E’ stata una manifestazione davvero imponente, quella di ieri a Pescara. Oltre ventimila persone hanno sfilato per le vie della città per dire no al progetto Ombrina2, la nave lunga quanto il Colosseo che dovrebbe affiancarsi alla piattaforma di estrazione petrolifera, già al largo della costa teatina, per raffinare l’oro nero. Quasi due chilometri di corteo: si tratta della più grande manifestazione che l’Abruzzo ricordi, negli ultimi anni.
Una regione che ha spesso sopportato silenziosamente la violenza sul suo territorio, ieri ha finalmente sollevato la testa contro la deriva petrolifera. E non solo. C’erano i comitati dell’Aquila, con lo striscione “No alla piattaforma, Si al parco e alla ricostruzione aquilana”, i ragazzi del centro sociale Zona22 di San Vito Chietino, a battersi contro la cementificazione di un meraviglioso angolo della nostra costa, c’erano le associazioni ambientaliste e di tutela dell’ambiente, il popolo dell’acqua e dei beni comuni, e tanti ragazzi colorati e festanti.
Una manifestazione, insomma, che ha saputo andare ben oltre la protesta, che ha raccontato di un Abruzzo finalmente capace di immaginare un’altra idea di sviluppo sostenibile. Il turismo, innanzitutto, volano per la ripresa economica di una regione depressa.
Il corteo si è mosso intorno alle 15:30 dalla Madonnina, in fondo al Ponte del mare. Ad aprire il serpentone Wwf e Legambiente, subito dietro le istituzioni. C'erano, fra gli altri, gli onorevoli Giovanni Legnini del Pd e Fabrizio Di Stefano del Pdl, Walter Caporale dei Verdi e Maurizio Acerbo di Rifondazione comunista. Con loro, Franco Caramanico di Sel e Gianluca Vacca del Movimento 5 stelle. Tantissimi i sindaci dei comuni d’Abruzzo che hanno aderito alla manifestazione, a rappresentare la giunta Cialente sono arrivati a Pescara gli assessori Pietro Di Stefano e Lelio De Santis, e poi i presidente delle Province di Chieti e Pescara, Di Giuseppantonio e Testa.
Una sfilata che non è piaciuta a parte del corteo, che ha polemizzato contro i responsabili politici dell’inquinamento e della petrolizzazione in Abruzzo, contro i responsabili della cementificazione del nostro territorio che ieri hanno sfilato a Pescara contro Ombrina2. Era ben altra l’anima della giornata: è stato chiaro a piazza Salotto, quando le istituzioni hanno sfilato via veloci, girando a destra verso via Fabrizi per evitare il cuore della città per poi tornare sul lungomare Matteotti. Il corteo, invece, è rimasto fermo per qualche minuto: tra musica, cori e flash mob ha mostrato volti e strisconi dii associazioni, movimenti, comitati, sindacati e rappresentanti delle aree protette. Ha raccontato della presenza di tanti cittadini, di ogni età, e di tantissimi giovani. Un bel segnale, davvero.
Ha voluto sottolinearlo anche il presidente della Regione, Gianni Chiodi, che ha parlato di un Abruzzo finalmente unito. Peccato lui non ci fosse, ieri, a Pescara. Siamo sicuri non avrebbe trovato una accoglienza tanto festosa.
L’Abruzzo si è mostrato davvero unito, è vero. Contro l’idea di sviluppo che la giunta Chiodi, in questi anni, ha contribuito a sostenere. Oltre il 50% del territorio abruzzese è interessato da attività di ricerca, estrazione e stoccaggio di idrocarburi. E’ bene ricordarlo. Come è sempre utile ricordare al governatore che c’è una emergenza ricostruzione che interessa il capoluogo di questa regione.
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Il video completo della giornata
Il racconto della giornata di ieri, dai nostri inviati
Ore 18:00
Il corteo è arrivato nella piazzetta del mare. Nel corso della manifestazione, molta gente si è unita al serpentone colorato e pacifico che ha attraversato la città. Oltre 20mila persone sono arrivate in piazzetta, a qualche metro dal mare che stanno difendendo con la loro protesta al progetto Ombrina2. Subito dietro le istituzioni, i ragazzi di Zona22 che hanno criticato le istituzioni e promesso di essere a Parma per dire no anche all'inceneritore: "Grillo aveva promesso che non si sarebbe fatto e, invece, il sindaco 5stelle Pizzarotti sta per dare il via libera. Questo per dire che i progetti di questo tipo si possono fermare solo dal basso, con mobilitazioni come quella di oggi".
Ore 17:05
La testa del corteo sta attraversando corso Vittorio Emanuele. Tra le istituzioni, spicca l'assenza del presidente della Regione, Gianni Chiodi. A rappresentare il comune dell'Aquila, che ha aderito alla protesta, c'è l'assessore alla ricostruzione Pietro Di Stefano. La coda del serpentone si perde a vista d'occhio: i manifestanti sono almeno 20mila.
Ore 16:10
Il corteo è partito. Ad aprire il serpentone, il WWF e Legambiente. Seguono le istituzioni, con i sindaci dei Comuni che hanno aderito. Il comitato "Radicati al territorio" è di sicuro il più colorato e rumoroso. Con i ragazzi di San Vito, il comitato 3e32 dell'Aquila: "No alla piattaforma, si al parco e alla ricostruzione aquilana". A Pescara, stanno sfilando in migliaia. Movimenti politici, sindacati, comitati, e tanti tanti cittadini.
Ore 15:30
Pescara, il concentramento della manifestazione contro il progetto Ombrina2. Alla madonnina in fondo al Ponte del mare, si stanno raccogliendo centinaia di persone da ogni angolo d'Abruzzo. Tra poco, il corteo partirà alla volta dello stadio del mare attraversando il centro città. Sono arrivati anche gli attivisti del comitato "Radicati al territorio", che si riuniscono nel centro sociale Zona 22 di San Vito. Siamo in attesa della nave di Greenpeace, che darà idealmente il via alla manifestazione.