L'ultimo ostacolo che impediva l'avvio dei lavori per il rifacimento dei sottoservizi (acquedotto, fognature, reti elettriche e telefoniche) in centro storico è caduto.
Il Tar Abruzzo ha infatti rigettato il ricorso presentato dall'azienda rimasta esclusa dall'aggiudicazione dell'appalto vinto a settembre 2013 dall'Ati (Associazione temporanea di imprese) formata dalla capofila Acmar (Associazione cooperativa muratori e affini di Ravenna) e dalle aziende aquilane Taddei Spa e Edlfrair.
L'impresa ricorrente, la Alma Cis dell'imprenditore pescarese Enrico Marramiero, aveva depositato una richiesta di sospensiva, a fronte della quale il Tar, nel dicembre scorso, aveva emesso un'ordinanza con la quale, in sostanza, bloccava tutto e chiedeva alla Gran Sasso Acqua, la stazione appaltante, di fornire alcuni chiarimenti in merito al bando di gara e al progetto preliminare.
Data l'importanza dell'appalto e il costo complessivo del progetto - 80 milioni di euro, provenienti in parte dalla delibera Cipe del 2012, circa 53 milioni, e in parte da un precedente stanziamento, risalente al 2010, del Commissario per la ricostruzione, 27 milioni di euro, cifre che fanno di quest'opera la più grande opera pubblica del dopo terremoto - il tribunale amministrativo aveva temporaneamente fermato l'atto di aggiudicazione dei lavori, in attesa di pronunciarsi sulla sospensiva vera e propria.
La nuova sentenza, arrivata due giorni fa, consentirà dunque alla Gsa di andare avanti con la procedura. "E' una decisione importantissima" ha commentato a NewsTown il presidente della Gsa Americo Di Benedetto " che ci consente di procedere con l'iter di aggiudicazione. Entro 30-35 giorni i lavori potranno partire".
Il primo lotto, da 27 milioni di euro, interesserà l'asse centrale (Fontana Luminosa - Villa Comunale).
I sottoservizi passeranno dentro mini gallerie sotterranee dell'ampiezza di 150x200, ispezionabili e percorribili, fatte di cemento armato precompresso, che verranno “calate” nel sottosuolo da apposite gru.
Questi “tunnel intelligenti” conterranno le condutture dell'acqua, le reti fognarie, i cavi elettrici e quelli telefonici e, un domani, potranno essere implementati con altri servizi (ad esempio reti per la tv via cavo o per la videosorveglianza).
Di fatto, attraverso questi cunicoli polifunzionali, si porrà fine al caos di tubi e cavi presente sia sottoterra che all'aria aperta. Niente più intrichi e labirinti di tubature; niente più fili sospesi tra e lungo le facciate dei palazzi: verrà tutto interrato.
Uno degli aspetti più importanti e innovativi del progetto è costituito dalla presenza della fibra ottica: l'intero centro storico verrà cablato.