Riapre al pubblico, all'Aquila, la chiesa di S. Silvestro, gravemente danneggiata dal terremoto del 2009.
Alla cerimonia di inaugurazione, tenutasi questa mattina, sono intervenuti il Segretario regionale Mibac per l'Abruzzo Stefano D'Amico; il sindaco dell'Aquila, Pierluigi Biondi; l'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Petrocchi e il Sottosegretario per i beni e le attività culturali, Gianluca Vacca.
L'intervento di recupero - costato 6,7 milioni di euro ed eseguito da un'associazione temporanea di imprese (Ati) formata dalla Gaspari Gabriele Srl e dal Consorzio Officina di Roma, per la parte dei restauri - è stato illustrato dai direttori dei lavori, gli architetti Augusto Ciciotti e Marcello Marchetti, dalla responsabile del restauro degli apparati decorativi, Biancamaria Colasacco, e dal Rup Panfilo Porziella.
Edificata tra il XIII ed il XIV secolo per volontà degli abitanti del castello di Collebrincioni, uno dei castelli raggruppati da Federico II, la chiesa, in stile romanico, che affaccia sull'omonima piazza contornata da altre importanti costruzioni (come palazzo Branconio e palazzo Rustici), ha subito, nei secoli, diversi rimaneggiamenti e restauri soprattutto a seguito dei terremoti.
Quello del 2009 aveva causato danni notevoli alla facciata, all'abside, alla torre campanaria e alle pareti laterali. Il restauro ha riguardato il ripristino di una solidità e staticità globale e interventi mirati su campanile, murature perimetrali, facciata, archeggiature, pilastri e absidi.
Nel rimuovere gli intonaci degli anni Settanta e Ottanta sono stati ritrovati affreschi sulle pareti laterali. Uno dei rinvenimenti più antichi e significativi è stato fatto nel locale sacrestia: si tratta di affreschi presumibilmente duecenteschi, fatto che fa ipotizzare un primo impianto della chiesa in questa zona.
All'interno di San Silvestro si trova anche la Cappella della Famiglia Branconio, molto danneggiata dopo il sisma, nella quale c'è una pala d'altare, la copia della Visitazione di Raffaello, il cui originale venne trafugato nel 1600 dagli spagnoli e oggi si trova al Prado, a Madrid. Il segretariato regionale del MIBAC ha inviato una richiesta al ministro Alberto Bonisoli affinché si possa avviare una soluzione diplomatica con il governo spagnolo e il museo madrileno per riavere l'opera.
Notevoli anche gli affreschi nell'abside maggiore, attribuiti al Maestro di Beffi, e quelli nelle edicole in controfacciata, opera di Francesco da Montereale.
La facciata di San Silvestro ha richiesto un notevole impegno nel restauro, sia per il miglioramento strutturale sia per il recupero degli apparati decorativi e scultorei, del portale ligneo cinquecentesco, del grande rosone.
"E' possibile conciliare conciliare bellezza, arte e sicurezza sismica" afferma il direttore dei lavori Augusto Ciciotti "La ricerca scientifica è molto avanzata. Le esperienze dei terremoti del passato hanno consentito di mettere a punto metodologie di rispetto compatibili riproponendo in molte situazioni in chiave moderna tecniche tradizionali antiche di secoli. La città è sicuramente più sicura. Grandi sforzi finanziari sono stati messi in campo dai vari governi. Le risorse umane specialistiche e professionali hanno dato il meglio e tutti i monumenti sono stati portati ad un miglioramento sismico".
"Quello di oggi è un giorno di festa e di grande emozione, viene finalmente riconsegnato all'Aquila uno dei pezzi pregiati del suo meraviglioso patrimonio culturale" ha detto il Sottosegretario ai beni culturali Gianluca Vacca "Un gioiello bellissimo – ha proseguito - viene restituito non solo all'Aquila ma alla regione Abruzzo, all'intero Paese, a tutti gli amanti dell'arte, del bello. Questa riapertura è un'ulteriore prova del grande lavoro che è stato fatto in questi anni, e voglio qui ringraziare le strutture territoriali del Mibac per l'impegno e le competenze con cui hanno operato. La città ritrova un altro suo elemento fortemente identitario, accanto alla ricostruzione materiale prosegue così la ricostruzione sociale. Una ricostruzione che non può prescindere dalla cultura. Per questo - ha concluso Vacca - come Ministero siamo impegnati a fondo, attraverso iniziative culturali importanti, affinché l'anno del decennale sia davvero il punto di svolta per il rilancio definitivo dell'Aquila".
La riapertura della chiesa al culto ci sarà domenica 7 luglio alle 18. Dal giorno successivo la parrocchia tornerà a svolgere tutte le sue attività pastorali ordinarie cioè la celebrazione delle Messe feriali di tutti i giorni alle 19:00, delle Messe festive di ogni domenica alle 11:30 e da settembre la preparazione ai sacramenti dell’iniziazione cristiana. La parrocchia sarà gestita da don Martino Roberto Gajda, attualmente il parroco di Santa Maria Mediatrice nel quartiere di Valle Pretara in L'Aquila.