Come avevamo anticipato nei giorni scorsi [qui], il Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo, Marco Marsilio, ha adottato il decreto con il quale si nomina il dottor Thomas Schael nella qualità di Direttore generale della Asl Chieti-Lanciano-Vasto. Il dottor Schael ha già formalizzato l’accettazione dell’incarico.
Si risolve così, almeno in parte, il rebus sugli incarichi ai vertici delle aziende sanitarie territoriali, dopo il passo indietro di Francesco Nicola Zavattaro che aveva rinunciano all'incarico di manager della Asl di Chieti bloccando, dunque, anche la formalizzazione dell'incarico a Roberto Testa come direttore generale della Asl 1, L'Aquila-Avezzano-Sulmona.
Schael, oggi in Butera e partners srl, è stato fondatore e amministratore dell'agenzia di comunicazione Business communication; ex Direttore generale a Crotone, è progettista di organizzazioni complesse, specializzato in change management ed esperto di customer relationship management.
Nella seduta di giunta convocata per mercoledì, alle ore 16, a Palazzo Silone a L’Aquila verranno approvate le delibere di Giunta relative, appunto, ai contratti dei manager indicati.
Intanto, nella seduta odierna dell'esecutivo, su proposta del presidente Marsilio, è stata adottata una delibera che adegua i compensi dei Direttori generali delle Asl abruzzesi, ormai fermi da tempo, a 149.000 euro annui lordi; l’attuale livello retributivo, inferiore di circa 40.000 euro alla media nazionale, rendeva la sanità abruzzese difficilmente “appetibile” per i manager, e non adeguare tale importo stava producendo come risultati la mortificazione e il declassamento della nostra Regione.
Non solo.
Per dare una risposta efficace alle carenze di personale più volte segnalate e provvedere alla sostituzione dei dipendenti che vanno in pensione, è arrivato il via libera all'assunzione di 1157 unità di personale in 3 delle 4 Asl abruzzesi.
La giunta regionale, su proposta dell'assessore alla salute, Nicoletta Verì, ha approvato i piani triennali del fabbisogno di personale delle Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Pescara e Teramo; Quello della Asl Lanciano-Vasto-Chieti, invece, è ancora in fase di istruttoria e verrà portato all'esame dell'esecutivo regionale nei prossimi giorni. "Va precisato - spiega l'assessore - che la programmazione approvata oggi in giunta non rappresenta uno strumento rigido, ma è assolutamente flessibile e potrà essere modificato sulla base degli indirizzi fissati da questo governo regionale, che ha avviato una profonda fase di riorganizzazione di tutto il sistema sanitario abruzzese. Un ruolo centrale in questo processo sarà quello dei nuovi direttori generali della Asl, che potranno rimodulare le figure professionali da inserire in organico nel modo che riterranno più opportuno per centrare i propri obiettivi di mandato. Il tutto, ovviamente, senza aumentare la dotazione finanziaria complessivamente assegnata a ciascuna azienda sanitaria".
Nel dettaglio, la Asl Avezzano-Sulmona-L'Aquila potrà assumere, nei prossimi 3 anni, 519 nuove unità, quella di Pescara 299 e quella di Teramo 339.
Il fabbisogno è stato definito direttamente dalle aziende sanitarie, che lo hanno poi inviato alla Regione per la validazione in base a specifici parametri concordati in precedenza.
Ai contingenti autorizzati si è arrivati dopo una fase di confronto iniziata mesi fa, che necessariamente non poteva tenere conto del lavoro di ridefinizione della rete ospedaliera e di quella territoriale (tuttora in corso) e degli altri provvedimenti nel frattempo approvati dalla giunta, come il piano per l'abbattimento delle liste d'attesa, per il quale sono stati stanziati 2 milioni di euro di fondi aggiuntivi.
"Era comunque importante - aggiunge l'assessore - approvare i piani del fabbisogno per sbloccare una serie di coperture di posti che andavano affrontate e risolte in ogni caso, nell'interesse dei cittadini e del loro diritto a un'assistenza sanitaria di qualità. Dalla data del mio insediamento, lo scorso 12 marzo, siamo intervenuti autorizzando già 167 assunzioni 'a stralcio', vale a dire nelle more dell'approvazione dei piani del fabbisogno, proprio per far fronte alle situazioni più critiche. Da oggi, invece, le Asl potranno tornare a gestire autonomamente e per tempo le proprie necessità, evitando l'eccessivo ricorso ai contratti atipici e limitando il fenomeno del precariato".