Mercoledì, 10 Luglio 2019 20:23

L'Aquila, sì a nuovo contratto di servizio da 14 milioni tra Comune e Asm ma sulla differenziata nessun passo avanti

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Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza il nuovo contratto di servizio tra l’ente e l’Asm.

La delibera è passata con 16 voti favorevoli e 7 astensioni ma il testo portato in aula, illustrato dall’assessore alle Partecipate, Fausta Bergamotto, è stato modificato da alcuni emendamenti presentati dai consiglieri di minoranza Paolo Romano (Il Passo Possibile) e Stefano Albano (Pd) sui quali anche il centrodestra ha votato sì.

Il più importante è quello che ha allungato la durata del contratto: dai 3 anni (prorogabili di altri 2) inizialmente contenuti nella delibera, si è passati infatti ai 5 (prorogabili di altri 3) proposti dall’opposizione.

La ratio della dilazione è soprattutto quella di favorire investimenti a lungo termine in nuovi macchinari e nuovi mezzi al fine di aumentare la percentuale della differenziata, che oggi langue a un misero 36%. Un dato lontanissimo rispetto all’obiettivo minimo (65%) imposto ai  comuni italiani dal Testo unico ambientale.

Malgrado questa deludente performance, L’Aquila, come ha certificato un recente studio della Uil, è il capoluogo di provincia abruzzese dove la Tari (Tassa sui rifiuti), negli ultimi anni, è cresciuta di più. L’ammontare del nuovo contratto (14 milioni e 466mila euro) è sostanzialmente identico a quello degli anni passati e sarà finanziato, in parte, dal gettito Tari (11 milioni e 750mila euro) e in parte (i restanti 3 milioni) dai trasferimenti straordinari del Governo.

Giustino Masciocco (Articolo 1) e Elia Serpetti (Il Passo Possibile) hanno criticato la giunta per aver scelto di affidare il servizio dello sfalcio dell'erba, finora svolto dall'Asm, a una società esterna (la gara verrà chiusa nei prossimi giorni) e per non aver previsto, nel nuovo contratto di servizio, dei fondi supplementari per i servizi di raccolta straordinaria, come ad esempio quelli che ci sono in occasione di eventi particolari come fiere, sagre e feste.

Il consiglio ha approvato anche, questa volta all’unanimità, la delibera che istituisce la Consulta per il commercio e l'artigianato del centro storico della città e delle frazioni, un organo collegiale non deliberativo che avrà il compito di fornire al consiglio indicazioni utili alla soluzione di tutti problemi legati al commercio.

Anche in questo caso il provvedimento arrivato in aula, che portava la firma del vice sindaco e assessore al Commercio Raffaele Daniele, è stato modificato con alcuni emendamenti presentati dal consigliere di opposizione Lelio De Santis.

Uno di questi ha stabilito che la consulta, di cui faranno parte sindaco, consiglieri di maggioranza e minoranza e rappresentanti delle associazioni di categoria, dovrà essere sentita obbligatoriamente, anche se il suo parere alla fine non sarà vincolante.

Infine, a margine del consiglio, la conferenza dei capigruppo ha dato il via libera all’istituzione di una commissione speciale di inchiesta sui fondi del 4% e sul Progetto Case (che rimarrà in carica un anno) e alla nomina del presidente del consiglio comunale nel cda del convitto Cotugno in rappresentanza del Comune dell’Aquila. Entrambe le proposte saranno portate alla prossima seduta dell’assemblea per l’approvazione definitiva.

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