Giovedì, 17 Ottobre 2019 17:11

Call center Inps, i sindacati dopo incontro con Comdata: "Respinte le nostre richieste"

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Fumata nera all'incontro svoltosi stamani tra le segreterie provinciali di Fistel Cisl, Slc Cgil e Uicolm Uil e Comdata, il raggruppamento di imprese che si è aggiudicato la gara per la gestione della commessa del contact center Inps/Inail/Equitalia.

Nonostante si sia trattato di un confronto interlocutorio in attesa dell'incontro a Milano, in programma il 21 ottobre, che definirà l'accordo quadro a livello nazionale (la commessa impiega circa 3mila persone in Italia), la richiesta dei sindacati di eliminare le differenze contrattuali attualemente esistenti tra i dipendenti, uniformandoli al contratto nazionale delle telecomunicazioni, non ha, al momento, trovato risposte.

La questione è stata appronfondita ieri nel corso della conferenza stampa indetta dalle segreterie provinciali di Fistel Cisl, Slc Cgil e Uicolm Uil, per fare il punto sulla situazione dei call center a L'Aquila.

Lo scorso due agosto, lo ricordiamo, Comdata ha firmato il contratto per la gestione della commessa del contact center Inps/Inail/Equitalia, che a L'Aquila impiega circa 480 unità. L'azienda subentrerà ai due precedenti gestori: Transcom e consorzio Lavorabile, costituita da una società e due cooperative che lavoravano la commessa in subappalto.

E qui sta il nodo della vicenda. Ai dipendenti delle cooperative è stato applicato il ccnl coop, mentre a quelli della società è applicato il ccnl delle telecomunicazioni. Ciò ha determinato importanti differenze contrattuali, economiche e normative tra lavoratori che, di fatto, svolgono le medesime mansioni.

Per i sindacati, il cambio d'appalto sarebbe dovuto essere l'occasione per sanare le disparità economiche e normative rispettando i minimi di stipendio disposti dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per le imprese che svolgono attività di call center. Nell'incontro odierno, però, i vertici Comdata hanno annunciato l'intenzione di mantenere i dipendenti delle cooperative in subappalto e con la stessa tipologia di contratto.   

"L'azienda ci ha comunicato che i lavoratori delle cooperative dovranno essere soci, conditio sine qua non per essere riassorbiti. L'azienda ha inoltre confermato che il ccnl applicato alle coop sarà l'attuale. A Milano a riporteremo nuovamente la richiesta del cambio di contratto, sarà la nostra battaglia fino alla fine" hanno affermato le segreterie provinciali di Fistel Cisl, Slc Cgil e Uicolm Uil a margine dell'incontro.

"Registriamo come unico dato positivo" proseguono i sindacati "la conferma, da parte di Comdata, di voler mantenere i dipendenti di Nethex (l'unica società dell'ex Consorzio Lavorabile n.d.r.) con lo stessa inquadramento contrattuale, cioè il ccnl delle telecomunicazioni. E' stato quindi scongiurato il rischio che fosse applicato il ccnl multiservizi, peggiorativo rispetto alle condizioni previste dal ccnl delle telecomunicazioni e da quello delle coop".

Dopo l'incontro a Milano del prossimo 21 ottobre, i sindacati incontreranno nuovamente a L'Aquila i vertici Comdata.

Ultima modifica il Giovedì, 17 Ottobre 2019 18:45

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