo tiro alla fune: L'Aquila, Teramo, l'Abruzzo, e con essi i suoi abitanti, non sono inanimati, sono e saranno attenti anche in futuro. Non consentiranno più che su di essi si giochino partite 'altre', che poco hanno a che fare con il tecnico e indifferibile", la stoccata del primo cittadino.
Intanto, stamane a L'Aquila si è riunito il Consiglio comunale, convocato dal presidente Roberto Tinari in seduta straordinaria aperta. Sono intervenuti il vice presidente della Giunta regionale Emanuele Imprudente, la deputata Stefania Pezzopane, il rettore del GSSI Eugenio Coccia, Alba Formicola dell'Infn, il segretario generale di Apindustria Massimiliano Mari Fiamma, il presidente dell'Ordine degli ingegneri Pierluigi De Amicis, i consiglieri regionali Giorgio Fedele (M5S) e Americo Di Benedetto, in aula anche in veste di consigliere comunale. Assente il sindaco Pierluigi Biondi e gran parte degli assessori comunali.
Al termine della discussione, l'assemblea ha approvato all'unanimità un ordine del giorno - in parte già superato dai fatti - con il quale impegna il sindaco a "promuovere presso la Regione Abruzzo e il Mit ogni azione e misura atta a scongiurare la paventata chiusura del traforo del Gran Sasso, che risulta essere iniqua e dannosa per l'intera comunità abruzzese, e a sollecitare lo Stato al finanziamento integrale degli interventi previsti dalla deliberazione di Giunta regionale 33/2019. Auspica inoltre che si affronti con determinazione il problema dei costi sociali ed economici del pedaggio autostradale A24, con un confronto serrato tra Regione, Società Strada dei parchi, Mit, alla presenza degli enti locali interessati. Chiede infine la puntuale verifica della convenzione esistente e la possibilità di un'eventuale rimodulazione o revoca".
Soddisfazione è stata espressa, a margine, del Consiglio, dal presidente Roberto Tinari. "Ringrazio quanti sono intervenuti alla seduta odierna, – ha dichiarato Tinari – sia per la loro presenza istituzionale, molto significativa, che per gli elevati contributi forniti alla discussione. L'approvazione, all'unanimità, dell'ordine del giorno, i cui contenuti si collocano nel solco della deliberazione assunta in tal senso dalla Giunta regionale, costituisce un elemento di forza e concretezza ai fini di scongiurare la chiusura di un'infrastruttura determinante per l'Abruzzo e per la città dell'Aquila, che avrebbe conseguenze disastrose per la nostra economia, per il turismo, nonché per istituzioni fondamentali per il tessuto sociale, culturale e produttive, determinando un isolamento pressoché totale. Sono molto soddisfatto dell'esito della riunione consiliare, – ha concluso Tinari – della quale ho fortemente sostenuto la convocazione, la cui valenza e necessità è stata ribadita dalla comunicazione, pervenuta proprio in mattinata da Società Strada dei Parchi, nella quale si chiariva che l'intesa con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti non è ancora stata formalizzata e, conseguentemente, la chiusura del traforo non ancora scongiurata. Riteniamo che su questo tema, così importante e strategico, debba essere mantenuta la massima attenzione e che non si possa abbassare la guardia fino a che non sia stata trovata una soluzione definitiva".