Soddisfatto per la buona riuscita dell'evento ma arrabbiato, anzi "furibondo", per le limitazioni e i paletti imposti dai vigili del fuoco all'uso degli impianti sportivi proprio alla vigilia della manifestazione.
E' un Francesco Bizzarri senza peli sulla lingua quello che parla alla stampa per stilare un bilancio dei campionati nazionali universitari che si sono tenuti all'Aquila dal 17 al 26 maggio.
"A bocce ferme, voglio togliermi un po' di sassolini dalle scarpe": esordisce così il presidente del Cus L'Aquila, che, dopo aver passato di nuovo in rassegna i numeri fatti registrare dall'evento, già divulgati nei giorni scorsi - 4mila persone mobilitate (tra atleti, para atleti, familiari, staff, preparatori, giudici di gara, arbitri ecc.); ristoranti e alberghi pieni da Campo Felice a Fonte Cerreto; un ritorno di immagine positivo per la città a 10 anni dal terremoto - imbastisce una requisitoria contro la solerzia a suo dire eccessiva con cui, a pochi giorni dall'inizio dei campionati, i vigili del fuoco hanno applicato delle restrizioni agli impianti designati a ospitare le gare.
"E' inconcepibile quello che è accaduto" afferma Bizzarri "Dal 31 luglio 2018 si sapeva che L'Aquila avrebbe ospitato i campionati. Nonostante avessi scritto in più occasioni, i rilievi dei vigili, che hanno riguardato tutti gli impianti, nessuno escluso, sono arrivati 15 giorni prima dell'inizio della manifestazione".
Un caso emblematico, dice Bizzarri, è quello dello stadio Fattori, chiuso tre giorni prima dell'avvio dei campionati per alcuni problemi riscontrati sia ai pali dei riflettori che alle torri littorie: "Peccato che in quello stesso stadio il 7 aprile avessero giocato le Belve Neroverdi e che il 17 giugno davanti il Fattori sia passato il Giro d'Italia. Per questi due eventi, però, l'impianto non aveva avuto nessuna anomalia".
Ma di esempi di questo eccesso di zelo quasi punitivo, spiega Bizzarri, ce ne sono molti altri: "I vigili avrebbero voluto addirittura che smantellassimo gli spogliatoi del Pala Sandalo, a Centi Colella, una struttura in legno frutto di una donazione di 110mila euro elargita dalla Regione Lazio, perché non in regola dal punto di vista delle norme antincendio, nonostante la ditta che l'aveva costruita ci avesse certificato la sua sicurezza. Di fronte a questa prescrizione, avevo chiesto di poter avere una squadra di vigili presente in loco, che avrei pagato di tasca mia. Non ci è stato concesso nemmeno questo. Per non parlare dei mille rilievi fatti alle altre palestre, anche su dettagli minimi. Nonostante tutte le difficoltà, lavorando giorno e notte, siamo riusciti a garantire il regolare svolgimento della competizione. E i rigraziamenti e i riscontri che abbiamo ricevuto da tutti i Cus dimostrano che abbiamo fatto un buon lavoro".
Bizzarri parla di "vessazioni" subite per tutta la durata della manifestazione sottoforma di continue richieste e sollecitazioni sulla sicurezza, di una sorta di accanimento che si sarebbe consumato nei suoi confronti.
Il momento più difficile, ricorda il presidente del Cus, l'apice di questa tensione, ci sarebbe stato il 30 aprile, a un vertice con l'ex comandante dei vigili del fuoco, appena andato via, Domenico De Bartolomeo: "Dinanzi alle mie rimostranze circa il fatto che i rilievi dei vigili del fuoco rischiavano di far saltare tutto quanto quando ormai era troppo tardi e già avevamo tutti gli alberghi prenotati, ha avuto il coraggio di dirmi che tutto ciò non era affar suo. Una risposta di fronte alla quale mi sono alzato e me ne sono andato via, per non far degenerare la discussione. Vi immaginate quello che sarebbe successo se fossimo stati costretti a cancellare i campionati, a quale brutta figura avremmo esposto la città?".
Ma Bizzarri ne ha anche per questore e prefetto: "Non sono mai stato chiamato agli incontri sulla sicurezza, addirittura il prefetto cha detto he per la festa spontanea e autorganizzata che si è fatta al Circolo Tennis si sarebbe dovuta riunione la Commissione spettacolo".
"Mi piacerebbe organizzare, tra due anni, i campionati universitari sul Gran Sasso" conclude Bizzarri "Ma vedendo come è andata quest'anno, chi me lo fa fare?".