Sono tantissime le adesioni per la manifestazione che si terrà domenica 23 ottobre a L’Aquila dinanzi al palazzo dell’Emiciclo, per dire che le vittime del terremoto del 6 aprile 2009 non hanno alcuna colpa come recita invece la sentenza shock di cui abbiamo avuto notizia la scorsa settimana. A comunicarlo è il comitato organizzativo della manifestazione.
Finora sono circa 500 i cittadini e le cittadine, le realtà e le associazioni che hanno voluto sottoscrivere l’appello inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Tra loro molti parenti delle vittime del terremoto e comitati sorti nel Paese all' indomani di altre catastrofi come quella del ponte Morandi, di Rigopiano o quella relativa all’inquinamento di Taranto.
In una nota il comitato scrive “La sentenza crea profondo smarrimento e sdegno oltre che un pericoloso precedente di fronte al quale non possiamo che opporci continuando a chiedere Verità e Giustizia per le vittime di tutte le catastrofi. Quello di domenica alle ore 11:00 sarà anche un momento per tornare a riunirci come comunità, a riflettere insieme e a prendere la parola, certi che momenti come questo siano utili anche a ricostruire quel senso di comunità fondamentale per la città e che dà forza anche per il futuro.”
Inoltre nella nota si fa riferimento alla presa di posizione del Consiglio Comunale, all’interno del quale tutte le Consigliere e i Consiglieri si sono fatti fotografare con il cartello con su scritto “Le vittime non hanno colpa”, il comitato ha apprezzato molto questo gesto e scrive “quando ci si batte per chiedere verità e giustizia per quanto accaduto la notte del 6 aprile 2009 alle 3:32, lo si fa unitariamente come cittadinanza unita nei colori comuni della città che conosce la sofferenza ed il lutto senza abbandonare la lotta per risorgere e la speranza che nel tempo l’hanno sempre contraddistinta.”