Venerdì, 20 Settembre 2019 14:22

L'Ese-Cpt dell'Aquila al Salone del Restauro di Ferrara

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Il monitoraggio dei cantieri degli edifici storici e vincolati nel post sisma 2009, a cui hanno fatto seguito corsi di formazione ad hoc per le restauratrici. La ricostruzione di palazzo dell'Emiciclo e della basilica di Collemaggio a L'Aquila. L'annuncio di un ciclo di seminari ad Udine, per confrontare le esperienze della ricostruzione seguita ai terremoti del 1976 in Friuli, e del 2009 in Abruzzo.

L'Ente scuola edile (Ese)-Comitato paritetico territoriale (Cpt), della provincia dell'Aquila, ha partecipato alla 26esima edizione del Salone internazionale del restauro, dei musei e delle imprese culturali, in programma fino al 20 settembre a Ferrara, inaugurata mercoledì 18 settembre dal ministro ai Beni culturali Dario Franceschini, e che ha visto la partecipazione di oltre 150 espositori provenienti da tutto il mondo, e migliaia di visitatori.

A rappresentare l'ente paritetico costituito dall'associazione nazionale costruttori edili (Ance), e dalle organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, sono stati il vice presidente, Luigi Di Donato, il direttore, Lucio Cococcetta, la responsabile area sicurezza, Valentina Scenna, nel padiglione condiviso con gli Ese-cpt di Firenze, Cremona, Udine, Belluno e Firenze, e allestito dalla Formedil nazionale, l'Ente che coordina le oltre cento Scuole edili di tutta Italia.

Momento clou della giornata di giovedì 19 settembre, il convegno “Restauratori ed archeologi, il punto sulle novità normative e quali implicazioni per il lavoro", introdotto dal segretario nazionale Fillea Cgil, Ermira Beheri.

Il direttore Cococcetta, nel suo intervento, ha illustrato l'impegno dell'Ese-Cpt aquilano, nei dieci anni post-sismici, dal 2009 alla fine del 2018, contraddistinti da 2.100 corsi di formazione, a beneficio di 30.800 operatori dell'edilizia, per complessive 23.200 ore. Un'attività di visita nei cantieri, ben 6.034, volta a segnalare le inadempienze a 1.960 aziende, invitate poi ad adeguarsi alle norme sulla sicurezza e salubrità, evitando così potenziali sanzioni calcolate in 102 milioni di euro.

A Ferrara Cococcetta ha focalizzato l'attenzione sui cantieri che stanno procedendo al restauro e consolidamento di oltre 700 edifici vincolati, a cui si aggiungono oltre mille edifici religiosi, danneggiati dal sisma del 2009.

"Nel 2016 abbiamo svolto un monitoraggio che ha coinvolto un campione di un centinaio di restauratrici - ha spiegato Cococcetta-, impegnate nei cantieri della ricostruzione, che ci hanno rivelato più di una criticità nella logistica e servizi igienici e assistenziali, non adeguati alla presenza femminile in cantiere, e anche l'anomalia riguardante contratti diversi da quello edile, che garantisce tutele, formazione e sicurezza. Un monitoraggio a cui ha fatto seguito attivazione di corsi di formazione ad hoc, per permettere alle restauratrici di avere le carte in regola per la sicurezza, necessarie ad entrare in cantiere".

Un tema, quello del dumping contrattuale, che ha toccato nel suo intervento anche il segretario Fillea Cgil Beheri, e ribadito con forza da Di Donato.

"Il sindacato nella sua forma unitaria - ha detto il vicepresidente Ese-Cpt - sta cercando di combattere questo fenomeno distorsivo e lesivo per i lavoratori: in un cantiere non ci possono essere diversità contrattuali, tutti i lavoratori devono avere stessi diritti, garanzia della formazione, della sicurezza e soprattutto garanzie contributive, previdenziali e assicurative".

Grazie all'incontro di Ferrara si e rafforzata la sinergia dell'Ese -Cpt dell'Aquila, con la Scuola edile di Udine, due realtà legate dalle esperienze delle ricostruzioni seguite al sisma del Friuli del 1976, e dell'Abruzzo del 2009, e ora del 2016 e 2017.

"È importante confrontare quello che in Friuli è stato fatto di buono ma anche di sbagliato - ha detto la presidente della Scuola edile di Udine, Angela Martina - con le soluzioni da noi elaborate, e riprese a L'Aquila, in termini di come si può recuperare il patrimonio storico, e come farlo velocemente e in sicurezza. A L'Aquila sono state introdotte ora altre buone pratiche, e sistemi anti-sismici innovativi, ecco perché abbiamo invitato l'Ese Cpt a tenere da noi seminari, che saranno preziosi alle nostre aziende, e ai nostri lavoratori".

La ricostruzione esemplare "com'era e dov'era", dell'antico borgo e della cattedrale di Venzone, devastati dal sisma, è stata il modello a cui guardare per la ricostruzione degli edifici storici nel post terremoto dell'Aquila.

E a questo proposito a rappresentare l'Università dell'Aquila, nel padiglione dell'Ese-Cpt, era presente l'ingegnere Elena Antonacci, del dipartimento di ingegneria, che ha illustrato le innovazioni tecnologiche introdotte nel grande e storico cantiere della ricostruzione della Basilica di Collemaggio, il monumento simbolo del capoluogo d'Abruzzo.

"L'Università ha progettato il sistema di monitoraggio sismico dell'intera basilica - ha spiegato Antonacci -, installato già in fase di cantiere. Un sistema all'avanguardia dotato di più di 70 assi accelerometrici, che misurano l'ampiezza delle lesioni e fessurazioni, causati dal sisma del 2009, ma che sebbene ricucite, potrebbero ripresentarsi in caso di altro evento sismico. L'utilità concreta di questo sistema, è che la basilica è ora monitorata h24, e in caso di superamento di una determinata soglia, i sensori inviano messaggi d'allarme, che fanno scattare l'emergenza, a garanzia della massima sicurezza e prevenzione di potenziali rischi, per i tanti visitatori di questo straordinario monumento".

È stato invece Mario Pelliccione, direttore tecnico di Rosa Edilizia, a illustrare l'altra opera esemplare portata da Ese-Cpt al salone di Ferrara: la ricostruzione e il restauro di Palazzo dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale all’Aquila, unico in Europa, e uno dei cinque al mondo, dotato di un sistema di isolamento che ha previsto l'installazione di 61 dispositivi di tipo elastomerico, cui si affiancano 47 appoggi scorrevoli multi-direzionali, ovvero delle slitte.

“Un cantiere dove non si sono verificati incidenti di nessun tipo - ha sottolineato Pelliccione -,anche grazie alle numerose visite di assistenza da parte di tecnici del Ese-cpt, in un cantiere innovativo ed estremamente complesso"

Giuseppe Moretti, direttore nazionale Formedil, ha infine evidenziato che "in questo padiglione abbiamo invitato enti che rappresentano in Italia, esperienze molto significative".

Moretti ha poi aggiunto che "la struttura dell'Ese-Cpt dell'Aquila si è andata nel post-sisma rafforzandosi, diventando punto di riferimento per lavoratori ed imprese. Se nei cantieri della ricostruzione si è verificato un numero di infortuni inferiore rispetto alle media, è anche merito di questa costante ed efficace attività".

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